'Meryl Streep aveva 29 anni e viveva in un loft su Franklin Street con il suo fidanzato, l'attore John Cazale: lui aveva 14 anni più di lei ed era già una leggenda tra i suoi coetanei. 

Al Pacino una volta disse: 

"Ho imparato di più sulla recitazione da John che da chiunque altro: tutto quello che volevo fare era lavorare con John per il resto della mia vita.

Era il mio compagno ideale di recitazione".

John Cazale e Meryl Streep si incontrarono nel 1976, quando si trovarono uno di fronte all'altra in Misura per misura a Central Park: in quel momento John Cazale non era una star, ma veniva considerato nel settore come un talento raro, dimostrato nei pochi film in cui recitò.

È lui Fredo ne Il padrino e Il padrino Parte II, e recita in ruoli da protagonista ne La conversazione, di Francis Ford Coppola, e in Quel pomeriggio di un giorno da cani, di Sidney Lumet. 

 
I cinque film che ha interpretato furono tutti nominati come Miglior Film agli Oscar, tre di questi vinsero la statuetta. 

[Al Pacino, Marlon Brando, James Caan e John Cazale]

"Una delle cose che ho amato di John Cazale" disse il regista di "Quel pomeriggio..." Sidney Lumet,

"era che aveva una tremenda tristezza dentro di lui. Non so da dove venisse, io non credo nell'invasione della privacy degli attori con cui lavoro e non cerco di entrare nelle loro teste...

Ma era lì, visibile in ogni inquadratura".

Era conosciuto tra i registi come "20 questions" (20 domande), perché voleva conoscere i dettagli del passato di tutti i suoi personaggi.

Il suo aspetto insolito era perfetto per i personaggi disadattati del cinema americano degli anni '70: figura esile, fronte alta, naso prominente e tristi occhi neri. 

Meryl Streep si innamorò subito di lui.

Dei due quello famoso in quel momento era John Cazale, ma erano ancora entrambi giovani artisti affamati di recitazione e di successo.

Una delle prime cene insieme fu in un ristorante a Little Italy dove il proprietario, intimorito dal fatto di avere Fredo Corleone a cena, volle a tutti costi che mangiassero gratis!

"Erano splendidi da guardare perché erano buffi, diversi dagli altri", disse il drammaturgo Israel Horovitz:

"Erano belli a modo loro, erano una coppia veramente eccentrica: una di quelle coppie che per strada ti giri a guardare, non perché fossero incredibilmente belli, ma perché... erano loro due". 

Erano invidiati da tutto il mondo del teatro di New York.

Lei era l'attrice più talentuosa che si vedeva da qualche generazione, lui era l'attore più dotato in circolazione, fino a quando arrivò un giorno del maggio 1977: John Cazale, che stava recitando l'anteprima di Agamennone, si sentì male al punto di fermarsi durante le prove.

Il regista Joe Papp fece in modo di fargli avere un appuntamento di emergenza con il proprio medico, sulla Upper East Side. 

Pochi giorni dopo, Meryl Streep e John Cazale erano seduti nello studio del medico con Joe Papp e la moglie Gail. 

La diagnosi era tremenda: Cazale aveva un cancro terminale ai polmoni, già diffuso in tutto il corpo.

Gail Papp disse in seguito che fu

"Come venire colpiti a morte sul momento."

[Al Pacino e John Cazale in una scena di Quel Pomeriggio di un Giorno da Cani]

John rimase in silenzio per un momento che sembrò non finire mai, e così anche Meryl... ma Streep non è mai stata una che si arrende facilmente e che si fa prendere dalla disperazione, così ruppe il silenzio e disse:

"Allora, dove andiamo a cena?"

Lui si prese una pausa dalla recitazione, mentre lei otteneva la parte da protagonista nel musical Happy End.

La vita proseguiva mentre i due mantenevano a distanza l'orrore, semplicemente non parlandone. 

Addirittura il fratello di Cazale, Stephen, non si rese conto che la condizione di John era pessima finché un giorno, dopo un pranzo a Chinatown, Cazale si fermò sul marciapiede per sputare sangue. 

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Fu il grande amico di John, Al Pacino, a portarlo alle prime sedute di chemioterapia, aspettandolo in sala d'attesa e sperando che stesse meglio di quanto sembrasse. 

Cazale continuava a rassicurare tutti dicendo che sarebbe migliorato, e cominciò ad insistere per tornare a recitare. 

