Il 2019 cinematografico ci regalerà il ritorno di parecchi grandi nomi e non solo: si prospetta un gran bell'anno di Cinema.
Proviamo a vedere quali sono i film più attesi di questi prossimi 12 mesi? La classifica è ovviamente la nostra, ma nessuno vi vieta di indicare eventuali mancanze oppure modifiche secondo i vostri gusti personali!
Avvertenza: una mancanza, importante, c'è: del motivo ne parliamo nei commenti con il primo che la segnalerà!
1 di 8
Posizione 8
Il Primo Re
di Matteo Rovere
Classe 1982, Matteo Rovere è esploso nel 2016 grazie a Veloce come il Vento, il suo terzo lungometraggio.
Protagonista di quella stagione felice del cinema italiano - nello stesso periodo uscirono Lo Chiamavano Jeeg Robot e Perfetti Sconosciuti - che si pensava fosse l'inizio di una rinascita, Veloce come il Vento fu venduto in 40 paesi del mondo e ottenne ben 16 nomination ai David di Donatello, vincendone sei.
È quindi d'obbligo l'attesa nei confronti de Il Primo Re, che racconta la storia dei due fratelli Romolo e Remo e degli albori della città e dell'impero di Roma. Romolo è interpretato da Alessandro Borghi, che in pochi anni con Non essere cattivo, Suburra, Napoli Velata e Sulla mia Pelle si è confermato come uno dei nostri attori più interessanti e versatili.
Un film italiano con tanti effetti visivi, combattimenti, trucchi prostetici e una storia che racconta l'Italia secoli prima dell'Italia: sicuramente un titolo da non perdere.
Data di uscita prevista: 31 gennaio 2019.
Posizione 7
Going Places
di John Turturro
Una sorta di spin-off de Il Grande Lebowski, con il personaggio di Jesus Quintana che fa il protagonista, interpretato e diretto da John Turturro.
Indubbiamente un titolo atteso e circondato da parecchie curiosità e stranezze: i fratelli Coen non hanno voluto essere coinvolti nel progetto ma hanno concesso a Turturro la possibilità di scriverlo e svilupparlo. Si sa con certezza che il film è stato girato nel 2016, che Turturro ha lavorato alle musiche nella primavera del 2017 e che il film è oggi completato.
Ancora non c'è una data precisa, ma le ultime news danno per certo una distribuzione per il 2019.
Ad affiancare Turturro nel cast ci sono Bobby Cannavale, Susan Sarandon e Audrey Tautou, in ruoli che sono ancora avvolti dal mistero. Se Going Places si trova in settima posizione è solo perché ancora non si sa quando uscirà, altrimenti sarebbe più in alto: chi non vorrebbe rivedere il pazzo maniaco giocatore di bowling più di vent'anni dopo?!
Data di uscita prevista: sconosciuta
Posizione 6
Joker (id.) di Todd Phillips
È la scommessa dell'anno per la DC: un film sul personaggio del Joker slegato dalla continuity degli altri film dello studio, dove è interpretato da Jared Leto, che racconta le origini del personaggio ed è interpretato dalla star Joaquin Phoenix.
Joker starebbe anche più in alto, ma il fatto che abbiano davvero esagerato con le anticipazioni e le fughe di notizie dal set, dandoci modo di vedere molti, troppi momenti del film prima ancora di un trailer ufficiale, ha smorzato l'entusiasmo anche dei fan più accaniti.
Nel film ci saranno Robert De Niro, nei panni di un conduttore televisivo che avrà un ruolo fondamentale per lo sviluppo della psicologia del Joker, Zazie Beetz e Shea Whigham.
Il budget di "soli" 55 milioni di dollari lo pone sul gradino più basso dell'universo DC/Warner (Wonder Woman e Aquaman sono costati il triplo, Justice League con i suoi 300 milioni è costato più di 5 volte tanto) ma questo è uno dei motivi della curiosità: riusciranno a tirar fuori un film interessante da queste premesse così anomale per un cinecomic?
Data di uscita prevista: 3 ottobre 2019 (Australia, Brasile, Portogallo)
Posizione 5
Noi (Us)
di Jordan Peele
Dopo il clamoroso risultato di critica e pubblico ottenuto con Get Out, Jordan Peele ci riprova con il suo secondo lungometraggio come regista e sceneggiatore. Il genere è ancora l'horror, e protagonista è una famiglia che si trova a che fare con i propri doppelganger.
