Credo sia difficilmente contestabile affermare che Jake Gyllenhaal sia uno degli attori del momento, così come affermare che sia uno degli attori più amati dal pubblico femminile dei giorni nostri.
Fin dagli esordi Jake Gyllenhaal ha dimostrato di poter interpretare un ampio ventaglio di personaggi e di trovarsi a suo agio sia nei ruoli sottotono che in quelli muscolari.
Ha lavorato con registi importanti quali David Fincher, Denis Villeneuve, Ang Lee ed è stato presente sul set di molti esordi registici, ultimo in ordine cronologico Wildlife, il film di Paul Dano che ha vinto come Miglior Film al Festival di Torino 2018.
Ha iniziato a soli 9 anni in Scappo dalla Città - La vita, l'amore, le vacche nei panni del figlio di Billy Crystal e pare che adesso sia uno degli annunciati prossimi vincitori dell'Oscar, basta solo trovargli il ruolo della vita... nonostante i film che ha girato negli ultimi anni siano tutti meritevoli di attenzione.
Ecco una carrellata di cinefacts che riguardano Jake Gyllenhaal: qual è il vostro preferito?
Nel film vincitore di tre Oscar Jake e Heath hanno una chimica invidiabile: fu lo stesso Gyllenhaal a raccontare che spesso la foga di Ledger lo costringeva a trattenere delle smorfie di dolore.
"Heath mi ha quasi rotto il naso, mi prendeva, mi sbatteva contro un muro e mi baciava...
Allora io lo prendevo, lo sbattevo contro un muro e lo baciavo!
E lo facevamo per parecchi ciak: abbiamo anche avuto delle scene di lotta nel film, ma lì non mi sono mai fatto male come invece mi son fatto nelle scene d'amore!"
Credo di non andare errato nel pensare che a leggere queste righe molti di voi hanno avuto un mancamento.
Per questo film Jake Gyllenhaal ricevette la sua prima (e ad oggi unica) nomination agli Oscar e vinse un BAFTA come Miglior Attore non Protagonista: con queste e tante altre nomination I Segreti di BrokeBack Mountain è il film che lo ha definitivamente lanciato nel Cinema che conta.
Ma non sempre le cose sono andate come dovevano andare, per Jake!
L'attore ha raccontato che fu tremendo: non sapeva nulla in merito, inizialmente non c'erano battute da recitare ma solo qualche indicazione di movimento e un forziere da aprire con dentro un anello...
Lui lo prese con nonchalance e chiese "Va bene così?"
Peter Jackson si mise una mano in volto.
Evidentemente non andava bene.
Quando poi dovette recitare delle battute scoprì che avrebbe dovuto farlo con un accento britannico, che lui non aveva preparato, al che il registone neozelandese gli chiese
"Nessuno ti ha avvisato dell'accento?"
E alla risposta negativa di Gyllenhaal Jackson lo apostrofò così:
"Beh, allora licenzia i tuoi agenti!"
Tutto ciò avvenne prima di Donnie Darko: chissà che carriere diverse avrebbero avuto lui e Elijah Wood!
Il film che lo ha reso famoso, il film su cui ognuno ha una propria teoria, il film che la prima volta che lo vedi... devi rivederlo una seconda volta.
Se anche voi non avete ancora ben chiaro di cosa parli e di quale sia il suo significato, non preoccupatevi: al Wrap Party del film, ovvero la festa che si tiene una volta concluse le riprese, una giornalista avvicinò Jake Gyllenhaal e Seth Rogen per chiedere loro di cosa trattasse Donnie Darko.
I due giovani attori risposero tranquillamente che non ne avevano la più pallida idea!
E voi che idea avete del film?
Posizione 5
Lo Sciacallo - Nightcrawler
Dan Gilroy, 2014
Senza dubbio una delle prove più impressionanti di Jake Gyllenhaal finora: il suo Lou Bloom è un personaggio difficile da dimenticare, con quel suo cinismo, quella gelida lucidità volta all'ambizione più sfrenata e senza scrupoli.
