Dunkirk, il 10° film del regista britannico Christopher Nolan, è un elegante war movie dalla struttura originale: la tematica del Tempo e la manipolazione dello stesso, da sempre tema fondante della filmografia nolaniana, assume qui un aspetto formale e concettuale che fa vivere allo spettatore tre punti di vista sullo stesso evento.
Dunkirk racconta un momento storico fondamentale per la Gran Bretagna durante la Seconda Guerra Mondiale: l'evacuazione dalla spiaggia francese di Dunkerque delle forze alleate, minacciate dai tedeschi e senza nessuna possibilità di allontanarsi da lì se non con grande fatica e in tempi che sicuramente porterebbero a morte certa di tutti i presenti; servirà l'intervento delle persone comuni che sfideranno la sorte e il nemico per traghettare con barche private i soldati portandoli al di là della Manica.
Christopher Nolan sceglie di raccontarci il tutto facendoci vivere il punto di vista di un soldato, di un padre col figlio e la loro imbarcazione, di un pilota d'aereo.
Ma il tempo scorre in maniera diversa: gli eventi vissuti dal soldato durano una settimana, quelli della famiglia un giorno e quelli del pilota un'ora appena.
Questo fa in modo che in Dunkirk a un certo punto le cose si sovrappongano e si incastrino, con un personaggio - interpretato da Cillian Murphy - presente in due situazioni diverse contemporaneamente.
Il nemico non si vede mai, resta una minaccia lontana e non definita e si fa vivo con il rombo degli Stuka, con le esplosioni delle bombe, con i proiettili dei fucili: la tensione è costante e perdura lungo tutta la pellicola, facendo vivere allo spettatore l'ansia di non conoscere il proprio destino e cosa lo aspetta da un momento all'altro.
Kenneth Branagh, Tom Hardy, Mark Rylance, Cillian Murphy, affiancati dai giovani Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles e Barry Keoghan: un grande cast per un film davvero imperdibile.
Nel 2018 Dunkirk portò a casa 3 Oscar su 8 nomination: vinse per il Miglior Montaggio, Miglior Sonoro e Miglior Montaggio Sonoro (e se ancora non doveste conoscere la differenza tra queste ultime due categorie potete scoprirla qui) ed è il primo che fece ottenere a Nolan la nomination per la Miglior Regia.
In totale il film ricevette nel mondo 64 premi su 225 nomination: il secondo più premiato della carriera del regista britannico.
Quante volte avete visto Dunkirk?
Sicuri di conoscere proprio tutto sul film?
Mettetevi alla prova con questa Top 8, e fateci sapere nei commenti qual è la cosa che meno vi aspettavate!
Parlando della struttura narrativa di Dunkirk, lo stesso Christopher Nolan ha dichiarato:
"Per i soldati che erano impegnati nel conflitto gli eventi hanno avuto luogo con dei tempi diversi.
Sulla terra, alcuni sono rimasti bloccati su quella spiaggia per una settimana; sull'acqua gli eventi sono durati al massimo per un giorno e se eri tra coloro che volarono su Dunkerque... gli Spitfire britannici avevano a disposizione un'ora di carburante.
Per mescolare queste diverse versioni della storia dovevo mescolare gli strati temporali: da qui la struttura complicata, anche se la storia è molto semplice.
Non ditelo alla Warner, questo è il mio film più sperimentale".
Non solo un vezzo, quindi: la scelta di dividere i piani temporali in quel modo è nata dalla necessità di raccontare tutto senza perdere di vista niente.
Effettivamente in quale altro modo si sarebbe potuto narrare?
E chi, se non Nolan, avrebbe potuto scegliere di manipolare il tempo così?
Posizione 7
Harry Styles
La scelta di scritturare il giovane cantante della boy band One Direction ha stupito non poco.
Ma in realtà fu tutto dovuto a un puro caso.
Christopher Nolan ha dichiarato di aver provinato migliaia di ragazzi giovani e praticamente debuttanti per i ruoli dei soldati di terra, dopo aver saputo che le truppe di terra a Dunkerque erano formate soprattutto da giovanissimi soldati inesperti.
Tra i vari ragazzi che si sono presentati ai provini Harry Styles è stato uno dei più in gamba, e ha ottenuto la parte.
Nolan seppe solo in seguito che quello era un famosissimo cantante di una band, perché a quanto ha dichiarato conosceva gli One Direction di nome, ma non li aveva mai visti in faccia.
Il regista ha paragonato il casting di Styles in Dunkirk a quello di Heath Ledger ne Il Cavaliere Oscuro: sottovalutati e accolti in malo modo al momento dell'annuncio, entrambi hanno ricevuto applausi per la loro interpretazione.
Posizione 6
Il ticchettio
In Dunkirk è presente costantemente il ticchettio di un orologio.
La colonna sonora di Hans Zimmer contribuisce ad aumentare la sensazione di ansia e tensione lungo tutto il film, e quel ticchettio ha una particolarità interessante: è stato registrato direttamente prendendolo da uno degli orologi da taschino di Christopher Nolan!
Dopo aver registrato il suono, Zimmer lo ha elaborato e mixato con il sintetizzatore e lo ha reso protagonista dell'intera colonna sonora del film.
Se ci fate caso, vi accorgerete che il ticchettio non smette mai: si sente dall'inizio del film fino a quando i ragazzi si siedono in treno, a pochi minuti dalla fine.
