Will Smith è uno a cui piace ciò che fa: si vede proprio che si diverte, adora la propria famiglia, recita, canta e fondamentalmente diverte se stesso e il pubblico da ormai trent'anni.
Ma è anche un personaggio che regala aneddoti mica male!
Divertitevi a leggere questa Top 8 e poi magari commentate con la vostra posizione preferita o quella... più inaspettata!
Quante volte sei caduto in trappola per colpa di un titolo clickbait che poi ti ha portato a un articolo che non diceva nulla? Da noi non succederà mai.
Subito dopo la scuola superiore Will Smith fu ammesso al "programma pre-ingegneristico estivo" del prestigioso MIT, il Massachusetts Institute of Technology, ma... non ci andò mai perché voleva fare il rapper.
In seguito Smith ha raccontato:
"Mia madre, che lavorava per il consiglio scolastico di Philadelphia, aveva un amico che era l'addetto alle ammissioni al MIT.
Io avevo dei punteggi molto alti e al MIT avevano bisogno di ragazzi neri, quindi probabilmente avrei potuto entrare...
Ma non avevo intenzione di andare al college."
La famiglia ovviamente non la prese bene e diede a Will un anno di tempo per dimostrare che la sua "carriera da rapper" non era tempo buttato via.
Rock the House, il primo disco del duo DJ Jazzy Jeff and The Fresh Prince, uscì nel 1987 quando Will aveva 19 anni e divenne subito Disco D'Oro grazie alle oltre 500.00 copie vendute: da lì in poi la carriera di Will Smith non è più scesa.
Ah, probabilmente l'avete riconosciuto ma ve lo dico lo stesso: DJ Jazzy Jeff è Jazz, quello che in Willy, il principe di Bel-Air veniva sempre lanciato fuori di casa dallo zio Phil!
Posizione 7
Il Cubo di Rubik
Will Smith è un abilissimo risolutore del famoso Cubo di Rubik!
Glielo si vede completare in una puntata di Willy, il principe di Bel-Air e nel film La Ricerca della Felicità.
Pare che abbia imparato da solo senza nessuna guida e oggi è in grado di risolverlo... in circa 50 secondi.
Posizione 6
La prima sigla di Willy
Questo riguarda più noi italiani che lui, ma non poteva mancare in questa Top 8.
La sigla della serie Willy, il principe di Bel-Air era in originale scritta da Quincy Jones e interpretata da Will Smith con il suo nome d'arte da rapper, The Fresh Prince; l'adattamento italiano fu curato da Edoardo Nevola, doppiatore di Smith nella serie, e da Rossella Izzo.
Ce la ricordiamo tutti, giusto?
Beh, forse però non vi ricordate che nelle primissime puntate mandate in onda in Italia la sigla non si concludeva con le parole "il principe Willy, lo svitato di Bel-Air", bensì con "Willy il nero, lo svitato di Bel-Air"!
In seguito la cosa è stata cambiata ed è la sigla che conosciamo a memoria: il motivo del cambio, chi lo decise e perché, anche se comprensibile... restano un mistero.
Posizione 5
I rifiuti clamorosi
Eh già: proprio come recita il cinefact Will Smith rifiutò due ruoli che forse avrebbero cambiato la sua carriera: Matrix lo rifiutò perché disse che non aveva ben compreso lo script, mentre su Django Unchained dichiarò che non gli sembrava di essere il vero protagonista, e passò quindi la mano.
Non solo: Smith stava anche per rifiutare il ruolo in Men in Black per lo stesso motivo, perché i protagonisti erano due e non era lui da solo.
Ma fortunatamente per lui in quel caso lo convinse la moglie Jada Pinkett Smith, e sappiamo tutti com'è finita.
Posizione 4
Gabriele Muccino
Se Gabriele Muccino è arrivato a Hollywood, il merito è di Will Smith.
Sul set di Hitch fu Eva Mendes a consigliare a Smith di guardare L'ultimo bacio: Will se ne innamorò e volle con sé a tutti i costi il regista italiano per dirigerlo in La Ricerca della Felicità, del quale l'attore era produttore.
Il film andò molto bene, oltre 300 milioni di dollari incassati nel mondo a fronte di una spesa di 55 circa, ricevette una buona risposta dalla critica e un'ottima reazione del pubblico.
Questo fece sì che il duo ne girò un altro due anni dopo, Sette Anime, che però non ebbe lo stesso destino: il pubblico reagì bene ma la critica lo demolì ed il film, costato tanto quanto il primo della coppia, guadagnò la metà. La carriera di Muccino negli Stati Uniti si fece complicata e dopo qualche mese in cui non riusciva a trovare altri lavori da fare, tornò in Italia.
Will Smith è stato finora candidato 2 volte agli Oscar, ma entrambe le volte ha perso contro un candidato afroamericano: nel 2002 per Alì, ma vinse Denzel Washington per Training Day, e nel 2007 per La Ricerca della Felicità, ma vinse Forest Whitaker per L'Ultimo re di Scozia.
Può però consolarsi con il fatto di essere stato il primo rapper in assoluto a vincere un Grammy Award!
Accadde nel 1988 per Parents just don't understand, singolo del suo secondo album assieme al suo socio Dj Jazzy Jeff.
