Sono tantissime le storie vere portate sul grande schermo, e anzi si può tranquillamente dire senza timore di smentita che il Cinema nacque raccontando delle storie realmente accadute.
I primi film dei Fratelli Lumière, proiettati davanti a una trentina di inconsapevoli fortunati il 28 dicembre 1895 a Parigi, non erano nient'altro che delle riprese a cinepresa fissa di vita reale, mostrate sullo schermo.
Da lì in poi i passi sono stati parecchi e oggi al cinema possiamo godere del racconto di vite vissute avventurosamente, ammirare le gesta di navigatori, pittori, condottieri, politici, geni della scienza e della medicina, donne fondamentali e uomini importanti.
Ma talvolta ci sono film che raccontano storie assurde e solo con un grande sforzo riusciamo a credere che ciò che abbiamo appena visto sia successo davvero.
Famosi sono i casi recenti di due film che portano la firma di Steven Spielberg.
Prova a prendermi è la vera storia di Frank Abbagnale - un genio della truffa interpretato da un camaleontico Leonardo DiCaprio - mentre The Terminal è fortemente ispirato al vero dramma del rifugiato iraniano Merhan Nasseri, bloccato all'aeroporto di Parigi per 18 anni per via di un cavillo burocratico.
Sempre Spielberg ha poi portato sullo schermo le gesta di Abraham Lincoln e di Oskar Schindler, e ha raccontato un'altra drammatica storia vera con Munich.
Non si contano negli ultimi anni le storie vere dirette da Clint Eastwood.
Per il regista californiano sembra ormai diventata una mania, dato che i suoi ultimi 7 film sono tutti tratti da storie realmente accadute: J. Edgar, Jersey Boys, American Sniper, Sully, Ore 15:17 - Attacco al treno, Il corriere - The Mule, Richard Jewell.
Famoso ultimamente è anche il film di Danny Boyle con James Franco: 127 ore racconta gli orribili cinque giorni di Aron Ralston, 27 anni, bloccato nel Blue John Canyon nello Utah.
Ralston si ritrovò con il braccio destro bloccato da un grosso masso: rendendosi conto che non sarebbe stato trovato da nessuno, scelse di amputarsi il braccio per sopravvivere.
Il ragazzo si mise poi a camminare per 12 chilometri fino a che venne trovato da una coppia di turisti olandesi che chiamò i soccorsi.
Le storie vere vengono solitamente apprezzate sia dal pubblico che dalla critica: negli ultimi 10 anni sono stati ben 5 i film tratti da fatti reali a portarsi a casa il Premio Oscar come Miglior Film, e sono storie molto diverse una dall'altra.
Il discorso del re, Argo, 12 anni schiavo, il caso Spotlight eGreen Book: cinque film di generi differenti, tutti tratti da una storia vera.
Non si contano poi i film biografici dedicati alle figure storiche statunitensi, dai Presidenti e dintorni (Nixon, W., JFK - Un caso ancora aperto, Vice - L'uomo nell'ombra...) ai musicisti (Ray, The Doors, Straight Outta Compton, Walk the Line...).
Grande spazio hanno avuto anche gli psicopatici, gli assassini e i serial killer.
Il solo Ed Gein, ad esempio, è stato ispiratore di parecchi Capolavori della Settima Arte.
L'assassino a cui vennero attribuite due vittime - ma su cui gravarono parecchi sospetti sul fatto che non fossero le uniche - grazie alla sua insana abitudine di mutilare le vittime, abusare di loro post-mortem e usare parti dei loro corpi per creare degli oggetti di arredamento fu alla base del romanzo che diede poi vita a Psyco, ispirò il killer Leatherface di Non aprite quella porta e lo psicopatico Buffalo Bill de Il Silenzio degli Innocenti.
Spostandoci agli antipodi di Ed Gein abbiamo visto negli ultimi mesi quanti siano stati i film dedicati ai santi e ai papi.
Le storie vere al Cinema sono dunque tantissime, ma questa classifica vuole raccontarvi 8 film che, forse, non sapevate lo fossero.
A volte vera e propria cronaca agghiacciante sceneggiata e portata sullo schermo, altre volte invece gli accadimenti reali hanno ispirato gli sceneggiatori che li hanno usati per plasmare una storia per il Cinema.
Non so quale di questi 8 vi stupirà maggiormente, ma sono certo che tutti i film di questa classifica vi faranno pensare che, a volte, la vita sa essere davvero più assurda di un film.
1 di 8
Posizione 8
Alive - Sopravvissuti
di Frank Marshall, 1993
con Ethan Hawke, Vincent Spano, Josh Hamilton
Forse l'evento reale più noto di questa classifica, quindi partiamo da qui.
Il 13 ottobre 1972 il volo 571 dell'aeronautica militare uruguaiana si schiantò sulle Ande: 45 persone erano a bordo dell'aereo, inclusa una squadra di rugby.
Due mesi dopo i 16 sopravvissuti furono salvati dal gelo, ma per vivere furono costretti a mangiare parti del corpo congelate dei loro defunti compagni di viaggio.