Nel 2018 Peele ha vissuto una vera e propria favola: noto principalmente come attore comico televisivo, il suo debutto dietro la macchina da presa lo ha portato a raggiungere Warren Beatty e James L. Brooks nel ristretto club di chi ha ricevuto le nomination agli Oscar per Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura Originale per un film d'esordio e ad essere il primo afroamericano a vincere l'Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale.
Scappa - Get Out, con un budget di appena 4,5 milioni di dollari, ha incassato oltre 250 milioni nel mondo e vanta un invidiabile 98% su Rotten Tomatoes, con una media voto di 8,3.
Inutile dire che dopo un primo film così, il secondo sempre diretto e scritto da lui, e nuovamente horror, è la prova definitiva che potrà consacrare Jordan Peele tra i nuovi registi di riferimento di un genere che ha più che mai bisogno di linfa nuova.
Oppure potrebbe essere una battuta d'arresto. Vedremo. Lo aspettiamo proprio per quello.
Data di uscita prevista: 28 marzo 2019
Posizione 4
La Favorita (The Favourite)
di Yorgos Lanthimos
Uno dei registi europei più originali e interessanti dell'ultimo decennio: il greco Lanthimos ci ha già deliziati con Kynodontas, Alps, The Lobster e nell'ultima stagione con Il Sacrificio del Cervo Sacro: film che rimangono dentro e che prendono a pugni la nostra concezione di "storia", che dipingono mondi strani popolati da personaggi fuori dagli schemi che compiono azioni inusitate.
Tutti i suoi film hanno ricevuto almeno un riconoscimento per la sceneggiatura, ma La Favorita... non l'ha scritto Lanthimos.
Quello che sembrerebbe un film su commissione con una trama lineare e più vicina alla normalità rispetto agli standard del regista, però, ha ottenuto il Gran Premio della Giuria a Venezia, ha vinto 10 British Independent Film Award su 13 nomination (tra cui Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura e Miglior Fotografia) e 5 nomination ai Golden Globes che si terranno stanotte.
Nel cast figurano Emma Stone, Rachel Weisz e Olivia Colman, e il film sta ricevendo reazioni entusiaste praticamente ovunque. La curiosità, a questo punto, è tanta.
Data di uscita prevista: 24 gennaio 2019
Posizione 3
Pinocchio
di Matteo Garrone
Garrone è senza dubbio uno dei nostri registi più spendibili all'estero.
Il suo Racconto dei Racconti con un cast internazionale gli ha aperto le porte del cinema mondiale, eppure ha scelto di restare in patria e dirigere Dogman.
Sfumata la possibilità di rappresentare l'Italia agli Academy Awards, il suo prossimo progetto è Pinocchio. Una delle storie italiane più famose, più amate e conosciute nel mondo, quel burattino che vuole diventare un bambino vero è noto a chiunque e da quasi un secolo e mezzo accompagna la crescita di milioni di bambini.
Portare sul grande schermo la meravigliosa storia di Collodi non è semplice, e lo sa bene Roberto Benigni che ci provò, con risultati dimenticabili, nel 2002. Benigni qui ritorna nei panni di Geppetto, e nel cast ci sono anche Marcello Fonte e Luca Marinelli, anche se i ruoli non sono ancora stati comunicati.
Il Pinocchio televisivo di Luigi Comencini degli anni '70, con Nino Manfredi, Gina Lollobrigida, Franco e Ciccio e Vittorio De Sica, è la versione che è rimasta nel cuore di tutti: che tipo di film sarà il Pinocchio di un regista che non ha mai nascosto la sua predilezione nei confronti del fiabesco?
Data di uscita prevista: non comunicata
Posizione 2
The Irishman (id.)
di Martin Scorsese
Martin Scorsese, Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci, Harvey Keitel. C'è bisogno di altro per aspettare questo film?
Nel caso ci fosse, aggiungiamo che la storia è tratta dal romanzo I Heard you paint Houses di Charles Brandt e ruota attorno al caso di Jimmy Hoffa, il suo omicidio, le implicazioni con la mafia americana e tutto quel mondo a cui Scorsese ci ha già abituati.
La sceneggiatura è di Steven Zaillan (vincitore dell'Oscar per Schindler's List), la fotografia è di Rodrigo Prieto (Babel, I Segreti di Brokeback Mountain, The Wolf of Wall Street, Silence), la montatrice è Thelma Schoonmaker, collaboratrice storica di Scorsese che ha montato tutti i suoi film da Toro Scatenato in poi e ha vinto 3 Oscar su 7 nomination.