Posizione 2
Aw, hell, no!
C'è una frase che Will Smith infila in tutti i suoi film, in un modo o nell'altro: "Aw, hell, no!" è diventato il suo marchio di fabbrica, e pare che l'attore ci tenga a che venga inserita in sceneggiatura o altrimenti... ci pensa lui a pronunciarla improvvisando.
A quanto ha raccontato vuole qualcosa che lo caratterizzi e, sebbene con i vari adattamenti italiani non abbiamo modo di sapere quali siano le traduzioni di questa esclamazione, sapere una cosa del genere fa venire voglia di rivedersi tutta la sua filmografia per scoprire se è vero che la dice sempre!
Posizione 1
Le Tasse
Il telefilm lo conosciamo tutti, ma quanti di voi sanno che nacque da quella che stava diventando una tragedia?
Alla fine degli anni '80 la carriera musicale di Will Smith procedeva ad una velocità incredibile, il ragazzo guadagnava un sacco di soldi e ne spendeva altrettanti...
Purtroppo però non era uno molto attento alle questioni fiscali, e un giorno il fisco americano gli notificò che mancavano circa 2.800.000 dollari di tasse non pagate. Due milioni e ottocentomila dollari.
Smith non disponeva di tale cifra e lo Stato iniziò quindi a prendersi le sue proprietà e bloccargli i conti correnti, quando come nelle favole la NBC si fece viva proponendo al rapper una sit-com basata sulla sua vita.
Fu l'occasione giusta al momento giusto: Will Smith si buttò anima e corpo in Willy, il principe di Bel-Air, e raccontò in seguito che per lui la cosa era così di vitale importanza che sul set voleva sapere qualunque cosa ed essere messo al corrente di tutto.
Non imparava solo le proprie parti, ma anche quelle di tutti gli altri attori e se ci fate caso, nelle prime puntate, potete vedere Will che muove la bocca mimando le battute altrui quando recitano i suoi colleghi.
Una cosa di cui oggi ha detto di vergognarsi perché "non da attore professionista", ma probabilmente prima che lo dicesse non se ne era accorto nessuno.
La serie fu un successo spaventoso, durò 6 stagioni e fu la causa principale che spinse Will Smith nell'olimpo degli attori più noti e pagati di Hollywood.
Figlio illegittimo del colonnello Kurtz e del tenente Ripley, folgorato sulla via di Dagobah mentre sul chopper di Zed filavo molto karaschò a 88 miglia orarie verso l'Overlook Hotel gestito da HAL9000.
Mi travesto da donna per fuggire da Charles Foster Palantine, con il quale suonavo blues in missione per conto della Tyrell Corporation, ma era tutto Top Secret.
Bevo White Russian, mangio torta di ciliegie stando in Silencio e non vado a letto presto perché canto sotto la pioggia.
Lavoro in TV, canto nei Dymama, sono il Direttore Editoriale di CineFacts.it e non dico mai la parola "morte".
Solitamente Tarantino tira fuori il meglio dai suoi attori e Will Smith non è proprio un cane a recitare. Magari ne sarebbe uscito comunque qualcosa di buono
Io l'ho interpretata in questo modo anche per il motivo per cui avrebbe rifiutato Men In Black...
Però effettivamente hai ragione su Matrix, non avendo capito lo script non poteva farlo suo.
Se non comprendi qualcosa non puoi farla tua! Per quando riguarda django non credo che il.non sentirsi il vero protagonista sia da guardare con occhio negativo come se fosse un atto di presunzione!
"Matrix lo rifiutò perché disse che non aveva ben compreso lo script, mentre su Django Unchained dichiarò che non gli sembrava di essere il vero protagonista"
Beh però i motivi non sono che non sentisse propri i film🤔
In tutta onesta non ce lo vedo Will in Django...comunque quando un attore rifiuta un ruolo secondo me è prova di una bella consapevolezza artistica quindi vanno criticati ma non troppo.. Cioè, ammettere di non sentire un film come "proprio" è una bella dimostrazione che l'attore dà
Jude
6 anni fa
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Giuseppe Milazzo
6 anni fa
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Morena Falcone
6 anni fa
NO!!!” :D
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Joaquin Phoenix
6 anni fa
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Tommaso
6 anni fa
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Francesco Rizzari
6 anni fa
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Francesco Rizzari
6 anni fa
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BubbleGyal
6 anni fa
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Panda
6 anni fa
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Grazia173
6 anni fa
Però effettivamente hai ragione su Matrix, non avendo capito lo script non poteva farlo suo.
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Giuly
6 anni fa
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AriannaGaratti .
6 anni fa
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Nicolò Murru
6 anni fa
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Teo Youssoufian
6 anni fa
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Nicolò Murru
6 anni fa
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Nicolò Murru
6 anni fa
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Simone Antonino
6 anni fa
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Grazia173
6 anni fa
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Simone Antonino
6 anni fa
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AriannaGaratti .
6 anni fa
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Teo Youssoufian
6 anni fa
ho girato il programma Italo Americano per MTV e siamo stati un mesetto in giro per gli Stati Uniti 😉
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Grazia173
6 anni fa
Beh però i motivi non sono che non sentisse propri i film🤔
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Giuly
6 anni fa
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Alessia Incatasciato
6 anni fa
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