#articoli
Hirohiko Araki è un famoso mangaka giapponese, principalmente noto per essere il padre di JoJo's Bizarre Adventure, celebre serie manga e animata che vanta fan a livello internazionale.
Ma Hirohiko Araki è anche un grande fan dell'horror come genere cinematografico, tanto da avere pubblicato due libri per parlarne, dove uno è una classifica spiegata dei suoi venti film horror preferiti.
Per questo motivo, in occasione della sua presenza come ospite al Lucca Comics and Games 2019, ho chiesto al Maestro Araki cosa ne pensasse dell'horror odierno e di quello che molti considerano un revival del genere.
Hirohiko Araki ha risposto che gli fa piacere questo revival dell'industria horror e ama il fatto che produzioni come The Walking Dead, ad esempio, abbiano ottenuto un grande successo di pubblico e siano diventate best seller sia sul mercato del fumetto che in quello televisivo.
Dice questo perché lui è sempre stato un fan degli zombie e, più in generale, un fan delle "cose coi piedi per terra": in generale, ma in particolare nel genere horror, preferisce le produzioni che hanno uno sviluppo realistico o verosimile e che si concentrano più sulla psicologia dei personaggi e sulle loro dinamiche umane in situazioni difficili, piuttosto che quelle che puntano tutto su fenomeni inventati e cose che non esistono.
In pratica quello che gli piace dell'horror è l'inquietante, quello che, con l'apporto minimo di soprannaturale necessario, potrebbe accadere.
Hirohiko Araki crede che sia proprio per questo motivo che Kira Yoshikage - il cattivo di JoJo, Diamond Is Unbreakable - sia un personaggio temibile al pari di Dio Brando - uomo che ha rigettato la propria umanità per diventare un vampiro e l'incarnazione del male assoluto: a differenza di Dio, Kira è una persona tranquilla che vive una vita ordinaria e tranquilla, che ha un lavoro tranquillo, degli hobby comuni e tranquilli...
Ma alla quale poi piace uccidere le ragazze e mozzare loro una mano per vivere una storia d'amore romantica e platonica con esse finché putrefazione e puzzo non li separi.
"Il fatto che Kira potrebbe realmente esistere e che potrebbe essere proprio uno di voi in questa sala è inquietante, ed è quel tipo di horror che a me piace."
È seguita poi un'altra domanda che chiedeva nel caso accettasse di collaborare a una produzione di un film italiano che tipo di film sarebbe.
Hirohiko Araki Ha risposto che si tratterebbe naturalmente un film horror realistico e che sarebbe davvero onorato di collaborare con un regista italiano, dal momento che lui del cinema italiano si mangia di tutto: dagli spaghetti western ai classici.
L'amore di Hirohiko Araki per il Western era stato già da lui esplicato nella storyline che è al centro della settima serie di JoJo, Steel Ball Run, che si svolge nel contesto di una corsa transcontinentale a cavallo, coast to coast attraverso l'America di fine '800.
La grande ammirazione che Horohiko Araki ha per l'arte italiana in genere traspare abbastanza chiaramente dal suo stile di mangaka, dato che trasuda una ricerca di perfezione di ispirazione classica greco-latina e rinascimentale italiana.
Parlando invece della fiera Lucca Comics and Games 2019 Hirohiko Araki ha detto che ne è rimasto estremamente soddisfatto e che si è commosso a ricevere tutto il calore dei fan italiani, e non, che si sono dimostrati disposti a fare lunghissime file, anche dalla mattina presto, anche con la pioggia e il vento (non metaforici) solo magari per vederlo da lontano.
Ha detto che il futuro non è scritto e che, dato che l'Italia è il suo posto preferito al mondo, chissà che non tornerà come ospite.