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Don Rosa è un fumettista americano la cui opera più celebre è senza dubbio la Saga di Paperon de' Paperoni, nota come The Life and Times of $crooge McDuck in originale.
La saga a fumetti di Rosa, famosa a livello internazionale, racconta la crescita di Paperon de' Paperoni - Scrooge McDuck, appunto - dalle polverose e fangose strade di Edimburgo allo svettante deposito pieno d'oro in cima alla collina ammazzamotori a Paperopoli (o Duckburg, che dir si voglia).
Ho avuto l'occasione, nel contesto di una conferenza stampa di Lucca Comics and Games 2019, di porgli una domanda riguardo l'immortalità delle sue opere e come esse siano così senza tempo da essere state utilizzate anche come parte delle trame, verticali e orizzontali, delle nuove serie (reboot) di Ducktales, serie animata celebre anch'essa a livello internazionale così come l'originale degli anni '90.
Purtroppo la mia domanda è stata male interpretata, o mal tradotta, o forse Don Rosa l'ha vista come un'occasione per dire quello che pensa riguardo la serie animata prodotta da Disney.
Ecco di seguito una trascrizione di quanto chiesto e dichiarato in risposta.
Angelo Tartarella:
Le storie che il signor Rosa ha scritto sono parte dell'infanzia di moltissime persone, me compreso, ma più recentemente le sue storie sono state parte del blueprint della serie animata Ducktales.
Vorrei sapere come ci si sente ad avere la conferma che queste storie, i messaggi che esse portano, sono ancora attuali importanti e riescono a risuonare con tutti: ragazzi, bambini e anche adulti.
Don Rosa:
Le mie storie sono la base di Ducktales?
AT
Le storie che lei ha scritto sono state incluse nella trama di Ducktales.
Sia nella trama dei singoli episodi, che nella trama in genere...
Don Rosa:
Non c'è niente che possa fare per fermarlo.
Non mi piace che la Disney si prenda crediti per niente di quello che ho fatto.
AT
No, non non è quello che stavo dicendo. (...)
Traduttore
Ti sta dicendo che non è una buona cosa.
Don Rosa
Ho provato a guardare un paio di episodi di Ducktales e se quello è quello che serve ad intrattenere un bambino di 10 anni nel 2019... queste cose sono vecchie e stupide.
È vecchio, è stupido, è bizzarro. Non ho un opinione su ciò.
Non ho tempo per intrattenere i bambini di 10 anni nel 2019. Non mi piace vederli prendere idee da [Carl] Barks e da me, o da nessun altro.
Dovrebbero fare qualcosa per loro conto. (...)
Non ho nessuna opinione su Ducktales.
Non mi piace che usino quello che usano. Lo usano male. Ma non lo posso fermare, quindi...
La cosa più importante delle cose in mostra, quando sono a una convention americana, (...), è un grande cartello, fatto professionalmente, che dice:
"No, scusate, questo non è 'Ducktales'."
Questo è tutto quello che gli americani sanno, loro non hanno idea che ci sia mai stato qualcosa, che Carl Barks sia mai esistito, o che ci siano stati fumetti di Paperino e Paperone. (...)
[Carl Barks]
Dalle parole di Don Rosa emerge chiaramente il suo disprezzo nei confronti della serie, oltre che la sua disapprovazione (e incomprensione) dei funzionamenti della legge sul copyright, ma anche - in modo piuttosto evidente - che quanto espresso da Don Rosa fosse un giudizio sulla serie originale di Ducktales degli anni '90, caratterizzata infatti da uno stile più cartoon e volutamente infantile.
Mi dispiaccio che il vero senso della domanda non sia stato chiaro, perché sarebbe stato bello far sapere a Don Rosa, grande fan di Carl Barks, che i fan di Ducktales (americani e non) conoscono i lavori del Maestro Barks, e che apprezzano particolarmente i riferimenti alle storie originali da lui scritte, oltre che alla Saga di Paperon de' Paperoni dello stesso Don Rosa.
In compenso questo mi dà un altro motivo per scrivere dell'eccellente reboot di Ducktales, arrivato ora alla sua terza stagione, e di quello che potrebbe significare per il reparto animato e televisivo della Walt Disney Company.
…qualcuno ha detto "Disney Animated Universe"?