Natale: una ricorrenza che fa impazzire il mondo occidentale.
La rincorsa ai regali, gli addobbi per le strade e nelle case, le cene e i pranzi luculliani dove la famiglia si ritrova e si riappacifica nonostante tutto ciò che potrebbe essere successo durante l'anno...
Il Natale sullo schermo, soprattutto nel Cinema hollywoodiano e nelle serie TV americane, ha sempre avuto una considerazione speciale: ci sono film che sono diventati parte della tradizione, che hanno sostituito quello che una volta era il camino acceso e, anche se non gli si presta attenzione, è ormai prassi tenere la televisione accesa durante le feste mentre in onda va uno dei "Film di Natale".
Qui troverete un po' di curiosità su 8 film natalizi: qual è il vostro preferito?
Iniziamo subito questa collezione di cinefacts natalizi con Bill Murray: l'attore era al suo primo ruolo dopo l'incredibile successo ottenuto da Ghostbusters, stava vivendo a Parigi e stava seriamente pensando di smettere di recitare.
In ogni caso, lui e il regista Donner non si trovarono affatto bene a lavorare insieme: quando il grande critico Roger Ebert chiese a Murray se ci fosse stata della tensione sul set lui rispose
"No, solo un po': soltanto ogni minuto di ogni singolo giorno.
Continuava a dirmi di fare le cose in modo più forte. Più forte! Più forte!
Credo fosse sordo".
D'altro canto, Richard Donner disse che dirigere Bill Murray fu
"Come stare a New York all'incrocio tra la 42ª e Broadway, durante un blackout e tu sei il vigile urbano"
Murray non ebbe problemi solo col regista: vi ricordate la scena in cui il Fantasma del Natale Presente (Carol Kane) gli tira il labbro?
Lo fece talmente forte che... gli procurò una lesione che fece fermare le riprese per qualche giorno!
Fate poi attenzione a una scena quando rivedrete il film: quando è al ristorante si può scorgere l'orologio di Frank e notare che il datario segna... il 23 novembre.
Dovrebbe invece segnare il 24 dicembre.
È un errore, certo, ma mitigato dal fatto che negli Stati Uniti il film uscì... il 23 novembre 1988!
Posizione 7
La Vita è Meravigliosa
Frank Capra, 1946
Appena uscito il film fu un vero fiasco.
Divenne un classico del Natale solo con il tempo: pensate che se in Italia è tradizione trasmettere in televisione Una Poltrona per Due, negli Stati Uniti lo è trasmettere La Vita è Meravigliosa.
Un appuntamento immancabile da decenni.
James Stewart era preoccupatissimo perché nel film c'è la sua prima scena di un bacio, dopo che l'attore era tornato a Hollywood dopo la guerra, e non sapeva se sarebbe stato in grado di recitarla bene.
La scena fu girata in un solo ciak, e non solo: in montaggio dovettero tagliare parte dell'abbraccio perché era troppo passionale!
Quando Donna Reed lancia un sasso contro la villa e rompe la finestra, sul set c'era pronto un tiratore scelto che avrebbe sparato al vetro nel momento utile.
Ma non ce ne fu bisogno perché l'attrice riuscì da sola nell'impresa: da ragazza aveva giocato a baseball, e la cosa fece scattare un applauso spontaneo di tutta la troupe appena Capra diede lo "Stop"!
Il set di Bedford Falls è ancora oggi uno dei più grandi più realizzati: quattro ettari di terreno all'Encino Ranch della RKO, con una Main Street lunga 300 metri e ben 75 edifici e negozi!
Posizione 6
Edward Mani di Forbice
Tim Burton, 1990
Il film che rese famoso nel mondo Tim Burton, che fece da set per il fidanzamento tra Johnny Depp e Winona Ryder, che vide per l'ultima volta su un set cinematografico il grandissimo Vincent Price e che segnò l'inizio del sodalizio artistico tra il regista e il protagonista.
Il personaggio di Edward Mani di Forbice venne in mente a Burton pensando a uno dei disegni che faceva da ragazzo, quando era lui l'emarginato dagli altri.
La parte del "papà" di Edward fu scritta appositamente per Vincent Price, mentre per la parte di Kim parecchie attrici vennero considerate prima della Ryder: Drew Barrymore, Julia Roberts, Lea Thompson, Jennifer Connelly e Uma Thurman sono le più famose.
Nel ruolo di Edward invece avevano pensato a Tom Cruise, Robert Downey Jr e Jim Carrey.
Winona Ryder accettò la parte lasciando per questo film il ruolo che era già suo ne Il padrino - Parte III.
Quel ruolo fu poi di Sofia Coppola, e pare che ancora oggi in molti non l'abbiano digerita.
