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Che razza di locandina!

Rapida guida per conoscere i principali tipi di locandine esistenti.

Nel #01 abbiamo visto le diverse tipologie di locandine per quanto riguarda lo stile. Oggi vedremo i tipi di poster da un punto di vista più tecnico, se così si può dire.

 

Lo so, lo so, per molti "tecnico = noia", ma questo episodio serve come background al #04.

Capirete.  

 

Allora: la tipologia più frequente e nota è sicuramente la cosiddetta locandina principale o finale. Come si evince dal nome è quella definitiva, contiene l'artwork principale e un sacco di informazioni su gran parte del cast.

A volte invece vengono prodotte più locandine ufficiali, in più versioni, spesso indicate come versione (style in inglese) A, B, C, etc, per riuscire ad attrarre più persone dai gusti più disparati.

Star Wars (Episodio IV) è forse il caso più noto, con ben 4 versioni, ma sulla saga aprirò un capitolo a parte. 

 

 

 

[Le versioni A e B della locandina di Apocalypse Now]

 

 

[...e le sopra citate quattro versioni per il primo film di Guerre Stellari]

 

Come si può dedurre da quel "finale", prima che vengano rilasciate quelle ne vengono pubblicate altre, come le locandine teaser o preliminari.

 

Queste non contengono molte informazioni, anzi, di solito basta il titolo, o un simbolo, o un dettaglio e/o la tag line del film.

Il cast manca del tutto, a volte manca persino il titolo.

 

 

 

[a sinistra una delle numerose locandine teaser de Il cavaliere oscuro, a destra quella definitiva]

 

Ciò che non manca quasi mai è la data o il periodo dell'uscita nelle sale. Serve appunto, come si evince dal nome, a creare hype.

 

Il bello dei teaser poster è che spesso lasciano più spazio ai designer, o almeno così sembra, in quanto spesso risultano migliori della locandina finale, a mio avviso.

 

 

 

[Non so per voi, ma per me non ci sono paragoni]

 

Se poi il film ha un cast stellare o più personaggi di rilievo, gli studios e i distributori optano direttamente per una serie di poster, uno per ogni personaggio principale (i character poster).

 

 

[Ecco quelle di Inside Out, ma ormai si fa prima a contare i film che non hanno locandine di questo tipo]

 

 

[...e comunque preferisco le versioni giapponesi]

 

Fra le anticipate e le finali si può avere una categoria intermedia, ovvero quella delle locandine con i commenti (ovviamente positivi) della critica (review poster).

 

Se nella proiezione esclusiva per stampa e critici il film colleziona diversi commenti positivi, la locandina ne sarà costellata. Non troppo artistico, molto auto-referenziale, ma una locandina/lettera di raccomandazione spesso funziona.

 

 

[Con Whiplash e La La Land Chazelle non ha di certo faticato a ottenere un numero sufficiente di commenti positivi per locandine così. Sebbene, come nei casi qui sopra, a volte riescano a trovare soluzioni visivamente gradevoli, mi ricorda quando ti rompi il braccio e la gente ti riempie il gesso di pensierini firmati]

 

Ci sono però anche versioni "postume" di un poster.

 

Può accadere infatti che ad una distanza di tempo variabile dalla release ufficiale i film vengano proiettati nuovamente, ma ovviamente necessiteranno di una nuova campagna di marketing e quindi di nuovi poster.

 

E siamo davanti ai re-release poster, per l'appunto.

 

 

 

[Un re-release poster di Halloween. Bei tempi quando si limitavano a rifare solo le locandine, eh? Ora rifanno direttamente il film]

 

Poi magari il film è acclamato dalle folle e vince premi su premi. E che fai, non sistemi la locandina facendone una versione con tutti i premi schiaffati in faccia a tutti noi?

 

Nascono così gli award poster, che appunto sono versioni non troppo diverse dall'originali (o per niente) con ben esposto "vincitore di X premi Oscar/BAFTA/Golden Globes" e giù con l'elenco.

