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Il capitolo 5 di The Mandalorian è intitolato “Il Pistolero” ed è diretto da Dave Filoni, lo stesso regista del primo capitolo, nonché creatore delle serie televisive dedicate a Star Wars: The Clone Wars, Rebels e Resistance. In questo nuovo episodio di The Mandalorian avremo una scarica di nostalgia, in una storia che sembra quasi ispirata da una delle tante di Stephen King.
Incontri spaziali
Ci viene introdotta la Razor Crest inseguita nello spazio aperto da un cacciatore di taglie.
Il suo nome è Riot Mar (Rio Hackford) e sta facendo ingenti danni alla nave del Mandaloriano, deciso a catturarlo vivo o morto.
“Ti posso catturare vivo, o ti posso catturare morto” dice il cacciatore di taglie al comunicatore, riprendendo la prima frase che pronuncia il Mandaloriano nel primo episodio.
È veramente troppo per il nostro eroe che, mettendo sotto sforzo i motori della Razor Crest, fa una manovra che lo fa ritrovare dietro al cacciatore di taglie, ribaltando la situazione.
“È la mia battuta” dice, prima di lanciare una raffica di blaster sulla nave del cacciatore di taglie, trasformandolo in polvere spaziale.
Il cacciatore di taglie, in questa sequenza, indossa una tuta da pilota molto simile a quella dei piloti dell’Alleanza Ribelle nella Trilogia Classica.
Purtroppo la Razor Crest sta perdendo combustibile a causa del combattimento spaziale, quindi Mando decide di atterrare sul pianeta più vicino per riparare la nave.
Il pianeta più vicino non è altro che il famoso Tatooine, vecchia casa di Anakin Skywalker, Luke Skywalker, quartier generale di Jabba di Hutt e tomba di Boba Fett: insomma, è uno dei pianeti in cui si sono tenuti molti eventi legati alla saga degli Skywalker.
Non abbiamo mai visto il pianeta, durante questo periodo - cinque anni dopo Il Ritorno dello Jedi - e di sicuro molte cose sono cambiate da quando Jabba the Hutt, il gangster più temuto del pianeta, è morto.
L’inquadratura del pianeta in lontananza con la Razor Crest che inizia l’atterraggio, è la stessa della sequenza iniziale del film Guerre Stellari.
[La Razor Crest si avvicina allo spazioporto di Mos Eisley in The Mandalorian]
Un covo di feccia e malvagità
Il protagonista di The Mandalorian atterra nella famosa Mos Eisley, lo spazioporto che vediamo in Guerre Stellari e mette il Bambino, addormentato, in una cuccetta, prima di scendere dalla rampa e sparare ad alcuni droidi manutentori - conosciuti come Pit Droid - che hanno iniziato a correre verso la nave per ripararla.
Probabilmente il Mandaloriano ha avuto una brutta esperienza con i droidi, in passato, per questo non si fida molto.
I Pit droid sono droidi molto ricorrenti in La Minaccia Fantasma: Jar Jar avrà un incontro spiacevole con uno di loro nel negozio di Watto, e tutti i piloti nella sequenza della gara degli sgusci li usano per la manutenzione degli stessi.
La proprietaria della piattaforma non è impressionata dai danni della nave, ma minaccia Mando di fargli ripagare i droidi, nel caso che li distruggesse.
Si chiama Peli Motto (Amy Sedaris) e, osservando la nave, concluderà che le riparazioni sono troppo costose e i 500 crediti imperiali che gli ha offerto Mando non sono abbastanza per coprire le spese.
Sarà il momento, per Mando, di cercare qualche lavoretto.
Il Mandaloriano lascia la piattaforma di atterraggio e cammina per le strade sabbiose di Mos Eisley, passando davanti ad alcuni caschi da stormtrooper su dei pali.
Nel frattempo, dalla rampa della Razor Crest scende il Bambino, confuso, davanti la proprietaria dell’hangar, che sta giocando a Sabacc con i suoi pit droid - Han Solo vinse il Millennium Falcon giocando allo stesso gioco, come visto in Solo: A Star Wars Story.
Stavolta non ha fatto in tempo a scendere dalla nave accompagnando Mando, come ha fatto nell’episodio precedente, e speriamo tutti che Peli non abbia cattive intenzioni.
Fortunatamente non ne ha e, come tutti noi, Peli si è innamorata del bambino e si occuperà lei del piccolo, finché non tornerà il Mandaloriano.
Mando intanto, si reca in un luogo molto familiare per i fan di Star Wars: la famosa cantina di Mos Eisley!
Conosciuta in quell’universo come la Cantina di Chalmun, è stata il luogo in cui per la prima volta vediamo all’opera una spada laser, e la compagnia di Luke Skywalker mettersi insieme per andare a salvare la Principessa Leia.