L'attore qui dimostra di essere in grado di trasformarsi e di togliersi di dosso i panni del bel ragazzone, sceglie di non sbattere mai le palpebre in scena e di dormire poco.
Il risultato è sotto gli occhi di chiunque guardi il film.
Dopo il folgorante esordio con Moon, il secondo film di Duncan Jones - uno che non vuole che si dica che è il figlio di David Bowie - è un thriller fantascientifico.
Il personaggio di Jake Gyllenhaal è costretto a rivivere un'azione drammatica per capire chi l'ha causata, e nonostante nel 2011 il ragazzo avesse ormai già ampiamente dimostrato le sue capacità, Jones decise di usare un trucchetto.
Tramite un auricolare radio mandava completamente random e senza nessun preavviso della musica o del rumore improvviso nell'orecchio di Gyllenhaal!
Capite bene che la cosa non è il massimo per mantenere la concentrazione, ma quello era proprio l'effetto voluto dal regista: l'attore doveva risultare disorientato, spaesato e confuso... e il risultato è stato ottenuto sicuramente.
Ma anche perché Gyllenhaal è bravo, dai, con o senza auricolare!
I due film di Denis Villeneuve con Jake Gyllenhaal sono stati girati a breve distanza uno dall'altro.
Due ruoli diversissimi per l'attore: in uno recita quasi sempre sotto le righe, dimesso, disorientato, stranito da ciò che gli succede senza sapere realmente se sia reale o meno - e la stessa cosa accade allo spettatore - nell'altro invece è un carismatico e deciso agente sulle tracce di un rapitore di bambini, con un taglio di capelli... particolare, tatuaggi sulle mani e una serie di atteggiamenti che rendono il personaggio molto più profondo di ciò che dimostra.
Il regista canadese dichiarò che si trovò talmente bene a lavorare con Jake su Enemy che quando gli capitò la sceneggiatura di Prisoners pensò subito a lui e non gli fece neanche il provino: una volta assicuratosi che l'attore fosse disponibile comunicò alla produzione che il ruolo era coperto.
E Gyllenhaal lo ripagò con una interpretazione eccezionale.
Ho appena parlato dei tatuaggi del Detective Loki di Prisoners, e guardando bene c'è qualcosa che a me sa tanto di riferimento.
Secondo voi è un caso oppure un'idea dei truccatori per omaggiare uno dei film più importanti di Gyllenhaal?
D'altronde sulle mani si può tatuare di tutto, quindi come mai proprio i segni dello zodiaco?
Non ho trovato risposta alla domanda, ma a questo punto mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi!
Posizione 1
Zodiac
David Fincher, 2007
E parlando di Zodiac e delle mani di Jake Gyllenhaal, in prima posizione non poteva chche esserci questo cinefact.
Il regista non era convinto delle mani di Jake, ritenute molto curate, "poco pelose e troppo carine", quindi scelse di utilizzare la CGI per raggiungere l'effetto desidersto.
In tutte le scene in cui ci sono dei particolari sulle mani, ad esempio quando Robert Graysmith apre le lettere, fece aggiungere dei peli.
Siamo abituati a un cinema hollywoodiano che utilizza le immagini digitali per creare i fondali, gli oggetti, addirittura per creare dei personaggi dal nulla o per ringiovanire degli attori.
Ma credo che la CGI usata per aggiungere i peli sulle mani sia una cosa che possono vantare solo David Fincher e Jake Gyllenhaal!
Figlio illegittimo del colonnello Kurtz e del tenente Ripley, folgorato sulla via di Dagobah mentre sul chopper di Zed filavo molto karaschò a 88 miglia orarie verso l'Overlook Hotel gestito da HAL9000.
Mi travesto da donna per fuggire da Charles Foster Palantine, con il quale suonavo blues in missione per conto della Tyrell Corporation, ma era tutto Top Secret.
Bevo White Russian, mangio torta di ciliegie stando in Silencio e non vado a letto presto perché canto sotto la pioggia.
Lavoro in TV, canto nei Dymama, sono il Direttore Editoriale di CineFacts.it e non dico mai la parola "morte".
Terry Miller
1 anno fa
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Vi.
5 anni fa
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