Nel film Edward pronuncia in tutto appena 169 parole e Depp dichiarò di aver pianto come un bambino la prima volta che lesse la sceneggiatura.
Le case del vicinato sono case vere, ma con un trucco di scenografia: le facciate sono dei pannelli posti sulle facciate vere delle case, dipente in colori pastello e con delle finestre molto più piccole delle originali.
Questo per creare un vago effetto di paranoia e occlusione, una di quelle cose che lo spettatore magari non avverte subito, ma che sicuramente percepisce.
Posizione 5
Il Grinch
Ron Howard, 2000
Senza dubbio uno dei motivi per i quali guardare Il Grinch è Jim Carrey.
La battuta "Cena alle 18:30 con me stesso, non posso cancellarla un'altra volta" è solo una delle sue tante improvvisazioni.
L'attore regala un'altra delle sue performance al fulmicotone, pur sotto un pesantissimo make up.
Le sedute di trucco necessarie a farlo diventare il personaggio che odia il Natale richiedevano circa due ore e mezzo per mettere il trucco e un'ora per toglierlo.
Se non vi sembra così tanto, pensate che Carrey dovette farlo tutti i giorni, per 92 giorni di riprese.
Per aiutarlo a sopportare la situazione, la produzione pensò di mettere sotto contratto un ex agente della CIA esperto in tecniche di sopportazione della tortura: pare che la cosa funzionò perché alla fine del film Jim Carrey dichiarò di sentirsi come un Maestro Zen!
Ron Howard, il regista del film, si sentiva sia in colpa che grato all'attore che sopportava quel trattamento e decise quindi un giorno di fargli una sorpresa: per dimostrargli la sua gratitudine si fece trovare vestito e truccato di tutto punto proprio come il personaggio del Grinch e diresse un'intera giornata di riprese conciato in quel modo!
L'idea però, anche se successivamente apprezzata, in un primo momento aveva fatto imbestialire Carrey: pensava che quella fosse una sua controfigura e che non gli somigliasse neanche un po'!
Posizione 4
Trappola di Cristallo
John McTiernan, 1988
Inizio subito col dirvi che per uno strano incastro contrattuale, la parte da protagonista doveva essere di Frank Sinatra, che all'epoca aveva 73 anni!
Poi, probabilmente vi ricorderete di quando John McClane/Bruce Willis cammina a piedi nudi sui vetri rotti dai terroristi: l'attore era protetto da delle speciali scarpe di gomma costruite e colorate in modo da... assomigliare ai suoi piedi nudi!
Una delle scene che sicuramente invece vi ricorderete è quella di quando Hans/Alan Rickman precipita dalla finestra del Nakatomi Building al ralenti.
L'espressione di Rickman è indimenticabile.
Per ottenere da lui una vera reazione, il regista e il coordinatore stunt si misero d'accordo per fare uno scherzone all'attore: gli dissero che avrebbero contato da 3 a zero e poi l'avrebbero lasciato cadere... per poi invece lasciarlo cadere arrivati al "2"!
In ogni caso non preoccupatevi: Rickman fece un volo di 6 metri, ma sotto c'erano i materassi.
Lo stesso Rickman era preoccupato da questo film perché era il suo primo film a Hollywood e aveva timore che il ruolo gli potesse precludere una carriera nel Cinema americano.
Ma direi che la sua fu una preoccupazione inutile.
In realtà, Alan Rickman (Hans) era inglese, Alexander Godunov (Karl) era russo e Bruce Willis è il più tedesco di tutti, dato che nacque in Germania Ovest!
Posizione 3
Mamma, ho perso l'aereo
Chris Columbus, 1990
La storia del piccolo Kevin a casa da solo a sventare la rapina di due ladri imbranati grazie all'uso di millemila trappole ha fatto epoca.
Macaulay Culkin è tornato in uno spot di Google Home, e il successo di tale spot è la testimonianza di quanto questo film sia ancora oggi amato in tutto il mondo.
Se in questi anni vi siete chiesti come abbiano fatto i genitori di Kevin a dimenticarselo a casa, riguardate l'inizio del film, quando arrivano a casa le pizze: se fate attenzione a quando il padre butta la carta nel cestino potrete notare un'inquadratura che mostra l'interno del cestino stesso... dove si vede la carta d'imbarco di Kevin.
Sul set di Mamma, ho perso l'aereo il piccolo Macaulay aveva una controfigura per le scene più pericolose: non si trattava di un altro bambino bensì di Larry Nicholas, uno stuntman che al momento delle riprese aveva 30 anni!
La famosissima scena della tarantola in faccia a Daniel Stern fu girata in silenzio: per non spaventare il ragno l'attore simulò l'urlo senza fare rumore e si doppiò poi in sala di registrazione.
Per ammissione dello stesso Stern la scena fu buona al primo ciak, anche perché non avrebbe retto se avesse dovuto farne un'altra!