Inoltre, è il luogo in cui Han Solo ha sparato per primo... o forse no?
[Peli Motto (Amy Sedaris) fa conoscenza con il Bambino in The Mandalorian]
Lavoro cercasi
Mando si avvicina al barista, un droide unità EV, lo stesso modello del droide antipatico che vediamo in Il Ritorno dello Jedi nel palazzo di Jabba, e gli chiede se ci sono lavori in zona, ricevendo una risposta negativa in quanto la Gilda dei Cacciatori di Taglie non opera più sul pianeta.
La cantina è cambiata dall’ultima volta che l’abbiamo vista in Guerre Stellari: infatti, se prima i droidi non erano i benvenuti, ora sono liberi di potervi accedere.
Allo stesso tavolo in cui era seduto Han Solo nel primo film di Star Wars, ora c’è il cacciatore di taglie novello Toro Calican (Jake Cannavale, figlio del più noto Bobby) che chiede a Mando di sedersi e aiutarlo a cercare una taglia, la letale assassina Fennec Shand (Ming-Na Wen).
Fennec Shand ha lo stesso cognome di un membro del Kanjiklub: Crickind Shand, un personaggio non di rilievo che compare in Il Risveglio della Forza.
“Si è data alla fuga, da quando la Nuova Repubblica ha sbattuto in cella tutti i suoi clienti”
Toro spiega che sarà semplice catturarla perché è in fuga oltre il Mare delle Dune: molti lo ricorderanno perché è l’area desertica in cui C-3PO e R2-D2 cadono con il guscio di salvataggio, all’inizio di Guerre Stellari.
“Fennec Shand è una mercenaria esperta, si è fatta un nome uccidendo per tutti i sindacati criminali, compresi gli Hutt.
Se le dai la caccia, non vedrai la nuova alba”
Mando rifiuta e spiega che conosce l’assassina per fama, ma è al di fuori della sua portata e va via, facendosi poi pregare dal giovane cacciatore di taglie di aiutarlo, accettando di dare al Mandaloriano tutti i crediti della taglia.
Il giovane, infatti, vuole solo iniziare a fare esperienza nella caccia per farsi un nome ed entrare nella Gilda dei Cacciatori di taglie, la quale, chiaramente, non sa della situazione attualmente complicata tra la Gilda e il Mandaloriano.
Mando accetta e chiede il localizzatore, ma Toro lo distrugge, dicendo che ha memorizzato le coordinate dell’assassina, obbligando il Mandaloriano a lavorare insieme al novellino.
Questo potrebbe essere il primo segno che il nostro nuovo amico sia poco raccomandabile?
Tornato alla sua nave, Mando realizza che il bambino non sia più a bordo, agitandosi.
Si calmerà quando vedrà il piccolo in braccio a Peli, che lo sgriderà per aver lasciato il bambino da solo.
“Hai molto da imparare su come si crescono i piccoli!”
Escono dall’hangar per trovare Toro, che attende il Mandaloriano, con due Swoop Speeder - delle “moto” levitanti, Anakin ne utilizza uno in l’Attacco dei Cloni.
Il giovane saluta Peli e dà al Bambino uno sguardo disinteressato.
[Toro Calican (Jake Cannavale) nella Cantina di Mos Eisley in The Mandalorian]
In viaggio
Mentre attraversano il deserto, i due si imbattono in alcuni predoni Tusken - o sabbipodi, gli stessi che hanno aggredito Luke Skywalker in Guerre Stellari o che fanno il tiro al bersaglio con gli sgusci durante la corsa ne La Minaccia Fantasma - accompagnati dai loro inseparabili Bantha, che impazziscono alla vista del giovane cacciatore di Taglie, facendo il loro famoso urlo.
Associamo spesso i predoni Tusken alla violenza, li consideriamo dei nativi che non ragionano e che pensano solo al loro interesse, ma è curioso vedere Mando che comunica con loro con il linguaggio dei segni, negoziando un passaggio sicuro in cambio del binocolo di Toro.
Si fermeranno più avanti, quando, sulla loro strada, vedranno un dewback - un lucertolone dei deserti, una cavalcatura ricorrente su Tatooine - che cammina trascinando il cadavere del suo cavaliere.
Mando investiga il cadavere e trova un localizzatore ancora attivo: era un cacciatore di taglie alla ricerca dell’assassina, probabilmente molto vicina.
Infatti, l’assassina è appostata su un crinale non lontano dal luogo e spara colpendo due volte il Mandaloriano, protetto dalla sua armatura in metallo beskar, con un fucile da cecchino modificato.
Nonostante la vicinanza con il loro obiettivo, Mando deciderà di accamparsi e attendere notte fonda prima di agire.
“È in posizione di vantaggio, aspetterà che facciamo la prima mossa” dice Mando.
