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The Apprehension Engine: lo strumento musicale horror

Il compositore Mark Korven e il chitarrista Tony Duggan-Smith hanno creato uno strumento infernale

Cube - Il Cubo, The Vvitch, Isabelle - L'ultima evocazione e il prossimo The Lighthouse hanno una cosa in comune: la colonna sonora di Mark Korven, inventore dell'Apprehension Engine.

 

Il sonoro nel cinema horror è sempre stato una parte fondamentale: le musiche, i suoni, i rumori sono tutte componenti che contribuiscono ad inquietare, spaventare ed angosciare lo spettatore, spesso andando ad aggiungere ansia dove in realtà le immagini presentano qualcosa di assolutamente nella norma - qualcosa che David Lynch conosce bene.  

 

 

[Chi ha visto Mulholland Drive riconoscerà sicuramente questo muro, e cosa c'è dietro]

 

 

Mark Korven non è un compositore qualsiasi: a un certo punto della propria carriera si rese conto che voleva creare i suoni perfetti per i film dell'orrore, ma gli strumenti di cui aveva bisogno non esistevano ed era ormai stanco di usare gli stessi campioni digitali. 

 

In collaborazione con il chitarrista Tony Duggan-Smith ha quindi creato da zero uno strumento originale che lo avrebbe aiutato a produrre vero e proprio terrore in coloro che lo avrebbero ascoltato.

 

The Apprehension Engine - che in italiano si può letteralmente tradurre come La Macchina dell'apprensione - è uno strumento in legno costruito con varie stecche di metallo ad arco, molle, ganci, lunghe aste di ferro, manovelle e tanti altri accessori che con l'aiuto di effetti eco e riverberi consentono suoni davvero spettrali e rumori che paiono arrivare dalle oscurità dell'inferno, impossibili da creare altrimenti. 

 

 

 

"Con uno strumento normale, quando lo suoni ti aspetti che abbia un suono piacevole", ha detto Korven a Great Big Story,

"Ma con uno strumento come questo l'obiettivo è produrre suoni inquietanti“.

 

The Apprehension Engine esprime le emozioni che non possono essere espresse in altri modi, innescando la paura con dei suoni che riportano immediatamente alle atmosfere horror.

 

Strumenti come il Waterphone di Richard Waters e il Theremin pare abbiano ormai fatto il loro tempo: il primo è degli anni '60 mentre il secondo ha compiuto da poco un secolo di vita, e probabilmente era arrivato il momento di costruire un nuovo strumento in grado di inquietare gli spettatori cinematografici contemporanei.

 

Difficilmente qualcuno deciderà di assistere a un concerto di Apprehension Engine dal vivo, anche perché non credo che Korven abbia intenzione di farne, ma senza dubbio lo strumento è in grado di produrre suoni da incubo assolutamente particolari, fisici, organici, impossibili da creare digitalmente.  

 

 

 

L'horror ha quindi un nuovo protagonista sonoro: se nel prossimo film dell'orrore doveste sentirvi particolarmente a disagio per colpa di un suono ricordatevi dell'Apprehension Engine, perché probabilmente il vostro stato d'animo è colpa sua e del suo inventore e 'suonatore' Mark Korven. 

 

E adesso provate ad addormentarvi tranquilli dopo averlo sentito...

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