#articoli
Finalmente è arrivato il momento tanto atteso: la puntata è quella della Lunga Notte, la battaglia che tutti aspettavamo, quella tra i vivi e i non-morti.
E l'abbiamo vista.
L'abbiamo vista? Vabbé, dai: quasi.
SPOILER
dopo l'immagine
La puntata parte benissimo, con un piccolo piano sequenza che ci mostra i preparativi dentro le mura, con la macchina da presa che vaga qua e là e che ci fa vedere Theon che sposta Bran e un Tyrion visibilmente preoccupatissimo.
Dopo i primi concitati momenti arriva quello dell'attesa.
Una tensione che sale inesorabilmente, costruita secondo me benissimo sui primi e primissimi piani degli attori con lo sguardo rivolto al vuoto, verso quel buio dove tutto è indistinguibile e non si capisce bene cosa si stia guardando.
Peccato però che da lì in poi un po' tutta la puntata fa diventare protagonisti anche gli spettatori, e anche noi abbiamo lo sguardo rivolto al vuoto, verso quel buio dove tutto è indistinguibile e non si capisce bene cosa si stia guardando.
Ho capito che il titolo è La Lunga Notte, ma per un'ora e mezza mi sono più volte chiesto se la luminosità del mio televisore avesse qualche problema, o se al posto del canale HD stessi vedendo una ripresa rubata in una sala cinematografica e caricata su un portale streaming pirata cingalese.
Dopo aver portato Sansa al Cripta Party assieme a tutti coloro che in battaglia sarebbero inutili, dal buio emerge una figura a cavallo e finalmente rivediamo lei: Melisandre, la Sacerdotessa Rossa.
Anche qui i ruoli dei protagonisti e degli spettatori si fondono, e se i personaggi ringraziano Meli perché incendia le spade dei Dothraki, noi la ringraziamo perché almeno si comincia a vedere qualcosa.
Le famose Cronache del Ghiaccio e del Fuoco hanno adesso anche un senso letterale: da una parte il ghiaccio, dall'altra il fuoco.
Che però dura poco, dato che si lanciano tutti nel buio e i fuochi si spengono dopo pochi secondi.
L'entusiasmo scema di colpo come quando il VAR dice che invece non era rigore.
Il tutto accade sotto gli occhi di Jon & Dany che osservano il tutto da posizione favorevole, su una montagna, con le loro espressioni che tanto ricordano Stanis LaRochelle e Corinna Negri.
La battaglia è sempre più vicina e il fondamentale Bran viene portato sotto l'albero che gli piace tanto, protetto da uno sparuto gruppo di persone capitanate da Theon.
Mi sembra una strategia vincente.
Neanche il Gattuso degli ultimi tempi deciderebbe per una strategia difensiva così suicida.
Ma la battaglia tra vivi e non-morti è finalmente iniziata!
Se si riuscisse a vedere qualcosa forse si riuscirebbe ad apprezzare l'impegno profuso dalla produzione tutta nel girare 55 giorni di riprese in notturna, in quella che da più di un anno è stata lanciata come "la battaglia più lunga della storia del cinema e della tv", che è stata paragonata alla famosa Battaglia del Fosso di Helm ne Il Signore degli Anelli - Le Due Torri e che anzi è stato detto più volte fosse addirittura superiore.
Gli piacerebbe.
Comunque, perdendo qualche diottria capiamo che Eddison è il primo dei personaggi noti a rimetterci la pelle, mentre Samwell rimpiange il momento in cui non ha accettato di far parte del Cripta Party assieme agli altri.
Sapevamo che qualcuno non sarebbe sopravvissuto: è il momento di far cadere qualche tesserina dell'Indovina Chi? facendo la conta di chi rimarrà in piedi.
Meno uno.
Stanis e Corinna approfittano dei draghi per bruciacchiare un po' di non-morti colpendo dall'alto, una mossa che se venisse mantenuta per tutta la puntata si rivelerebbe intelligente e funzionale.
Ma ormai abbiamo capito che le cose intelligenti e funzionali agli sceneggiatori piacciono poco, e quindi invece di proseguire aiutando la fanteria decidono che la dragheria si dovrà allontanare a caccia del Night King.
