#Goodnight&Goodluck
Buonanotte, amici della notte. Perché nessuno di voi mi dice mai che ho stufato con tutte le pellicole concettuali che propongo?
Commedie, drammoni, documentari strampalati e assurdi film di montaggio...
Basta dirlo.
Forza, vincete la timidezza, liberate un bel "Adriano: hai rotto!"
Ci vuole qualcosa di diverso, qualcosa di maggiormente impattante.
Ehi, ma non è che volete mica un bel jail movie elegante, ben diretto e soprattutto pieno di crani fracassati e ossa spezzate?
Splendido! Ho proprio quello che fa per voi: mettetevi comodi e scendete insieme a me nell'inferno di Cell Block 99 - Nessuno può fermarmi.
[Il trailer di Cell Block 99 - Nessuno può fermarmi]
L'ex pugile Bradley Thomas (Vince Vaughn) è un cittadino modello: davanti a casa sua sventola la bandiera a stelle e strisce, ha una bella e giovane moglie (Jennifer Carpenter) che lo ama e un lavoro - dove è apprezzato e rispettato - come carrozziere.
C'è solo un piccolo problema: Cell Block 99 si apre con il suo licenziamento e con Lauren, la sua (quasi) fedele consorte, che gli confessa di averlo tradito con un altro uomo.
La sua vita va improvvisamente in pezzi.
Per rimettere insieme i frantumi di un'esistenza che non sta prendendo la direzione desiderata, Bradley deciderà di diventare un corriere di metanfetamina.
La scorciatoia del crimine - utile per garantire una stabilità economica alla moglie e tirar su famiglia - è costellata di azioni riprovevoli ma il nostro protagonista mantiene un rigido codice etico-morale: sa bene cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Bradley Thomas è disciplina
Il rispetto di questi principi lo condurrà però in carcere.
Condizione di prigionia che l'uomo accetterà (abbastanza) serenamente sapendo che Lauren, al suo rilascio, sarà lì ad aspettarlo insieme alla bambina che porta in grembo.
Qui però casca l'asino.
Sotto il peso di una minaccia orribile alcuni signori poco raccomandabili esigono che Bradley, dal carcere in cui si trova, si faccia trasferire nella prigione di massima sicurezza di Readleaf - una sorta di inferno in terra - dove dovrà "contattare" un altro detenuto.
Pungolato a dovere, comincerà quindi la sua violenta discesa verso il baratro utilizzando i soli pugni - e la sua forza da toro incazzato - per raggiungere l'obiettivo.
A questo punto Bradley diventa una macchina schiacciasassi: lo puoi colpire, far sanguinare, ma lui non si fermerà.
Bradley Thomas è violenza
Dopo il sorprendente western/horror Bone Tomahawk del 2015 il regista e sceneggiatore S. Craig Zahler torna dietro la macchina da presa per il suo secondo lungometraggio, declinando però il tema della violenza in modo diverso rispetto al suo primo lavoro.
Il film che vedeva protagonisti Kurt Russel, Patrick Wilson e Matthew Fox era infatti costruito su un cambio di registro repentino e sanguinoso, mentre Cell block 99 - Nessuno può fermarmi è invece una lenta catabasi dominata da volti sfracellati e ossa spezzate.
La violenza, da unica via per la sopravvivenza, diventa quindi uno strumento per purificare i propri errori.
I punti di forza di Cell Block 99, oltre alle splendide coreografie di combattimento, sono la prova di recitazione di Vince Vaughn e la regia di Zahler.
Il primo - vista la sua tendenza a partecipare prevalentemente a pellicole "leggere" - sorprende per la capacità di rendere credibile e solido un personaggio così "quadrato" e, per certi aspetti, controverso.
Il regista di Miami, invece, prima di cambiare ancora genere con il successivo (e valido) Dragged Across Concrete - Poliziotti al limite del 2018, descrive una storia semplice ma dotata di una tensione in crescita continua: la discesa all'inferno di un uomo senza scelte, immortalata con classe dal direttore della fotografia Benji Bakshi e dal suo interessante utilizzo di luci e ombre.
Il tutto completato da un cast pieno di volti noti: dal direttore di Redleaf interpretato da Don Johnson, l'ex Debra Morgan di Dexter Jennifer Carpenter, nel ruolo di Lauren Thomas, fino al leggendario Udo Kier, algido rappresentante dei "cattivi" della storia.
[Don Johnson è il direttore Warren Tuggs in Cell Block 99 - Nessuno può fermarmi]
Cell Block 99 - Nessuno può fermarmi, di S. Craig Zahler, 2017
Il secondo film di Zahler - presentato fuori concorso alla 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia - è a mio avviso concettualmente un'opera molto semplice, sia dal punto di vista della scrittura sia da quello degli effetti speciali.
Le teste eplose e le mandibole dislocate sono evidentemente da B-Movie, ma il regista non si vergogna nel mostrarcele, esibendole anzi fieramente, ben consapevole che il resto della struttura visivo/narrativa riuscirà a sopperire a pieno a queste "mancanze", che quindi avranno per lo spettatore l'aspetto di una trascurabile inezia.
Buonanotte, umanoidi fuori controllo.
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5 commenti
Lorenzo Caiazzo
4 anni fa
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Adriano Meis
4 anni fa
https://www.cinefacts.it/cinefacts-news-255/the-brigands-of-rattlecreeck-ancora-sangue-e-vendetta-per-park-chanwook.html
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Lorenzo Caiazzo
4 anni fa
Nel frattempo, ho scoperto da più fonti che Zahler ha in un progetto un film con Park Chan Wook, ovvero un western con protagonista Il buon Mattew Mcconaughey...direi che ci sono i presupposti per una bombetta atomica spacca cervello no?
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Adriano Meis
4 anni fa
Anche per questo, secondo me, è un regista estremamente interessante da seguire e sostenere il più possibile...
Speriamo che si butti a capofitto in altro progetto al più presto!
Ciao!
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Adriano Meis
5 anni fa
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