Sappiamo inoltre che il film sarà composto da circa 300 scene - un normale film di due ore ne contiene solitamente dalle 60 alle 90 - e che per molte di queste Pacino e De Niro verranno ringiovaniti di circa quarant'anni, motivo per il quale la post-produzione ha richiesto parecchio tempo.
Come mai dunque non si trova al primo posto dei più attesi dell'anno?
Semplice: perché il film è in mano a Netflix e, nonostante varie dichiarazioni in merito, ancora non c'è la sicurezza che esca anche in sala come sarebbe giusto. Sicuramente la piattaforma vorrà essere in corsa per i vari premi, quindi una settimana in una sala di Los Angeles è scontato che l'avrà, ma a livello internazionale non è chiaro se avrà una distribuzione e non si conoscono la data, né l'ampiezza della finestra né la capillarità.
Incrociamo le dita.
Data di uscita prevista: sconosciuta
Posizione 1
Once Upon a Time in Hollywood (id.)
di Quentin Tarantino
[Giovanni Muciaccia Mode: ON]
Prendete il regista hollywoodiano più sfacciatamente cinefilo degli ultimi trent'anni. Fatto? Prendete una storia ambientata a Hollywood tra gli anni '60 e gli anni '70, con protagonisti un attore televisivo e la sua controfigura. Fatto? Prendete la vicina di casa e fate che sia Sharon Tate, allora moglie di Roman Polanski vittima della Manson Family nella tristemente famosa strage di Cielo Drive. Fatto? Prendete un cast stellare che comprende Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Al Pacino, Kurt Russell, Tim Roth, Michael Madsen, Dakota Fanning, Timothy Oliphant, Emile Hirsch, Damian Lewis, Bruce Dern... Fatto? Adesso unite i pezzi con della colla vinilica e una colonna sonora che si preannuncia strepitosa, ritagliate le parti con delle forbici dalla punta arrotondata e... [Giovanni Muciaccia Mode: OFF]
Poche storie: Once Upon a Time in Hollywood di Quentin Tarantino è il film più atteso del 2019.
Esattamente 25 anni dopo Pulp Fiction, il ragazzaccio del Tennessee torna sul luogo del delitto: Los Angeles.
Una città calda e malata, in preda ai deliri di Charles Manson e alle feste della Hollywood che aveva appena perduto la verginità che faceva finta di avere, con l'arrivo irruente dei registi che sconvolsero tutto e in piena onda Flower Power arrivata dalla vicina San Francisco.
Già il titolo è un omaggio all'amato - da noi e da Tarantino - Sergio Leone, un titolo forse fin troppo presuntuoso ma che cela una voglia incredibile di rilasciare IL film, quello che mette d'accordo tutti e che infastidisce chiunque, quello destinato a far parlare di sé per mille motivi, quello - forse - per il quale Quentin Tarantino vorrà essere ricordato.
Gli elementi da mescolare sono tutti ad altissimo potenziale. Se il totale sarà più della semplice somma delle parti è in mano a lui. A noi non resta che aspettare...
Incredibile davvero questa storia della distribuzione. Non capisco come sia possibile. Speriamo di saperne qualcosa al piu' presto. A questo punto mi andrebbe bene anche che uscisse direttamente su una piattaforma streaming, insomma basta che ci diano una conferma della sua esistenza! ahahah
Non so nulla della distribuzione italiana ma il film è del 2018 di base. Sto vivendo in Ungheria attualmente e a fine Novembre/inizio Dicembre era nelle sale qui. Purtroppo non l'ho visto, non chiedetemi il motivo, ma a quanto pare avrei dovuto e pure di corsa...😁
Valerio Dp
5 anni fa
Rispondi
Segnala
matsod
5 anni fa
Rispondi
Segnala
Billizful
5 anni fa
Rispondi
Segnala
Teo Youssoufian
5 anni fa
mi fa girare molto le balle il fatto che non abbiano ancora detto NIENTE sulla distribuzione…
Rispondi
Segnala
Teo Youssoufian
5 anni fa
Rispondi
Segnala
Yuri Palamini
5 anni fa
Rispondi
Segnala
Teo Youssoufian
5 anni fa
Rispondi
Segnala
Davide Sciacca
5 anni fa
Rispondi
Segnala
Teo Youssoufian
5 anni fa
Lo trovi nelle Top 8 😉
Rispondi
Segnala