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Poop Squad 3 - Television War è uscito il 10 maggio: alcuni si chiederanno cosa sia, ma basta guardare qualche immagine per capire di cosa stiamo parlando.
Raffaele Tamarindo è il nome che si nasconde dietro al progetto RT Poop, che su YouTube conta oggi quasi 10 milioni di visualizzazioni.
Per chi non fosse avvezzo, provo a spiegare cosa siano le YouTube Poop: nate ormai una decina di anni fa, sono generalmente dei montaggi creati utilizzando filmati esistenti, rivisitandoli e dando loro un significato molto diverso rispetto all'originale.
File video con un audio differente, loop di immagini, spezzoni di dialoghi rimontati per creare dal nulla frasi di senso compiuto - o quasi - con il risultato di ottenere un filmato del tutto nuovo, spesso sarcastico e divertente e dal gusto quasi dadaista.
I cosiddetti "pooper" sono ormai tantissimi e alcuni sono delle autentiche celebrità.
In Italia uno dei più noti è senza dubbio RT Poop.
Il primo Poop Squad è stato pubblicato il 6 ottobre 2017: protagonisti Don Matteo, Jon Snow de Il Trono di Spade, Alberto Angela, il Pablo Escobar della serie Narcos, Lino Banfi nei panni di Nonno Libero ed Enrico Mentana, mescolati insieme in un finto trailer da 5 minuti assolutamente irresistibile.
Il successo ottenuto ha spinto Raffaele a produrre il sequel, intitolato Poop Squad 2: Age of Trump.
Questa volta i minuti sono quasi 9 e per ammissione dello stesso autore hanno richiesto circa un mese di lavoro: ai protagonisti del primo si aggiungono Genny Savastano di Gomorra, Al Bano e... Donald Trump.
Quasi un milione di visualizzazioni su YouTube, altrettante su Facebook con oltre 15mila condivisioni per un 'trailer' che dimostra tutto il talento dell'autore, geniale nel trovare le scene giuste per il suo scopo e nel montarle assieme con un gran lavoro di color correction e mixing: i dialoghi sembrano davvero recitati ad hoc.
Ma Raffaele non ha voluto fermarsi.
Poop Squad 3 - Television War è l'ultimo nato in casa RT Poop: i già noti protagonisti, con delle aggiunte d'eccezione, se la dovranno vedere con un cattivissimo Carlo Conti, alleato di una Cersei Lannister che può contare sul sostegno di Antonino Cannavacciuolo, Maria De Filippi, Roberto Giacobbo, Gerry Scotti e una scintillante Barbara D'Urso.
Un progetto monumentale della durata di 45 minuti, frutto di ben 5 mesi di lavoro, che supera il concetto di "poop" per divenire qualcosa di assolutamente unico, e che potete vedere qui:
Nel video si possono apprezzare i doppiaggi del vero Enrico Mentana, della vera Claudia Catani (doppiatrice italiana di Cersei in Game of Thrones) nonché di Maurizio Merluzzo nei panni del perfido Carlo Conti.
Avendo avuto la fortuna di vederlo in anteprima ho quindi voluto intervistare Raffaele per chiedergli di raccontarci come è nata questa follia, assolutamente originale nel mare magnum di "video di YouTube", resomi conto che Poop Squad 3 va ben al di là di questo e che può a tutti gli effetti essere considerato un mediometraggio.
Folle, citazionista, ultra-pop, esilarante: gli aggettivi non sono sufficienti a descrivere qualcosa di difficilmente incasellabile in un genere, ma che senza dubbio è una ventata d'aria freschissima nel panorama audiovisivo italiano.
Teo Youssoufian:
Dietro a RT Poop c'è Raffaele Tamarindo: racconta ai lettori di CineFacts.it chi sei e cosa fai nella vita, oltre ovviamente a montare Poop Squad!
Raffaele Tamarindo:
Sono un montatore video che ogni tanto si convince di essere un regista, per poi pensare di essere anche attore!
Ancora devo capire se almeno una di queste tre cose mi riesce bene.
Negli anni della mia lontana gioventù ho realizzato diversi cortometraggi più o meno impegnati su tematiche sociali di un certo spessore.
Ovviamente ho totalizzato 1000 views su YouTube in un anno.
