#Good&Bad
Nel corso della sua carriera Jonah Hill ha vissuto una doppia evoluzione ai limiti dell'incredibile.
La prima evoluzione di Jonah Hill è quella che concerne la maturità dei propri lavori e dei ruoli che si è visto assegnare; la seconda è una trasformazione fisica, se possibile ancor più evidente di quella artistica.
Ai tempi dei suoi lavori di debutto, in I Heart Huckabees, 40 anni vergine, Cambia la tua vita con un click, Molto incinta e Un'impresa da Dio sembrava destinato al type-casting, costretto a interpretare il simpatico ragazzo in sovrappeso nelle commedie ai limiti del demenziale, senza poter realmente brillare nel firmamento hollywoodiano.
[Quanto è cambiato Jonah Hill?]
Il suo primo ruolo da co-protagonista è stato quello in Suxbad - Tre menti sopra il pelo, pellicola che oltre a lui ha lanciato diversi attori tra i quali Seth Rogen, Michael Cera, Bill Hader, Christopher Mintz-Plasse e, soprattutto, Emma Stone.
In seguito ha continuato a lavorare prevalentemente in commedie senza grosse pretese come Non mi scaricare, Una notte al museo 2, Funny People e In viaggio con una Rock Star.
La vera svolta per Jonah Hill è arrivata, dunque, nel 2011 con L'arte di vincere, pellicola che gli è valsa la prima nomination agli Oscar come Miglior Attore non Protagonista.
Da quel momento in poi la sua carriera è stata un crescendo: un ruolo da protagonista nel reboot di 21 Jump Street (con annesso sequel) è stato il giusto viatico per il suo piccolo ruolo in Django Unchained e quelli decisamente più grandi in Non buttiamoci giù e, soprattutto, The Wolf of Wall Street.
[Il meglio di Jonah Hill in The Wolf of Wall Street]
Se il film di Martin Scorsese gli è valso la seconda nomination agli Oscar, è la pellicola di Quentin Tarantino a nascondere il più gustoso retroscena a lui legato: sembra infatti che il regista di Knoxville abbia deciso di tagliare in maniera massiccia il personaggio di Jonah Hill in fase di montaggio, non permettendoci di godere della sottotrama a lui legata.
Poco male, però: il nativo di Los Angeles ha avuto modo di impressionare al fianco di James Franco in True Story, prima di recitare sotto l'egida dei Fratelli Coen che lo hanno diretto in Ave, Cesare!
Todd Phillips lo ha poi voluto come protagonista in Trafficanti, Gus Van Sant lo ha scelto per Don't Worry e Harmony Korine lo ha scelto per un ruolo minore in The Beach Bum.
Nel frattempo Jonah Hill ha anche avuto modo di sbarcare sul piccolo schermo in Maniac, serie TV che lo ha visto affiancare nuovamente Emma Stone.
Chiaramente al momento è un attore richiestissimo a Hollywood: nel suo futuro potrebbe esserci una reunion con Leonardo DiCaprio per il prossimo lavoro di Clint Eastwood.
E chi lo avrebbe mai detto, all'inizio della sua carriera, che quell'attore cicciottello sarebbe stato un personaggio "da film di Clint Eastwood"?
Forse nemmeno lui stesso.
Jonah Hill è l'ennesima dimostrazione vivente del fatto che a Hollywood tutto è possibile.
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2 commenti
fabiocake
5 anni fa
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Manuel Perin
5 anni fa
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