 

 

 

[A sinistra l'award poster di Her. Onore a Spike Jonze per il successo del film, ma trasformare una locandina in una sala trofei lo aborro anche più dei review poster]

 

Ma il tempo, si sa, passa inesorabile e certi film diventano dei classici, dei "cult", e quindi è d'uopo una nuova release nel giorno di un determinato anniversario e di conseguenza una nuova locandina commemorativa ad hoc, spesso in edizione limitata e a volte fusa con la versione precedente, esponendo eventuali premi.

 

 

[Le locandine che celebrano i 25 anni di Ritorno al Futuro, i 30 anni di Ghostbusters, i 90 anni di Metropolis e i 10 anni de Le ali della libertà]

 

Dopodiché abbiamo le locandine in edizione limitata.

 

In senso stretto non sono considerabili al 100% ufficiali dato che vengono realizzate il più delle volte da stampatori indipendenti, seppur ovviamente pubblicate e autorizzate dalla produzione dei film in questione.

 

Le più note stamperie indipendenti in ambito cinematografico sono state sicuramente la Film Prints, la S2 Art Group e la Kilian Enterprise, tutte non più in attività.

 

 

 

[A sinistra la locandina della Film Prints di 2001: Odissea nello spazio, al centro quella di Chi ha incastrato Roger Rabbit della Killian Enterprise e a destra quella di King Kong della S2 Art Group, che nel 1999 fu venduta per 244.500$]

 

 

Ognuna di queste tipologie, a sua volta, può essere stampata in vari modi.

 

La principale è la stampa a singolo lato (single-sided poster), ovvero tutte le locandine il cui retro è bianco.

 

 

 

[Il fronte e il retro di un single-sided poster di quel gioiellino che è Il viaggio di Arlo]

 

Meno diffusa e più costosa è la stampa a doppio lato (double-sided poster); viene stampato anche il retro con l'immagine frontale riflessa e colori molto più tenui, un processo che li rende molto più vivi quando la locandina viene esposta in bacheche luminose.

 

 

[Stesso poster, stesso film, ma in versione double-sided, stampato anche sul retro]

 

Poi ci sono le locandine lenticolari, tecnologia nata negli anni '40 che permette di vedere più immagini a seconda dell'angolazione.

 

In pratica si stampano più immagini (fotogrammi di una scena o angolazioni diverse per dare rispettivamente un effetto movimento o tridimensionale) interlacciate tra loro, che a quel punto diventa singola e piuttosto confusa e insignificante, ma disponendo una lamina lenticolare su di essa, questa nasconderà tutte le immagini tranne una a seconda dell'angolazione, e con le moderne tecnologie la cosa si è evoluta con risultati piuttosto stupefacenti con anche una trentina di fotogrammi.

 

Tecnica usata ad esempio per Il Mondo Perduto, in cui spuntava il T-Rex che "distruggeva la locandina", Matrix Reloaded, in cui Neo cambiava da "carne e ossa" a stringhe di codice verdi, o ancora Ghost Rider, in cui la mezza faccia di Nicolas Cage tramutava in un teschio infuocato, e così via.

 

 

[...o come in questa versione per Harry Potter e Il prigioniero di Azkaban, in cui Sirius Black compare e scompare più o meno come nel film]

 

Ma è decisamente un effetto che rende meglio dal vivo o quanto meno in video.

 

Ecco il poster lenticolare di Matrix Reloaded di cui parlavo prima:  

 

 

 

Ultime ma non ultime, le locandine stampate su polietilene tereftalato rivestito di vernice argentata o dorata (mylar poster).

La stampa nasconde la cromatura dove non serve ottenendo un effetto a specchio molto bello.

 

E abbiamo quindi locandine di Star Wars con le scritte riflettenti o locandine di Kill Bill con la lama della katana di Hattori Hanzo che sembra metallica, etc etc.

 

 

 

[Ai lati le locandine di cui sopra con al centro quella del capolavoro di Abe D'Catfish]

 

Quindi niente, spero che come episodio sia stato utile, se non per imparare qualcosa sulle locandine quanto meno per sconfiggere l'insonnia, in ogni caso... non c'è di che!

 

 

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1 commento

ZERO

6 anni fa

Anche a me piacciono molto (se sono fatte bene) peccato che ormai non se ne vedano più. L'ultima locandina dipinta che mi viene in mente è quella del Signore Degli Anelli che era strabella, poi di rado ne ho viste su film usciti in quest'ultimo decennio. =(

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