Allora ho capito che qualcosa non andava.
Dal dramma mi sono spostato sulla comicità più immediata, e quindi mi sono avvicinato al mondo delle YouTube Poop, parodie semplici e leggere di film, serie e programmi televisivi, per poi evolvermi nello stile e nelle intenzioni, per tornare da dove ero partito: raccontare storie.
TY: Come ti è venuta l'idea di Poop Squad la prima volta?
Da cosa è nata la scintilla che ti ha fatto creare il primo video?
RT: Avevo iniziato a creare i miei primi video da qualche mese e quindi avevo già alcuni personaggi protagonisti.
Presenti all'appello c'erano Alberto Angela, Don Matteo e Jon Snow.
Essendo abbastanza appassionato dell'universo cinematografico Marvel, le domande mi sono ben presto sorte spontanee:
"E se questi personaggi condividessero lo stesso mondo e quindi la stessa scena? Quali meravigliose avventure possono vivere Alberto Angela e Jon Snow insieme?
Quale profondo rapporto può legare Don Matteo a Cersei Lannister?
Quanto si può effettivamente sperimentare con questa idea?"
Bisognava fare un tentativo.
Ma dato che un amico mi ha detto che non c'è provare ma solo fare o non fare, ho dato libero sfogo alla mia creatività ed è nata la Poop Squad.
TY: Con quale criterio hai scelto i protagonisti e le serie TV del video, sia quelle italiane che quelle straniere?
RT: Direi che si è verificato un mix tra due fattori principali: il primo è l'affezione di base verso questi personaggi, cioè il mio profondo legame con ognuno di loro.
Alberto Angela, assieme al padre Piero, ha un posto speciale nel mio cuore.
È come se fosse un eroe della mia infanzia, perché mi sembra di ricordarlo da sempre lì, nello schermo del televisore, a riempire la sala da pranzo con la sua voce, mentre io bimbo ceno assieme a mio fratello e ai miei genitori.
È lo stesso discorso per Don Matteo.
Il secondo fattore è la consapevolezza del peso mediatico di questi personaggi. Prendiamo ad esempio Jon Snow.
È fra i personaggi più conosciuti di questo decennio, perlomeno per quanto concerne il mondo della serialità televisiva e di conseguenza dell'intrattenimento audiovisivo mainstream.
Ha in sé quindi un'ottima potenzialità, se sfruttato bene può garantire al tuo video una discreta diffusione.
Dunque il mix di questi due fattori è decisivo.
Devono essere "gente in gamba", ma soprattutto devi voler loro bene, tanto bene.
Perché quando li scontornerai per 10 ore di fila te ne servirà tanto di quell'affetto!
TY: Ti aspettavi il successo che hai ottenuto?
RT: No, per niente.
Potevo sperare che l'idea di base della Poop Squad potesse catturare l'attenzione e la curiosità della gente, ma non che arrivasse ad emozionare in modo così genuino il pubblico.
Soprattutto non mi aspettavo di riuscire ad appassionare e coinvolgere i personaggi del mio video.
Fino ad ora è stato davvero "un viaggio straordinario", per citare quel mio amico divulgatore.
TY: Perché hai deciso di imbarcarti in un'impresa da 45 minuti?
Era già in programma un terzo capitolo più lungo dei precedenti oppure la cosa è cresciuta mentre ci lavoravi?
RT: Direi che è stata la naturale evoluzione di questa avventura.
Dopo Poop Squad 2 - Age of Trump ho capito quanto enorme potenziale avesse la Poop Squad e quanto fosse possibile raccontare una storia con questi personaggi che avesse effettivamente un senso narrativo compiuto.
Avevo dunque in programma di fare qualcosa di speciale, ma la svolta è arrivata effettivamente in corso d'opera, quando sono subentrati doppiatori e personaggi reali a collaborare nel processo creativo.
Lì ho potuto avere dialoghi "personalizzati", che mi hanno quindi permesso di di far evolvere la storia verso un livello successivo.
Con questo Poop Squad 3 ho potuto davvero realizzare un viaggio denso di significato ed emozioni.
Ha un'unicità tutta sua.
TY: Come hai fatto a coinvolgere Enrico Mentana e Claudia Catani?
E com'è andata la comunicazione con il Direttore Capo Supremo dei Blast su Facebook?
