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If I Had Legs I'd Kick You - Recensione: casca il mondo - Berlino 2025

Dopo l'accoglienza positiva al Sundance arriva a Berlino il nuovo film targato A24: un incubo sulla maternità con Rose Byrne in stato di grazia

Non sorprenderà nessuno scoprire che If I Had Legs I'd Kick You, il nuovo film A24, la factory cinematografica più cool del momento, è stato prodotto da Josh Safdie, metà della coppia di fratelli più chiacchierata dai tempi dei fratelli Coen.

 

Alla regia infatti troviamo Mary Bronstein, collaboratrice storica dei Safdie e compagna di Ronald Bronstein, produttore e sceneggiatore di tanti film del duo. 

 

La vera sorpresa è invece l'interpretazione di Rose Byrne nei panni di una madre travolta (letteralmente) dagli eventi, una donna che cerca di trovare un fragile equilibrio fra la sfera personale e professionale, che sembra peggiorare la propria situazione a ogni passo.

 

 

[La regista di If I Had Legs I'd Kick You, Mary Bronstein, e l'attrice protagonista, Rose Byrne, ritratte insieme per un'intervista rilasciata a The Hollywood Reporter]

 

In If I Had Legs I'd Kick You Rose Byrne interpreta Linda, una psicoterapeuta in burn-out a causa di una vita frenetica.

 

Se i suoi pazienti rappresentano già un grosso problema, a complicare le cose c'è il rapporto con il proprio psichiatra che sembra non sopportarla (il comico e conduttore televisivo Conan O'Brien), con un marito assente e soprattutto con la figlia, una bambina di otto anni che rifiuta il cibo e che deve essere nutrita con un tubo. 

A Linda sembra (letteralmente) cadere il mondo addosso quando, beffardamente, il soffitto di casa collassa creando una voragine che costringe madre e figlia a trasferirsi in un sordido motel: per Linda è l'inizio di un tracollo che minerà seriamente la propria sanità mentale, portandola a compiere diverse scelte che la condurranno sempre più sull'orlo dell'esaurimento.

 

A24 ormai è sempre più un brand con elementi caratteristici: estetica accattivante e instagrammabile, situazioni bizzarre e grandi nomi in produzioni indipendenti.

Esiste però un'altra A24, più vicina alla sperimentazione degli inizi, fieramente indipendente e vettrice di visioni personali, e If I Had Legs I'd Kick You si inserisce decisamente in questo trend.  

 

Mary Bronstein ha impiegato quasi vent'anni per realizzare un nuovo film dopo il debutto Yeast (2008), semisconosciuto film mumblecore interpretato da una Greta Gerwig lontanissima dalla popolarità attuale. A supportare il suo progetto trova il fondamentale contributo di Josh Safdie, dal quale, in ritorno, sembra prendere in prestito una certa visione del Cinema come continuo assalto frontale e fedele resa visiva dei un attacco di panico. 

Per If I Had Legs I'd Kick You Bronstein ricorre al formato panoramico, usato in maniera non convenzionale, appiccicando letteralmente la macchina da presa al volto di Rose Byrne e utilizzando la pellicola 35mm per donare al film un aspetto sporco e realistico, che esalta per contrasto i momenti più surreali.

L'immagine del buco nel soffitto, in particolare, oltre a essere chiaramente simbolica ha una qualità "infernale" in sé, una voragine in cui perdere quel poco che già si possiede della propria vita.

 

L'incubo di Linda è reale, è lo stesso vissuto da milioni di persone risucchiate da un'esistenza inautentica e da una routine soffocante: la bravura di Mary Bronstein (anche interprete, nel ruolo di una consulente famigliare) sta nel catturare l'amara bizzarria della frenesia quotidiana, distillandola con un gusto del grottesco e uno humor tipici del Cinema nevrotico della tradizione ebreo-newyorkese. 

If I Had Legs I'd Kick You è però anche, e soprattutto, un film che nasce in risposta al terrore di diventare madre, tema che è stato esplorato diverse volte al Cinema in generi diversi ma che raramente è stato affrontato in maniera così viscerale.

"Dare la vita" è una scelta che comporta conseguenze che non possono essere ignorate, l'apertura di una scissione tra la vita precedente e quella futura, segnata dal confronto costante con l'Altro - non solo la prole ma anche il giudizio di una società che ha già deciso per l'individuo la strada più adatta da intraprendere in ogni scenario.

 

Rose Byrne è veramente straordinaria in un ruolo difficile da sostenere: If I Had Legs I'd Kick You si regge sul suo sguardo stanco, sempre sul punto di scoppiare in una crisi di rabbia, di pianto o in una risata isterica. Non sorprende che A24 stia già ragionando su un'uscita autunnale di If I Had Legs I'd Kick You, puntando probabilmente su una campagna dedicata a Byrne per la prossima stagione dei premi. 

L'attrice australiana riesce a fare sentire la propria fatica in ogni interazione: sia con una paziente, una giovane madre che soffre di depressione post-partum e in cui (forse) un po' si rivede, sia come paziente lei stessa, alle prese con un serafico e inaspettato Conan O'Brien nei panni di un uomo che è sia collega che terapista, creando un cortocircuito che rischia di compromettere il patto terapeutico.  

 

Rose è anche moglie di un marito e di una figlia al contempo invisibili e onnipresenti, sempre col fiato sul collo: la loro esclusione dal quadro e relegazione al fuori campo è funzionale a mantenere il focus su Linda, a entrare nel suo mondo senza mai avere l'occasione di lasciarlo, in un'immersione vorticosa e a tratti asfissiante.

 

In If I Had Legs I'd Kick You ogni funzione narrativa, ogni aspettativa, è scardinata: in altre opere il personaggio di A$AP Rocky sarebbe diventato un alleato inaspettato della protagonista, mentre nel film Bronstein mantiene non solo diffidente distanza, ma anche una fedele rappresentazione dei rapporti umani e della difficoltà di creare una connessione.

Girato con stile e sicurezza da un'autrice confidente col mezzo cinematografico, If I Had Legs I'd Kick You si guarda con lo stesso orrore e fascinazione con cui si osserva un impatto stradale imminente: sappiamo dove andrà a parare, già ci figuriamo la terribile scena eppure vi rimaniamo incollati.

 

Perché è in quei secondi prima dello scontro che ci vediamo e ci riconosciamo.

___ 

If I Had Legs I'd Kick You

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