#CinemaeMusica
Qualche anno fa, proprio in questo periodo, tra dolcetti da smazzare a piccole e bramose creature dell’orrore sulla soglia della mia abitazione e la ricerca di un travestimento per una festa a tema, ho deciso di colmare un vuoto enorme nel mio bagaglio culturale di cinefilo “in the making”.
Dedicai quindi quella nottata buia e tempestosa alla visione di uno dei primi horror della storia: Il gabinetto del dottor Caligari.
[Il dottor Caligari sta per presentare Cesare alla folla di curiosi]
Scritto da Hans Janowitz e Carl Mayer, il film diretto da Robert Wiene è una delle principali "opere cardine" del cinema espressionista tedesco.
La pellicola narra la storia del dottor Caligari, appena giunto in una cittadina per partecipare alla fiera con scopo di mostrare la sua prodigiosa attrazione: il sonnambulo Cesare (forse il primo "proto-zombie" della storia del cinema), capace di ridestarsi dal suo stato di morte apparente grazie all’intervento del dottore.
Dalla notte seguente all'arrivo dei due in paese inizieranno a verificarsi una serie di misteriosi omicidi.
Non aggiungo altro sulla trama per non rovinare la sorpresa a chi volesse addentrarsi per scoprire cosa nasconde Il gabinetto del dottor Caligari.
Oltre al messaggio (gli autori erano due pacifisti reduci dalla terribile esperienza della Prima Guerra Mondiale) e alla prova attoriale degli interpreti, la pellicola mi è rimasta impressa nella memoria principalmente per due caratteristiche peculiari: le scenografie di Herman Warm, splendidi fondali su tela dall’atmosfera cupa e fiabesca, e la colonna sonora dell’immenso Arnold Schönberg.
O almeno così credevo.
Arnold Schönberg, nato a Vienna nel 1874, è stato uno dei più importanti compositori e teorici musicali della storia e, allo stesso tempo, un uomo di cultura appassionato dell’arte nelle sue forme più varie.
Celebre è la sua produzione di opere teatrali di cui curava musica, testi e scenografia. In questo senso Schönberg si era accorto di come il cinema potesse rappresentare un’evoluzione del teatro, tuttavia non accettò mai l’idea di relegare la musica a mero accompagnamento sonoro alle immagini.
Egli pretendeva di avere il controllo totale sul prodotto finale e questo fece naufragare ogni suo tentativo di collaborazione con gli autori dell’espressionismo tedesco prima e di Hollywood poi.
Quindi la colonna sonora de Il gabinetto del dottor Caligari?
Poco prima di premere play avevo fatto una breve ricerca leggendo dell’intenzione di Wiene di utilizzare l’opera no. 4 di Schönberg, il poema sinfonico Verklärte Nacht (Notte trasfigurata), come accompagnamento per il suo film.
Questa suggestione unita all’ascolto di una colonna sonora del tutto “schönberghiana” (musica dodecafonica magistralmente eseguita da un sestetto d’archi) mi aveva convinto di avere appena visto una pietra miliare del cinema scandita dalla musica del grande maestro.
Qualche settimana fa, gironzolando su youtube, mi sono imbattuto in un video del film con una colonna sonora diversa da quella che ricordavo.
Ho aperto uno dei video correlati e ne ho trovato un’altra versione ancora.
A questo punto mi sono rivolto alla “bibbia” IMDb: “It looks like we don't have any Soundtracks for this title yet”...
La colonna sonora de Il gabinetto del dottor Caligari non esiste! Ma come è possibile?
Confuso e insoddisfatto ho continuato a cercare fino a leggere le parole del compositore Timothy Brock che, nel 1996, era stato incaricato di comporre le musiche per Caligari.
Sapendo delle idee di Wiene e del rifiuto di Schönberg di concedere l’utilizzo della propria opera, Brock invece di tentarne un riadattamento optò per la scrittura di un nuovo spartito.
Poi però decise di trasformare la sua composizione orchestrale in una per sestetto d’archi, un po’ per difficoltà logistiche un po’ per rispettare il volere originale di Wiene.
Avevo finalmente trovato la risposta al mistero e con essa era arrivata la consapevolezza dell’esistenza di plurime versioni del film.
Da quella del 1987 con l’accompagnamento a tratti jazz della Club Foot Orchestra di Richard Marriott, a quella del 1996 con musica ambient elettronica degli In the Nursery.
Perciò se volete vedere Il Gabinetto del dottor Caligari, e vi assicuro che volete vederlo, avrete la rara possibilità di scegliere la colonna sonora più adatta ai vostri gusti musicali.
Buona visione e buon ascolto!
11 commenti
Giulia Scimone
6 anni fa
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Yorgos Papanicolaou
6 anni fa
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Yorgos Papanicolaou
6 anni fa
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Yorgos Papanicolaou
6 anni fa
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Yorgos Papanicolaou
6 anni fa
Buon rewatch allora!
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Yorgos Papanicolaou
6 anni fa
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Space
6 anni fa
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Yorgos Papanicolaou
6 anni fa
Sulle opere di Schonberg sono un ignorante totale nel senso che ho sentito qualcosa su youtube ma vederle è un po' complicato perché è difficile trovarle nel palinsesto dei teatri.
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Yorgos Papanicolaou
6 anni fa
Comunque è stra-consigliato! Parte un po' lento per introdurre i personaggi e mostrarti il contesto ma poi va via dritto come una palla di cannone, nonostante si avvicini sempre più al secolo di vita.
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Yorgos Papanicolaou
6 anni fa
Tra l'altro non sapevo che anche Metropolis avesse avuto una sorte simile. Grazie dell'imbeccata, mi documenterò!
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Yorgos Papanicolaou
6 anni fa
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