RT: Claudia l'ho contatta tramite Facebook.
Le ho fatto vedere Poop Squad 2 e da quel momento... l'ho conquistata.
È stata ben felice di partecipare al progetto, semplicemente fidandosi di me.
In lei ho trovato una meravigliosa professionista e una donna disponibile e generosa.
Si è fidato allo stesso modo Mentana, il quale però mi aveva contattato l'estate scorsa, quando il mio canale YouTube aveva raggiunto i 100mila iscritti, per complimentarsi con me.
Siamo quindi rimasti in contatto su Facebook e ha poi accettato subito quando gli ho proposto di doppiare se stesso in Poop Squad 3.
La comunicazione è stata piuttosto... sintetica, direi.
Da parte sua.
Se leggessi la nostra conversazione noteresti un costante numero di messaggi lunghi e dettagliati da parte mia, e risposte brevissime dalla sua.
Anzi, a volte neanche scriveva.
Mi lasciava un pollicione in su.
Che meraviglia.
TY: Hai avuto dei riscontri o delle reazioni anche dagli altri protagonisti "storici" come Lino Banfi, Alberto Angela, Terence Hill?
RT: Lino Banfi mi ha inviato un video in cui si complimentava con me e mi ringraziava di averlo utilizzato nelle mie parodie, dato che si era piaciuto nel rivedersi.
È stata un'emozione forte.
Gli altri non so... Il mio sogno erotico sarebbe arrivare ad Alberto Angela.
Ma questo era scontato.
TY: Quanto lavoro c'è dietro a Poop Squad 3?
Dicci come costruisci il tutto: parti da un soggetto e poi cerchi i video da montare?
Butti giù una sceneggiatura prima di iniziare?
RT: È un lavoro che richiede un enorme sforzo creativo, oltre che puramente meccanico.
Lo sforzo creativo sta nella costante ispirazione e improvvisazione.
Parto da un soggetto di base, sì.
So dove deve andare a parare quella data scena, so cosa deve succedere.
Ma è il "come" ad essere continuamente un'incognita.
Le varie espressioni, i movimenti dei personaggi, le battute originali, tutto si costruisce a seconda delle idee che ho al momento e di cosa riesco a creare con le fonti di base, la puntata di Don Matteo, il documentario di Alberto Angela, e così via...
Lo sforzo meccanico arriva invece quando si tocca la parte puramente tecnica.
Scontornare per ore i personaggi, creare gli sfondi digitali, applicare i giusti effetti visivi e le altre varie mosse per rendere la sequenza credibile e godibile.
Ma... soprattutto scontornare i personaggi.
Cristo.
[Raffaele Tamarindo davanti al rendering finale di Poop Squad 3 - Television War]
TY: Raccontaci il cinefact più assurdo legato alla produzione di Poop Squad, sono sicuro che ce ne siano parecchi!
RT: Beh, di assurdo c'è quello che mi ha spinto a creare il primo video, e cioè... la fica.
Mi spiego meglio: era l'estate del 2016 e guardavo per la prima volta il documentario di Alberto Angela "Stanotte a Firenze".
Ad un certo punto Alberto chiede a un professore astrofisica:
"Cosa l'ha condotta tra le stelle?" e lui risponde
"L'amore per la fisica!"
Boom. Fulminato.
Qualcuno doveva assolutamente rimuovere la sillaba "si" e fargli dire "L'amore per la fica!"
Ma nessuno lo fece.
Quindi l'estate dopo mi tornò in mente e realizzai quel montaggio.
Da lì nacque il primo video Alberto Angela e l'Ottagono delle Meraviglie.
Sì: devo tutto alla fica.
TY: E adesso cosa farai? Nelle foto promozionali di Poop Squad 3 hai scritto "per l'ultima volta", ma è vero?
O dobbiamo aspettarci un Poop Squad 4 da un'ora e mezza? A noi piacerebbe molto...
RT: Dormire. Tanto.
Poi, se mi sveglio... si vedrà!
Con l'invito a seguire Raffaele sui suoi canali social lo ringraziamo tantissimo per la disponibilità e per l'intervista, e vi auguriamo buon divertimento con l'incredibile squadra di eroi di Poop Squad 3 - Television War!