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REDAZIONE
Mi presento: mi chiamo Andrea Sbarbaro e sono nato e cresciuto nella provincia di Milano.
La mia passione per il cinema nasce all’età di 14 anni, come conseguenza di un piccolo, personale e fanciullesco percorso nel campo delle arti figurative, con una particolare predilezione per il disegno e l’architettura.
Dopo aver passato gran parte della mia adolescenza a recuperare i grandi pilastri cinematografici del passato - andando sovente a fiutare come un topolino affamato anche gli antri più nascosti, intricati e affascinanti del cinema trascendentale (poetico, reale oppure sperimentale) - ho deciso dopo il liceo di studiare cinema alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, a Milano.
Qui ho scoperto la macchina cinema, intricata, affascinante e quasi mai totalmente comprensibile.
Non sono un critico, non voglio esserlo, rifuggo da questa definizione. Ho una sola aspirazione: diventare un regista capace di portare la propria visione del mondo ad una fetta di pubblico quanto più ampia possibile, facendo attenzione all'autoreferenzialità. Prediligo i temi universali.
Perché ho deciso di scrivere di cinema? La risposta sincera: me l'hanno proposto.
In secondo luogo amo parlare del cinematografo, ma in chiave soggettiva e spassionatamente discorsiva.