La neve che si vede scendere copiosa alla fine del film?
Erano fiocchi di patate.
La scena in cui Kevin viene quasi investito dal camioncino di Harry e Marv?
Fu girata al contrario, con il camioncino che si allontana da lui, e poi ribaltata in montaggio!
Posizione 2
Nightmare Before Christmas
Henry Selick, 1993
Contrariamente a quello che pensano in tanti il film non è diretto da Tim Burton, ma da Henry Selick!
Certo, lo stile di Burton permea tutta l'opera, fu lui a scrivere il soggetto, a inventare e disegnare i personaggi e a produrlo, ma il caro Tim non scrisse nemmeno la sceneggiatura e si presentò sul set una decina di giorni in tutto durante i circa tre anni che servirono a concludere Nightmare Before Christmas: era impegnato sul set di Batman - Il Ritorno, e non poteva fare due cose alla volta.
Il film in ogni caso resta burtoniano fino al midollo, e c'è una scena che venne eliminata che sarebbe stata un cameo di Tim: quando i vampiri giocano a hockey su ghiaccio, originariamente lo facevano proprio con la testa di Burton!
Il film gli venne in mente vedendo un negozio che toglieva le decorazioni di Halloween per mettere quelle di Natale, e i personaggi li pensò una notte che aveva più di 40° di febbre!
Per girare questo ormai classico di Natale (anche se negli USA uscì per Halloween) in stop-motion ci voleva una settimana per realizzare un minuto di film, 120 persone lavorarono sul set, 400 erano le teste diverse di Jack e 110mila le foto totali che lo compongono.
La scena più difficile?
Quella in cui Jack apre la maniglia della porta del Natale: un mese di lavoro!
Posizione 1
Una Poltrona per Due
John Landis, 1983
Era inevitabile: al primo posto ci va per forza il film che in Italia è ormai diventato IL film di Natale per eccellenza.
Trasmesso da oltre vent'anni su Italia Uno, Una Poltrona per Due è tutto tranne che un film natalizio: per i temi, i personaggi, ciò che fanno e per il fatto che negli Stati Uniti uscì a giugno!
Il film, quasi trent'anni dopo, cambiò le regole di Wall Street: chiamata "Eddie Murphy rule", dal 2010 esiste una norma che vieta di fare proprio quello che fanno (anzi: che tentano di fare) i fratelli Duke nel film.
La cosa divertente di tutto ciò è che lo stesso Eddie Murphy dichiarò in seguito che nelle scene ambientate a Wall Street si limitò a dire le battute che c'erano in sceneggiatura perché non capiva assolutamente nulla di quello che stava succedendo.
Inoltre fu "colpa sua" se il cast del film venne cambiato: il film era stato pensato per Gene Wilder e Richard Pryor: quando Pryor fu eliminato dal progetto in seguito a un incidente, Murphy chiese se potevano sostituire Wilder perché non voleva che il pubblico pensasse che lui fosse lì per "diventare il nuovo Richard Pryor".
Vi ricordate quando uno dei fratelli Duke non riesce a prendere al volo la clip con i dollari?
Improvvisato.
E vi ricordate l'accento svedese di Jamie Lee Curtis quando salgono sul treno travestiti?
Improvvisato, perché l'attrice non riusciva a fare l'accento austriaco.
Curtis che, a detta di Landis, fu difficile da scritturare perché la Paramount non voleva che un'attrice nota per gli horror comparisse in una commedia: come sappiamo, la Curtis è una delle cose più belle del film.
E nonostante le parti precedenti dove faceva la fanciulla in pericolo, è proprio in Una Poltrona per Due che la si vede per la prima volta in topless.
Ultimo cinefact: per Ralph Bellamy e Don Ameche (i Dukes) questo era rispettivamente il film numero 99 e il film numero 49, per Eddie Murphy invece era il secondo.
Nelle interviste Murphy si divertiva a dire
"Ehi, lo sapete che noi 3 messi insieme abbiamo girato 150 film?"
Figlio illegittimo del colonnello Kurtz e del tenente Ripley, folgorato sulla via di Dagobah mentre sul chopper di Zed filavo molto karaschò a 88 miglia orarie verso l'Overlook Hotel gestito da HAL9000.
Mi travesto da donna per fuggire da Charles Foster Palantine, con il quale suonavo blues in missione per conto della Tyrell Corporation, ma era tutto Top Secret.
Bevo White Russian, mangio torta di ciliegie stando in Silencio e non vado a letto presto perché canto sotto la pioggia.
Lavoro in TV, canto nei Dymama, sono il Direttore Editoriale di CineFacts.it e non dico mai la parola "morte".
Filippo Barbanti
4 anni fa
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Mike
4 anni fa
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Mike
4 anni fa
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