Posizione 5
La traversata
Nel 1992 Christopher Nolan ed Emma Thomas - moglie del regista e produttrice di tutti i suoi film - assieme a un'amica comune fecero la traversata della Manica in barca, dalle coste della Gran Bretagna fino a Dunkerque.
Volevano replicare quello che viene raccontato nel film e che venne fatto dalle barche private nel 1940.
Nolan ha raccontato che a causa delle avverse condizioni del mare la traversata durò 19 ore, e che è tra le cose più spaventose che abbia mai fatto.
All'epoca il regista aveva all'attivo solo un cortometraggio, Tarantella, ma fu in quell'occassione che pensò al film per la prima volta, riuscendo a realizzarlo... soltanto 25 anni dopo.
Posizione 4
I reduci
Secondo Sir Kenneth Branagh circa trenta sopravvissuti a Dunkerque, che avevano tutti oltre 90 anni, parteciparono alla premiere del film a Londra.
Quando è stato chiesto loro cosa ne pensassero del film, risposero che Dunkirk riesce a catturare l'evento storico con precisione, ma che... la colonna sonora del film tra musica ed esplosioni era più forte delle vere bombe che cadevano su quella spiaggia!
La cosa pare abbia divertito parecchio sia Nolan che Zimmer!
Posizione 3
Il cieco
Il personaggio non vedente che si vede verso la fine del film e che si rivolge ai ragazzi rientrati in patria è interpretato da John Nolan, che probabilmente alcuni di voi avranno riconosciuto come John Greer, personaggio della serie Person of Interest.
John Nolan è lo zio di Christopher Nolan, recita fin dal 1968 e iniziò con un piccolo ruolo in una puntata della serie televisiva britannica Il Prigioniero.
Dunkirk è il quarto film del nipote in cui recita: in Following ha interpretato un poliziotto e in Batman Begins e Il Cavaliere Oscuro è Fredericks, uno dei membri del consiglio di amministrazione della Wayne Enterprises.
Si parla sempre di 'nepotismo', ma qui... siamo al contrario!
Posizione 2
Gli Spitfire
Il miliardario americano Dan Friedkin, un appassionato collezionista di aviazione militare vintage, ha permesso alla produzione di usare due degli Spitfire Mk1 della sua collezione per questo film.
Gli aerei hanno un valore di cinque milioni di dollari ciascuno e la sua collezione è così grande che l'unica persona al mondo che possiede più Spitfire di lui è... la Regina d'Inghilterra!
Quando Farrier (Tom Hardy) sbarca con il suo Spitfire sulla costa di Dunkerque, l'aereo viene effettivamente pilotato dal miliardario americano: era la prima volta dal 1940 che un aereo atterrava su quella spiaggia.
Per girare la scena la troupe aveva solamente 45 minuti di tempo in tutto, perché la marea alzandosi avrebbe reso instabile il bagnasciuga per un atterraggio: nonostante le riprese furono effettuate il più velocemente possibile, una volta ottenuta la "buona" lo Spitfire aveva già iniziato a sprofondare nella sabbia bagnata e fu necessario un difficile e delicato lavoro di recupero con degli argani per salvare il prezioso aereo ed evitare che si rovinasse irrimediabilmente.
Ovviamente, quello dato alle fiamme era una replica!
Posizione 1
La pellicola bagnata
Christopher Nolan si è concentrato molto sul realismo di ogni aspetto di Dunkirk.
Per molte delle inquadrature della cabina di pilotaggio aveva a disposizione un aereo a due posti, attrezzato in modo che il posto anteriore e la cabina di pilotaggio sembrassero un vero Spitfire, ma con i controlli di volo non funzionanti.
Il pilota vero pilotava l'aereo dalla cabina di pilotaggio posteriore, in modo che l'attore poteva interpretare il pilota mentre l'aereo volava a tutti gli effetti.
Nolan ha anche montato delle cineprese IMAX su uno Spitfire restaurato e posto in condizione di volare, ma la cosa incredibile è che nel film c'è un'inquadratura che ha rischiato di non esserci!
Durante le riprese della scena in cui lo Spitfire affonda nell'acqua l'aereo con all'interno la cinepresa IMAX andò a picco più velocemente del previsto.
Ci volle parecchio tempo per recuperare l'aereo e la custodia della cinepresa IMAX si era riempita d'acqua, rovinando potenzialmente la costosa macchina da presa e soprattutto la pellicola all'interno.
Christopher Nolan chiamò il laboratorio di stampa e sviluppo a Los Angeles per sapere come comportarsi e loro gli consigliarono una vecchia tecnica cinematografica: mantieni la pellicola bagnata, scarichi il magazzino della cinepresa e lo mantieni sempre umido.
Inviarono la pizza di IMAX umida dal set in Francia a Los Angeles, dove elaborarono la pellicola prima di asciugarla: la ripresa era perfetta ed è quella che si vede nel film!
Figlio illegittimo del colonnello Kurtz e del tenente Ripley, folgorato sulla via di Dagobah mentre sul chopper di Zed filavo molto karaschò a 88 miglia orarie verso l'Overlook Hotel gestito da HAL9000.
Mi travesto da donna per fuggire da Charles Foster Palantine, con il quale suonavo blues in missione per conto della Tyrell Corporation, ma era tutto Top Secret.
Bevo White Russian, mangio torta di ciliegie stando in Silencio e non vado a letto presto perché canto sotto la pioggia.
Lavoro in TV, canto nei Dymama, sono il Direttore Editoriale di CineFacts.it e non dico mai la parola "morte".