Nel film manca il vero salvatore del gruppo: Sergio Catalán, il mulattiere cileno che trovò Nando Parrado e Roberto Canessa scesi dalle montagne in cerca di aiuto.
Catalán fu la prima persona ad aiutarli e ancora oggi i veri sopravvissuti alla tragedia si recano periodicamente in Cile per visitarlo e ringraziarlo per aver salvato loro la vita.
Sul tragico evento esiste anche I sopravvissuti delle Ande, film messicano del 1976.
Posizione 7
Stuck
di Stuart Gordon, 2007
con Mena Suvari, Stephen Rea, Russell Hornsby
L'ultimo film del compianto Stuart Gordon si basa su un'agghiacciante storia vera: la mattina del 26 ottobre 2001 Chante Jawan Mallard, infermiera di 25 anni, stava guidando verso casa dopo una lunga notte di festa.
Il sonno e le sostanze presenti nel sangue - alcol, marijuana ed ecstasy - le impedirono di guidare con una certa accortezza e non notò un passante che stava attraversando la strada: Gregory Biggs, 37 anni, fu investito a velocità sostenuta, ruppe il parabrezza dell'automobile e si ritrovò incastrato a metà nell'auto, con la testa sul pianale davanti al posto del passeggero e le gambe tra i vetri.
Chante Mallard entrò nel panico e non sapendo come comportarsi guidò fino a casa, parcheggiò l'auto in garage e dopo aver risposto a Biggs che non sapeva come aiutarlo lo lasciò lì tutta la notte, con il risultato di farlo morire dissanguato.
La notte seguente l'infermiera con l'aiuto di due amici spostò il corpo senza vita di Biggs per abbandonarlo in un parco.
Le indagini stabilirono in seguito che se avesse avuto cure mediche immediate l'uomo sarebbe sopravvissuto; la Mallard fu arrestata qualche mese dopo grazie alla soffiata di un testimone presente nel parco quella notte: venne processata e condannata per omicidio a 50 anni di prigione.
Posizione 6
Cool Runnings - Quattro Sottozero
di Jon Turteltaub, 1993
con John Candy, Leon, Doug E. Doug
Dopo due eventi tragici, tiriamo il fiato con qualcosa di divertente.
Il film racconta, con qualche libertà, la storia della Nazionale Giamaicana di Bob ai Giochi Olimpici Invernali di Calgary, nel 1988.
Nata da un'idea di due statunitensi, la Nazionale Giamaicana fece scalpore in quanto la prima di un paese tropicale presente alle Olimpiadi Invernali: le cose non andarono benissimo alla prima apparizione, ma la squadra rimase in piedi e si riqualificò nel 1992, 1994 e 1998.
Nel 1994 riuscirono ad arrivare al 14° posto, surclassando le ben più quotate nazionali di Francia, Australia, Russia e Stati Uniti.
Destino più fortunato della Squadra di Bob a 4 ebbe invece la Squadra di Bob a 2 della Giamaica: costituitasi nello stesso anno i suoi risultati sono durati più a lungo, con l'ultima qualificazione alle Olimpiadi datata 2014.
La squadra femminile giamaicana di Bob a 2, inoltre, può vantare un 19° posto - su 22 nazioni - alle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang nel 2018.
Chissà se la Disney prima o poi non produrrà un nuovo film in merito...
Posizione 5
Open Water
di Chris Kentis, 2003
con Blanchard Ryan, Daniel Travis, Saul Stein
Il film è ispirato alla vera storia di una coppia americana, Tom ed Eileen Lonergan, che nel 1998 si recò con un gruppo di sub (Outer Edge Dive Company) in un'area al largo della costa della Grande Barriera Corallina in Australia.
Furono accidentalmente lasciati indietro dal gruppo, a causa di un errato conteggio delle persone: 26 sommozzatori e 5 membri dell'equipaggio non si accorsero che la coppia non era sulla barca.
La coppia fu dichiarata scomparsa solo due giorni dopo, il 27 gennaio 1998, quando fu trovata nella barca una borsa contenente i loro passaporti e gli oggetti personali.
Una massiccia ricerca aerea e marittima ebbe luogo nei tre giorni successivi, ma la coppia non fu mai ritrovata.
Nel 2015 anche 3 sommozzatori italiani, tra i 36 e i 38 anni, andarono dispersi in Indonesia e ancora oggi non si sono mai chiariti né la dinamica né il destino di Daniele Buresta, Michela Caresani e Alberto Mastrogiuseppe: per loro non c'è nemmeno un film che possa ricordarli.
Posizione 4
Prendimi!
di Jeff Tomsic, 2018
con Jeremy Renner, Ed Helms, Jake Johnson
Il film si basa sulla vera - e assurda - storia dei veri 'Tag Brothers'.
Bill Akers, Patrick Schultheis, Sean Raftis, Mike Konesky, Brian Dennehy, Joey Tombari, Rick Bruya, Chris Ammann, Mark Mengert e Joey "Beef" Caferro iniziarono a giocare a "ce l'hai" quando erano al liceo Gonzaga Prep di Spokane, nello Stato di Washington.
