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Vampira umanista cerca suicida consenziente è il film di Ariane Louis-Seize premiato come Miglior Film alle Giornate degli Autori durante la Mostra del Cinema di Venezia 2023.
Sasha è una vampira, o meglio, dovrebbe esserlo: ai nostri occhi sembra un'adolescente qualsiasi, ma ha già 68 anni e i canini non le sono ancora spuntati, tanto che sono la madre e il padre a doverle procurare il sangue affinché possa nutrirsi.
La verità è che Sasha non vuole uccidere e quando vede un essere umano soffrire e dissanguarsi non prova alcun tipo di gioia, solo un'enorme compassione.
[Il trailer di Vampira umanista cerca suicida consenziente]
Per cercare di aiutarla i suoi genitori decidono di mandarla a vivere dalla cugina Denise, la quale dovrà insegnarle a procacciarsi il cibo come una vera vampira.
I risultati tardano ad arrivare e la fame aumenta giorno dopo giorno, le scelte possibili si riducono presto a due: trovare qualcuno da uccidere o lasciarsi morire.
Una piccola speranza si accende quando la ragazza incontra Paul (Félix-Antoine Bénard), un adolescente con istinti suicidi e vittima dei bulli della sua scuola.
I due stringono una bizzarra amicizia basata sull'aiuto reciproco: Paul lascerà che la vampira lo uccida per berne il sangue, mentre lui potrà finalmente porre fine alle sue sofferenze.
Prima di lasciarsi mordere, però, Sasha concede a Paul di esaudire un ultimo desiderio.
[Félix-Antoine Bénard e Sara Montpetit in una scena di Vampira umanista cerca suicida consenziente]
Quello di Ariane Louis-Seize sembra un semplice film sui vampiri dal titolo lunghissimo, ma analizzandolo più da vicino ci si accorgerà presto che esso è molto di più.
Sasha ha subito un trauma quando era solo una bambina: i suoi genitori hanno letteralmente sbranato davanti a lei il clown che avrebbe dovuto intrattenerla durante la sua festa di compleanno e da allora ha deliberatamente scelto che nella vita non avrebbe mai ucciso nessuno.
Una scelta etica che comporta una grande frustrazione interiore.
Quale vampiro prova compassione per le sue vittime? L’uccisione di un essere umano si trasforma in un rito di passaggio fondamentale per entrare a fare parte del mondo degli adulti: si è sempre fatto in questo modo, perché per lei dovrebbe essere diverso?
Lo stesso vale ovviamente anche per Paul, accusato superficialmente dalla preside di essere un ragazzo violento per aver ucciso un pipistrello; l'intento non era quello di ucciderlo, ma di porre fine alle sofferenze dell’animale, già ferito da una racchetta da tennis durante l'ora di ginnastica.
In realtà il pipistrello è semplicemente lo specchio di ciò che Paul vorrebbe fare a se stesso, convinto che la morte sia l'unica scelta possibile. Il suo gesto viene condannato senza che nessuno si chieda che cosa lo abbia spinto ad agire in quel modo.
Comprendere la diversità dei propri studenti dovrebbe essere il primo passo per aiutarli a crescere, ma questo non avviene quasi mai.
Ecco che, inevitabilmente, frasi come: "A parte me stesso… non ucciderei mai nessuno" passano in sordina e vengono scambiate per delle semplici battute fuori luogo.
Vampira umanista cerca suicida consenziente utilizza un espediente narrativo à la Twilight per raccontare la fragilità degli adolescenti dei giorni nostri e la pressione - mischiata con l'indifferenza - alla quale vengono sottoposti regolarmente.
[Sara Montpetit beve del sangue da una sacca in Vampira umanista cerca suicida consenziente]
Un piccolo film indipendente sui vampiri che sceglie un humor sottilissimo per far arrivare meglio il suo messaggio, mischiando atmosfere dark e momenti di una tenerezza unica, in grado di scaldare anche il cuore di un non-morto.
Quando Paul entra per la prima volta in camera della sua nuova amica, l’imbarazzo tra i due è palpabile, ma lo è anche la consapevolezza di aver trovato qualcuno disposto ad accettare le fragilità dell’altro, tanto che Sasha si lascia andare a un adorabile balletto sulle note di Emotions di Brenda Lee.
La vera riconferma di questo film è sicuramente Sara Montpetit (già vista in Falcon Lake) nel ruolo di Sasha, capace di ipnotizzare lo spettatore con i suoi enormi occhi scuri anche mentre beve un'intera sacca di sangue come fosse del semplice succo di frutta.
Vampira umanista cerca suicida consenziente ci ricorda quanto sia difficile essere diversi, ma anche quanto la diversità possa a volte diventare un dono per fare del bene.
Vivere è spaventoso, ma la morte non è mai una soluzione.
[articolo a cura di Alice Rosa]
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