#film
Al di là della vita
Drammatico, Thriller
Nicolas Cage, Patricia Arquette, John Goodman
Specifiche tecniche
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TRAMA
Uno spaccato di tre giorni della vita di Frank Pierce, paramedico d'ambulanza, distrutto per non essere riuscito a salvare una giovane paziente.
Il protagonista, ciò che gli accade, il tono allucinatorio, il tono dissacrante, la follia visiva con il quale si viene storditi come se a passare una notte insonne in mezzo a luci artificiali e...
Il protagonista, ciò che gli accade, il tono allucinatorio, il tono dissacrante, la follia visiva con il quale si viene storditi come se a passare una notte insonne in mezzo a luci artificiali e incontrollabile caos fossimo realmente noi. Tutto in AL DI LÀ DELLA VITA sembra incredibilmente originale ed ammaliante, dal modo in cui gli imprevisti si susseguono alla particolarità degli singoli eventi che esplodono in faccia a Nicolas Cage, senza considerare la pluralità di soluzioni narrative sul delicato filo del trip. In questo film accadono piccole storie prive di importanza e tutte importanti nel loro essere piccole, come vuole il cinema americano moderno (si pensi ai Coen o a Tarantino) e come vuole il neo-noir dei quali Martin Scorsese è padre fondatore.
L'imprevedibile confusione che pervade la notte, fiera custode della parte più grottesca della vita urbana, crea l'ambiente perfetto per un caotico purgatorio o un anti-inferno terreno. Tutto ciò che accade nella pellicola è costantemente posto tra la vita e la morte, e di ciò se ne avverte la perenne sofferenza.
Questo film fa parte di una particolarissima e preziosa sottocategoria cinematografica (Taxi Driver e anche Fuori Orario ne sono parenti stretti). Una sottocategoria propria di Scorsese, di cui AL DI LÀ DELLA VITA ne fa parte in maniera non ripetitiva, come un vero capolavoro.
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La Recensione più entusiasta
Il protagonista, ciò che gli accade, il tono allucinatorio, il tono dissacrante, la follia visiva con il quale si viene storditi come se a passare una notte insonne in mezzo a luci artificiali e...
Il protagonista, ciò che gli accade, il tono allucinatorio, il tono dissacrante, la follia visiva con il quale si viene storditi come se a passare una notte insonne in mezzo a luci artificiali e incontrollabile caos fossimo realmente noi. Tutto in AL DI LÀ DELLA VITA sembra incredibilmente originale ed ammaliante, dal modo in cui gli imprevisti si susseguono alla particolarità degli singoli eventi che esplodono in faccia a Nicolas Cage, senza considerare la pluralità di soluzioni narrative sul delicato filo del trip. In questo film accadono piccole storie prive di importanza e tutte importanti nel loro essere piccole, come vuole il cinema americano moderno (si pensi ai Coen o a Tarantino) e come vuole il neo-noir dei quali Martin Scorsese è padre fondatore.
L'imprevedibile confusione che pervade la notte, fiera custode della parte più grottesca della vita urbana, crea l'ambiente perfetto per un caotico purgatorio o un anti-inferno terreno. Tutto ciò che accade nella pellicola è costantemente posto tra la vita e la morte, e di ciò se ne avverte la perenne sofferenza.
Questo film fa parte di una particolarissima e preziosa sottocategoria cinematografica (Taxi Driver e anche Fuori Orario ne sono parenti stretti). Una sottocategoria propria di Scorsese, di cui AL DI LÀ DELLA VITA ne fa parte in maniera non ripetitiva, come un vero capolavoro.
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La Recensione più cattiva
Il protagonista, ciò che gli accade, il tono allucinatorio, il tono dissacrante, la follia visiva con il quale si viene storditi come se a passare una notte insonne in mezzo a luci artificiali e...
Il protagonista, ciò che gli accade, il tono allucinatorio, il tono dissacrante, la follia visiva con il quale si viene storditi come se a passare una notte insonne in mezzo a luci artificiali e incontrollabile caos fossimo realmente noi. Tutto in AL DI LÀ DELLA VITA sembra incredibilmente originale ed ammaliante, dal modo in cui gli imprevisti si susseguono alla particolarità degli singoli eventi che esplodono in faccia a Nicolas Cage, senza considerare la pluralità di soluzioni narrative sul delicato filo del trip. In questo film accadono piccole storie prive di importanza e tutte importanti nel loro essere piccole, come vuole il cinema americano moderno (si pensi ai Coen o a Tarantino) e come vuole il neo-noir dei quali Martin Scorsese è padre fondatore.
L'imprevedibile confusione che pervade la notte, fiera custode della parte più grottesca della vita urbana, crea l'ambiente perfetto per un caotico purgatorio o un anti-inferno terreno. Tutto ciò che accade nella pellicola è costantemente posto tra la vita e la morte, e di ciò se ne avverte la perenne sofferenza.
Questo film fa parte di una particolarissima e preziosa sottocategoria cinematografica (Taxi Driver e anche Fuori Orario ne sono parenti stretti). Una sottocategoria propria di Scorsese, di cui AL DI LÀ DELLA VITA ne fa parte in maniera non ripetitiva, come un vero capolavoro.
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Contiene spoiler