Meryl Streep accettò una parte che odiava solo per stare accanto a lui: il film era Il cacciatore di Michael Cimino, dove John Cazale aveva l'opportunità di recitare al fianco di Robert De Niro. 

Il cast vedeva anche John Savage e Christopher Walken, che per la sua interpretazione vinse l'Oscar nel 1979. 

Cimino e De Niro insistettero per avere Cazale nonostante la EMI, la casa di produzione, voleva licenziarlo perché le spese di assicurazione per lui erano clamorosamente alte: nessuno voleva un film con un attore malato terminale.

"Mi dissero che se non mi fossi liberato di John avrebbero chiuso la produzione", dichiarò in seguito il regista Michael Cimino. 

"Fu terribile: passai ore al telefono, urlando e gridando e litigando..."

Meryl Streep racconta che fu lo stesso Robert De Niro a coprire personalmente i costi di assicurazione di John Cazale, anche se l'attore non ha mai confermato o negato:

"Era molto più malato di quanto pensassimo, ma volevo che fosse nel film" disse De Niro anni dopo.

L'attrice accettò di recitare in Holocaust solo per poter pagare le spese mediche di Cazale: fu grazie a questo film che Streep vinse il suo primo Emmy Award. 

Era una miniserie TV di nove ore, ma si girava in Austria e John Cazale era troppo debole per andare sul set. La sceneggiatura era ovviamente molto triste, e una delle location era un campo di concentramento vero e proprio.

Dopo due mesi e mezzo trascorsi tra l'Austria e Berlino, più di quanto le era stato detto, si aggiunsero dei giorni non previsti al piano di produzione: per Meryl Streep era uno stillicidio pensare di dover stare ancora lontana dal suo uomo, che ne frattempo stava morendo. 

[John Cazale con Christopher Walken e Robert De Niro sul set de Il Cacciatore]

"Stavo impazzendo", disse poi Meryl, "John era malato, e volevo stare con lui." 

Quando Meryl Streep tornò a New York, Cazale stava peggio di quanto avesse mai visto: il cancro di John si era diffuso alle ossa e lui era sempre più debole.

Per cinque mesi la coppia scomparve dalle scene e dalla vita sociale. 

In seguito Streep disse che il tempo che passavano insieme le dava una strana sensazione di protezione:

"Ero talmente vicina a lui da non vedere quanto stesse peggiorando".

Si confidava con pochissime persone: in una lettera scritta al suo vecchio insegnante di teatro a Yale, Bobby Lewis, rivelò il suo reale stato emotivo: 

"Il mio amore è terribilmente malato...

Si interessa a come sto ed io cerco di non stare ferma a disperarmi e basta, ma passo tutto il tempo ad essere preoccupata facendo però finta di essere allegra, che è la cosa più faticosa mentalmente, fisicamente ed emotivamente rispetto a qualsiasi lavoro che abbia mai fatto."

Ai primi di marzo del 1978, John Cazale entrò al Memorial Sloan Kettering. 

Meryl Streep non si allontanò da lui neanche per un attimo. 

Pare che le ultime parole di John siano state "È tutto a posto, Meryl, va tutto bene...". 

Poi chiuse gli occhi. John morì alle 3 di notte del 12 marzo 1978.

Quell'anno per Meryl Streep fu un anno colmo di successi professionali: il primo Emmy Award per Holocaust, una nomination agli Oscar per Il Cacciatore, uno dei ruoli che ti cambiano la carriera come quello di Joanna in Kramer contro Kramer, che le fece vincere il suo primo Premio Oscar.

Ma la morte di John Cazale, e la sua sofferenza, l'avevano trasformata come persona e come attrice.

Più di tutti i suoi successi che arrivarono in seguito - ben 21 nomination agli Oscar, nessun'altra attrice come lei, e 3 vittorie - i suoi amici e colleghi ancora oggi la ammirano per la sua devozione nei confronti di John Cazale, per la forza di carattere che da giovane donna dimostrò di avere.

In un'intervista Al Pacino una volta disse:

"Quando ho visto Meryl lì con lui in quel modo ho pensato, 'Non c'è niente di simile al mondo...', perché lei è così: grandissima in tutto il suo lavoro e in tutta la sua vita: è la sola cosa a cui penso quando penso a lei."

[Maureen Callahan - New York Post]

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