Il gioco proseguì fino al conseguimento della laurea da parte di tutto il gruppo dopodiché si è fermato.
Circa dieci anni dopo il gruppo si ritrovò e decise di iniziare una nuova versione del gioco: a parte il divieto di 'toccarsi' durante il lavoro tutto era concesso durante il mese di febbraio di ogni anno, e chiunque fosse rimasto l'ultimo a essere toccato avrebbe vissuto nella vergogna per gli undici mesi successivi.
Personalmente però in questo caso, più che la strana storia vera, io trovo singolare che qualcuno abbia deciso di farci un film.
Posizione 3
Compliance
di Craig Zobel, 2012
con Ann Dowd, Dreama Walker, Pat Healy
Quasi tutti gli eventi mostrati nel film sono veri: Compliance si basa su un tremendo episodio accaduto il 9 aprile 2004.
Un ristorante McDonald's a Mount Washington in Kentucky ricevette la telefonata di un sedicente poliziotto che disse di essere l'Agente Scott: una volta segnalata la giovane dipendente del ristorante ai suoi superiori, identificata come sospetta, chiese loro di trattenerla in una stanza.
La cosa però arrivò a degenerare, con la giovane che fu costretta a subire perquisizioni, umiliazioni di vario tipo e addirittura degli abusi sessuali.
Dalla metà degli anni '90 fino al 2004 vari fast food statunitensi ricevettero la telefonata del finto poliziotto e il modus operandi era sempre lo stesso: nel 2004 finalmente le forze dell'ordine arrivarono a individuare come colpevole David Richard Stewart, un impiegato della Corrections Corporation of America, ma una volta portato a processo la giuria lo assolse per mancanza di prove.
Posizione 2
L'esorcista
di William Friedkin, 1973
con Linda Blair, Max von Sydow, Ellen Burstyn
Il film, come forse saprete, è basato sul romanzo di William Peter Blatty, ma lo scrittore dichiarò di aver preso ispirazione da un fatto realmente avvenuto.
Per quanto 'reale' possa definirsi l'obiettivo di un esorcismo, il diario del sacerdote Raymond Bishop ci racconta che il fatto avvenne nel 1949 nel Maryland nei confronti di un ragazzo di 13 anni di famiglia luterana, del quale si conosce solamente il soprannome: Robbie Mannheim.
Tutto iniziò dopo la scomparsa della zia, che scatenò segni di possessione demoniaca nel povero ragazzo: un nutrito numero di preti cattolici hanno dichiarato di avere effettuato su di lui diversi esorcismi, riuscendo infine a salvarlo dopo un calvario durato ben 6 settimane.
Le testimonianze parlano di frasi pronunciate in lingue antiche, strani movimenti del corpo e oggetti che si spostavano autonomamente, un po' come in tutte le storie che parlano di esorcismi.
Pare però che nessuno abbia mai menzionato una camminata al contrario giù per le scale di casa.
Posizione 1
Nightmare - Dal profondo della notte
di Wes Craven
con Heather Langenkamp, Johnny Depp, Robert Englund
Wes Craven ha raccontato di aver trovato l'ispirazione per il film in un articolo pubblicato sul Los Angeles Times: un bambino rifugiato negli Stati Uniti, sopravvissuto al genocidio cambogiano, aveva il terrore di addormentarsi per paura di essere attaccato nei suoi sogni e di non svegliarsi più.
La cosa inquietante è che il bambino a un certo punto morì davvero durante il sonno.
Ma non fu l'unico: durante i primi anni '80 dozzine di rifugiati del sud est asiatico negli Stati Uniti morirono nel sonno per ragioni sconosciute: le misteriose morti colpivano maggiormente i giovani tra i 20 e i 30 anni del gruppo etnico Hmong.
Gli investigatori non sono mai riusciti a trovare una spiegazione medica per le morti: molti membri della comunità le hanno attribuite ad agenti nervini chimici a cui sarebbero stati esposti i soldati rifugiati della guerra del Vietnam, ma questa teoria non è stata supportata da nessun medico.
Il disturbo fatale, successivamente classificato come Sindrome da Morte Improvvisa Notturna Inspiegata (in inglese SUNDS: sudden unexplained nocturnal death syndrome), è stato studiato a lungo dal Center for Disease Control.
Tuttavia, l'ondata di morti di SUNDS tra i rifugiati negli USA di quel periodo rimane ancora oggi un mistero irrisolto.
Figlio illegittimo del colonnello Kurtz e del tenente Ripley, folgorato sulla via di Dagobah mentre sul chopper di Zed filavo molto karaschò a 88 miglia orarie verso l'Overlook Hotel gestito da HAL9000.
Mi travesto da donna per fuggire da Charles Foster Palantine, con il quale suonavo blues in missione per conto della Tyrell Corporation, ma era tutto Top Secret.
Bevo White Russian, mangio torta di ciliegie stando in Silencio e non vado a letto presto perché canto sotto la pioggia.
Lavoro in TV, canto nei Dymama, sono il Direttore Editoriale di CineFacts.it e non dico mai la parola "morte".