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La Storia Infinita è uno di quei film che se visti da piccoli poi non ti dimentichi più.
Uscito il 6 dicembre 1984 nelle sale italiane - esattamente 8 mesi dopo la premiere in Germania - il film è ammantato da un'aura di magia e inviolabilità nonostante oggettivamente non sia certo tra i migliori film realizzati in quel decennio.
Ma contro la nostalgia non si può combattere, e una delle testimonianze del fatto che ancora oggi La Storia Infinita sia nel cuore di tutti è la scelta dei Duffer Brothers di inserire nella terza stagione di Stranger Things - serie Netflix che pesca con le bombe nel mare dell'immaginario anni '80 - proprio la canzone del film, facendola diventare un meme e riportando in auge un pezzo che, seppur mai dimenticato, non era più in classifica da un paio di decenni almeno.
La Storia Infinita è tratto dall'omonimo libro dello scrittore tedesco Michael Ende: pubblicato nel 1979 divenne in fretta un bestseller e negli anni successivi ebbe innumerevoli adattamenti in tutti i media possibili, dal teatro ai videogiochi, dalla televisione a, ovviamente, il Cinema.
Il film del 1984 racconta praticamente solo metà romanzo, e l'adattamento fece infuriare lo scrittore che, come riporta il Morandini, si spese per bloccarne la distribuzione e per far sì che il suo nome venisse eliminato dai titoli di testa.
Perse la causa, ma memorabile rimane la sua invettiva:
"Ai produttori auguro la peste.
Mi hanno ignorato. Quello che mi hanno fatto è una zozzura a livello umano e un tradimento a livello artistico".
Pare proprio che il film non gli sia piaciuto.
Qualche precisazione per collocare La Storia Infinita nel suo tempo: innanzitutto non è come molti credono una produzione hollywoodiana, bensì tedesca.
C'era la partecipazione della Warner Bros., che furbescamente entrò in compartecipazione aggiudicandosi i diritti per la distribuzione home video, ma le case di produzione di maggioranza del film erano teutoniche.
La Constantin Film di Monaco è attiva ancora oggi, ma all'epoca era solo una compagnia di distribuzione: aveva portato in Germania film come The Elephant Man e La Zona Morta e La Storia Infinita fu il primo film prodotto.
Accanto alla Constantin c'era la Bavaria Film - compagnia che dal 1984 al 2013 ha collaborato a dieci film in tutto, la cui unica produzione rimane proprio La Storia Infinita - e la Westdeutcher Rundfunk, un'emittente radiotelevisiva regionale.
La regia de La Storia Infinita è di Wolfgang Petersen, e se il nome vi dice qualcosa è perché probabilmente lo conoscete come il regista di Troy e Air Force One.
Ha a curriculum l'ottimo U-Boot 96, ma diciamo che su 15 film in 50 anni di carriera se ne possono salvare pochi.
La Storia Infinita però, come ho scritto in apertura, è un film che va al di là dei meriti oggettivi o del botteghino: costato all'epoca ben 27 milioni di dollari, non riuscì a coprire le spese nonostante la distribuzione mondiale e il lancio dato dal romanzo, famoso e venduto dappertutto.
Dopo il primo film furono prodotti anche due sequel, il primo nel 1990 e il secondo nel 1994.
Universalmente considerati entrambi delle ciofeche siderali, La Storia Infinita 2 si ricorda soprattutto per la tragica fine del protagonista: Jonathan Brandis, quattordicenne all'epoca delle riprese, si suicidò impiccandosi nel 2003 per colpa di un raro effetto collaterale della medicina anti-acne che stava assumendo.
Ma che fine hanno fatto i protagonisti del primo film?
Dopo l'apparizione in un cult come La Storia Infinita, ci si immaginerebbe una florida carriera nel mondo del Cinema.
E invece no.
Bastian era interpretato da Barret Oliver.
Dopo il film di Petersen il ragazzo ebbe una breve carriera che lo vide al cinema protagonista del cortometraggio Frankenweenie di Tim Burton, tra gli attori di Cocoon di Ron Howard - e del sequel - nel ruolo principale in D.A.R.Y.L. e infine in un ruolo in Scene di lotta di classe a Beverly Hills, nel 1989.
Quello fu il suo ultimo ruolo da attore, appena 5 anni dopo La Storia Infinita.
Da lì in poi Oliver divenne fotografo, con anche delle personali esposte in alcune gallerie d'arte a Los Angeles.
Si è poi specializzato nella stampa fotografica risalente alla fine dell'800 chiamata Woodburytipia, scrivendo anche un saggio sulla Storia del procedimento chimico.
Oggi ha 47 anni.
Il suo alter ego Atreyu era Noah Hathaway, di due anni più grande.
Anche la sua carriera cinematografica dopo La Storia Infinita non fu un granché.
Protagonista di Troll nel 1986 - film dove interpreta un personaggio che ha a che fare con la magia e si chiama Harry Potter Jr, guarda tu le coincidenze e gli incastri della vita e del Cinema - ha avuto due ritorni di fiamma: uno nel 1994 in To Die, To Sleep e un altro nel 2012 dove ha recitato in Sushi Girl, film indipendente che annovera nel cast anche Mark 'Luke Skywalker' Hamill e Sonny 'Hattori Hanzo' Chiba.
Nella vita però si è dato da fare: ballerino, coreografo, cintura nera di Tang Soo Do e Shotokan Karate, motociclista sportivo e tatuatore.
Una volta ha raccontato che gli capita di fare anche una decina di tatuaggi a tema La Storia Infinita alla settimana.
In effetti come farsi sfuggire l'occasione?!
Grande merito va dato a Spotify, per aver rimesso Hathaway a cavalcioni su Falcor per uno spot del 2016.
L'imperatrice bambina si chiama Tami Stronach, e tra i tre è quella che ha fatto meno di tutti.
L'unico suo ruolo nel Cinema è infatti proprio quello de La Storia Infinita.
I genitori di Tamara - questo il nome completo - non vollero che la bambina entrasse nel pericoloso e ammaliante mondo del Cinema, perché spaventati da quello che sarebbe potuto succedere a loro figlia.
All'epoca i destini di Drew Barrymore - la bambina di E.T. - L'extraterrestre che ebbe un tracollo psicofisico dopo il successo - e di altri bambini attori erano sulla bocca di tutti, non li si può certo biasimare.
La Stromach si unì quindi fin da ragazzina a una compagnia di danza israeliana di stanza negli Stati Uniti: dopo aver ballato per decenni con anche qualche tour mondiale, è rimasta nell'ambiente ed è oggi una coreografa, mamma di una bambina di 8 anni.
È tornata su un set cinematografico solo una volta, nel 2014, per un film ceco che mescola animazione e riprese dal vero: Poslední z Aporveru.
La trama si svolge sul pianeta Aporver, dove due ragazzini stanno cercando di distruggere il male e l'oscurità che mette in pericolo la loro civiltà.
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1 commento
Mike
4 anni fa
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