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Nick Drake - Songs in a Conversation è un docufilm presentato alla Festa del Cinema di Roma diretto da Giorgio Testi, già regista di due documentari legati al mondo della musica: Noi siamo Afterhours e Calcutta - Tutti in piedi.
In questo nuovo film segue con la macchina da presa i due protagonisti, il cantautore Roberto Angelini e il violinista Rodrigo D'Erasmo, che decidono di intraprendere un tour attraverso l'Italia reinterpretando le canzoni del cantautore inglese.
Durante il loro viaggio incontreranno altri artisti musicali che li aiuteranno a capire l'essenza della musica di Drake.
Un viaggio in grado di appassionare gli amanti dell'artista e conquistare coloro che ancora non lo conoscono.
I due musicisti si raccontano e rivivono la loro esperienza con la musica di Nick Drake, rivelando l'impatto che ebbe la prima volta che lo hanno ascoltato, rivelando cosa significhi per loro e le emozioni che la sua musica può suscitare.
Nick Drake ha realizzato solo tre album ed è morto a 26 anni, ma la sua musica "avvolgente e totalizzante" nel tempo ha ispirato numerosi cantanti: si possono per esempio trovare tracce della sua influenza nella musica di artisti come Thom Yorke e Damon Albarn.
L'intimità del modo di Angelini e D'Erasmo nel vedere e interpretare Drake permette allo spettatore di immergersi a pieno nella sua poetica.
I musicisti che si susseguono contribuiscono con la loro personale visione ad approfondire il genio di Nick Drake.
Le sue canzoni vengono reinterpretate, analizzate, commentate da artisti del calibro di Adele Nigro, Manuel Agnelli, Niccolò Fabi, Andrea Appino e Piers Faccini per poi finire con John Wood, il sound engineer dei tre album di Drake.
Prima di essere intervistato ciascun artista è introdotto da bellissimi acquerelli e da un'inquadratura dei piedi che camminano, come a dire che stiamo andando avanti.
Man mano che il film avanza ci stiamo dirigendo verso qualcosa, ci stiamo avvicinando al vero spirito di Nick Drake.
In Nick Drake - Songs in a Conversation la natura gioca un ruolo fondamentale.
L'artista inglese, dopo l'uscita del suo terzo e ultimo album Pink Moon, si era ritirato nella casa dei suoi genitori a Tanworth-in-Arden, nelle campagne del Warwickshire, in Inghilterra.
È dunque nella natura che i musicisti di questo docufilm suonano le sue canzoni.
Una natura còlta nella sua purezza, nella quale si può ritrovare se stessi e nella quale si può rivivere l'esperienza artistica di Nick Drake.
Gli alberi, le colline, i paesaggi, i tramonti rendono l'atmosfera del film sospesa e rarefatta come le note di Pink Moon.
Nick Drake - Songs in a Conversation è dunque un documentario su Nick Drake, ma senza Nick Drake.
La scelta insolita di non mostrare immagini dell'artista è perfettamente in linea con la sua personalità.
Di Drake non esistono video: non amava esibirsi nei concerti e si è sempre tenuto lontano dai riflettori; ciò lo rendeva un uomo enigmatico e inafferrabile, ma anche tremendamente solo e malinconico.
L'intento del film è quello di trasmettere la grandezza della sua musica in maniera quasi sussurrata così come lo erano le sue canzoni.
"La sua voce sembra fatta di sabbia", sottile e penetrante allo stesso tempo.