Ficarra e Picone sono una coppia inscindibile anche durante le interviste, che sembrano una naturale continuazione delle loro gag che tante volte abbiamo visto al cinema e in teatro.

Ridere sul serio. Il cinema e i film di Ficarra e Picone, a cura di Pedro Armocida - direttore della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro - e Giulio Sangiorgio edita da Marsilio, è la monografia presentata in occasione della rassegna speciale dedicata a Ficarra e Picone e al loro Cinema tra comico e commedia e con uno sguardo sempre attento ai piccoli grandi problemi della società.

La comicità può essere presa sul serio? 

“Nel 2017 abbiamo avuto la fortuna di interpretare Le rane di Aristofane al Teatro Greco di Siracusa.

Se pensiamo che stiamo parlando di un testo di 2500 anni fa, la cui unica preoccupazione era di far ridere le persone, accompagnandole poi attraverso la risata a un discorso profondamente politico e di critica della società allora contemporanea, non possiamo che impararne la lezione.

Il comico non fa altro che deformare la realtà proponendo una propria visione”, ci dice Salvo Ficarra.

Soprattutto nel Cinema italiano, che ha dato i natali a una delle correnti che ancora oggi riporta la dicitura “commedia all’italiana”, la distinzione tra film comico e commedia non è così scontata eppure è spesso molto netta.

Certo è che a volte le due dimensioni si compenetrano e Ficarra e Picone, che hanno ricordato il loro profondo amore e ammirazione per Pietro Germi, che considerano uno dei loro Maestri, giocano molto con questa commistione di livelli.

[Valentino Picone è Santia e Salvo Ficarra è Dioniso ne Le rane di Aristofane nell'allestimento del 2017 per la regia di Gorgio Barberio Corsetti al Teatro Greco di Siracusa]

“Noi abbiamo esordito in TV con Serena Dandini a L’ottavo nano.

Facevamo uno sketch in cui interpretavamo due attivisti di sinistra che si erano addossati il compito di riavvicinare la base al partito, per sanare lo scollamento tra la gente e i propri rappresentanti.

I due attivisti avevano aperto una linea telefonica, che avevamo chiamato La sottilissima linea rossa, in omaggio al film di Terrence Malick, e ad ogni puntata restavano in attesa delle telefonate della base, che però non arrivavano mai.

Il nostro sketch era tutto un gioco di silenzi, piccole mosse, imbarazzo latente.

Questa è la dimensione che ci è sempre appartenuta”, ricorda Valentino Picone.

[Ficarra e Picone in una scena de L'ora legale]

La Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro ha dedicato loro un’ampia rassegna, proiettando i loro film al Teatro Sperimentale: Nati stanchi (2002), La matassa (2009), Anche se è amore non si vede (2011), Il 7 e l’8 (2007), Santocielo (2023), Il primo Natale (2019), Andiamo a quel paese (2014) e ha concluso la rassegna con la proiezione nella sezione Cinema in Piazza de L’ora legale (2017), alla presenza di Ficarra e Picone.

La coppia palermitana è stata anche interprete di film a firma di altri registi, come Baarìa di Giuseppe Tornatore o il più recente La stranezza di Roberto Andò, in cui la ricorrente commistione tra comico, commedia e dramma ha trovato una dimensione di equilibrio.

Accanto al protagonista Toni Servillo nei panni di Luigi Pirandello, Ficarra e Picone sono l’elemento comico che fa da perfetto contraltare alla serietà della storia narrata e della materia trattata, ovvero l’introspezione che porterà l'autore girgentano a concepire una delle sue opere più famose, Sei personaggi in cerca d’autore.

[Toni Servillo, Valentino Picone e Salvo Ficarra in una scena de La stranezza di Roberto Andò]

Con Roberto Andò è in corso una nuova collaborazione, in fase di lavorazione, che vede di nuovo Ficarra e Picone protagonisti accanto a Toni Servillo: L’abbaglio, nuovo lungometraggio del regista siciliano, avrà come fulcro centrale della storia l’impresa garibaldina in Sicilia alla vigilia dell’Unità d’Italia. 

L’uscita del film è prevista per il 2025.

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