Questa è la lezione tattica che di sicuro Anakin non ha mai imparato molto bene.
Mando assegna a Toro il turno di ronda notturna, mentre lui riposerà fino al momento di agire.
Arrivata la notte fonda, credendo che Mando dorma, Toro con molta arroganza prende il suo blaster e ci gioca, puntandolo verso il Mandaloriano.
Mando invece è sveglio e segue tutto dall’interno della sua visiera scura.
[Il Mandaloriano (Pedro Pascal) e Toro Calican (Jake Cannavale) comunicano con i predoni Tusken]
A caccia del cacciatore
Una volta in piedi, Mando espone il piano per avvicinarsi a Fennec Shand: guideranno i loro speeder il più velocemente possibile, lanciando delle cariche abbaglianti per accecarla attraverso il suo mirino.
La sequenza successiva ci mostra i due che corrono velocemente avvicinandosi a Shand, ma Toro lancia male la carica e l’assassina riesce a sparare e a disarcionare il Mandaloriano.
È pronta per sparare il colpo di grazia, ma Toro l’ha già raggiunta e ingaggia una colluttazione fin quando Shand non ha la meglio e inizia a strangolare il giovane cacciatore di taglie.
Nel frattempo, Mando si è ripreso ed è accorso a salvare Toro, riuscendo a sottomettere Fennec e ad ammanettarla.
Dato che ora hanno una sola moto, Mando dice a Toro di andare a recuperare il Dewback, non molto lontano da lì, ma il giovane cacciatore non si fida di lasciare la sua preda e la sua moto al mandaloriano.
“D’accordo, vado io.
Tienila d’occhio, e non farla avvicinare allo speeder.
Non ci serve a niente morta.”
Mando riflette le stesse parole che Boba Fett aveva rivolto a Darth Vader, riferendosi a Han Solo, ne L’Impero Colpisce Ancora.
[Fennec Shand (Ming-Na Wen) in The Mandalorian]
Decisioni
Una volta che Mando si è allontanato, l’assassina inizia a giocare con la mente del giovane cacciatore di taglie.
Fennec cerca di convincere il ragazzo a portarla ad un punto di incontro a Mos Espa - la città natale di Anakin che vediamo ne La Minaccia Fantasma - e gli propone un pagamento doppio rispetto a quello della taglia.
Fennec sospetta che Mando sia il famoso mandaloriano che ha creato casini alla gilda su Nevarro e suggerisce a Toro che se consegna il traditore, lui potrebbe diventare una leggenda.
L'assassina sottolinea di aver sentito che il Mandaloriano ha con sé un bambino, una preda, quindi Toro ricollega il tutto immediatamente.
Shand si propone di aiutarlo a catturare il Mandaloriano e, una volta convinto, lui si avvicina a le i per poter toglierle le manette.
In realtà Toro spara al petto dell’assassina e va via, lasciandola morire nel deserto, deciso a catturare il Mandaloriano: di sicuro diventerebbe una leggenda.
[Il Mandaloriano (Pedro Pascal) in sella un Dewback il The Mandalorian]
Il bambino in pericolo
Mando ritorna con il dewback, solo per scoprire che Fennec è morta e Toro è sparito.
Tornato a Mos Eisley, trova lo speeder di Toro vicino l’ingresso della piattaforma di atterraggio e impugna la pistola sapendo che potrebbero esserci dei guai.
Infatti, trova Toro che ha in ostaggio Peli e in braccio il Bambino.
Ordina a Mando di posare a terra le armi e a Peli di andare ad ammanettarlo, ma il Mandaloriano lancia una delle sue cariche accecanti per accecare Toro.
Il giovane inizia a sparare alla cieca, ma Mando muovendosi agilmente, riesce a centrarlo con un colpo, uccidendolo.
Il bambino intanto, è caduto dalle braccia del ragazzo e si è nascosto dietro alcuni piccoli container.
Mando prende un sacchetto pieno di crediti dal corpo del giovane cacciatore di taglie e lo consegna a Peli, che ordina ai suoi droidi aiutanti di buttare il corpo nel Beggar’s Canyon - dove sicuramente i ratti womp lo faranno sparire in pochissimo tempo.
Il Beggar’s Canyon è il luogo in cui Luke Skywalker racconta di fare pratica con la sua nave, sparando ai ratti womp - o topi raghi - che abitano il luogo, ma è anche il famoso canyon attraversato dai piloti degli sgusci nella sequenza della corsa, ne La Minaccia Fantasma.
Una volta riparata la Razor Crest, Mando e il bambino lasciano il pianeta, viaggiando di nuovo verso l’ignoto.
La scena finale ci mostra il corpo morto di Fennec Shand, raggiunto da una figura misteriosa con un mantello.
Sarà la persona con cui aveva l’incontro a Mos Espa?
1 commento
Vic
4 anni fa
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