Intanto Bran seduto accanto al suo alberello comunica a tutti che è ora di andarsene, e se ne va.
Cioè, il suo corpo rimane lì con gli occhi color latte, e lui va a sbirciare in giro grazie ai suoi corvi.
Corvi che vediamo volteggiare attorno al Night King, a cavallo del suo drago a metano, che viene braccato da Stanis e Corinna.
O almeno, loro vorrebbero braccarlo, ma lui è più figo ed essendo il Re della Notte riesce a guidare bene nonostante non si veda nulla e ci sia una nebbia che la Tangenziale Ovest di Milano a fine novembre a confronto è il prato soleggiato dei Teletubbies.
Corinna e Stanis non hanno gli antinebbia sui draghi e quindi assistiamo a una serie di volteggi mentre si chiamano per nome nel vento, con il Night King che si beffa di loro e li colpisce a scariche di metano.
Senza ovviamente farci mancare una bella immagine dei due piccioncini sopra le nuvole, con la luna.
Un'inquadratura che assomiglia a una palla di vetro con la neve finta: bella, decorativa, ma completamente inutile.
A terra le cose si mettono malissimo e si decide per la ritirata.
Mossa che ovviamente non porta a nulla di buono, dato che lo scontro viene spostato inesorabilmente più vicino al punto da difendere.
Neanche il Gattuso degli ultimi tempi deciderebbe per una strategia difensiva così suicida.
A sto punto bisogna incendiare la trincea, per fare in modo che i vivi possano stare un po' tranquilli dentro le mura e i non-morti rimangano fermi, ostacolati dal fuoco.
Il caro Ser Davos si improvvisa omino dell'aeroporto e tenta di segnalare la cosa a Corinna e al suo drago, ma ovviamente data la nebbia in Val Padana non si vede nulla.
Lo spettatore in quel momento prova particolare empatia per la situazione: sa di non essere l'unico a non vedere un cazzo.
In ogni caso ha senso che i draghi non siano raggiungibili, perché chi se ne frega di avere due draghi che si sono già dimostrati utilissimi, lasciamo che volteggino nell'aere alla ricerca di qualcuno che tanto si sa già perfettamente dove ha intenzione di andare.
Già.
Poco male, dato che abbiamo Melisandre in versione Zippo: hai bisogno di accendere un fuoco?
Chiama la Sacerdotessa!
Incredibilmente il fuoco della trincea non spaventa i non-morti che decidono di immolare pochi di loro per far sì che gli altri possano passarci sopra.
Pazzesco e impensabile.
Neanche il Gattuso degli ultimi tempi deciderebbe... ok, ci siamo capiti.
I camminatori ex vivi iniziano ad arrampicarsi uno sopra l'altro e raggiungono i merli del castello: alcuni periscono nell'impresa, ma altri riescono ad entrare e inizia il bordello vero.
Un simpatico ritorno vede protagonista uno dei giganti dei non-morti, che in scioltezza tira giù un portone e spazza via gente come briciole con la scopa fino a che la valorosa Lyanna Mormont non decide di immolarsi per la causa.
Lui la afferra, la stritola, la guarda e la ammira restando ipnotizzato da tanto coraggio racchiuso in un corpicino così piccolo, al punto che come un babbo invece di finirla subito si fa pugnalare un occhio e muore.
Però muore anche Lyanna.
All'Indovina Chi? siamo quindi a meno due.
Se si riuscisse a vedere qualcosa vedremmo che nel frattempo il drago a metano del Night King ha ripetutamente preso a morsi il drago di Stanis Snow Targaryen, che cade rovinosamente.
Corinna Nata dalla Tempesta interviene in suo aiuto e fa cadere il Re della Notte.
Jon decide a quel punto di lanciarsi contro il Ghiacciolone, ma lui usa il Potere della Pasqua e resuscita tutti i non-morti che erano... morti.
Sì insomma, avete capito.
Corinna individua Stanis e con un bel "Dracarys" scarica addosso tutto il fuoco che può ai risorti e in seguito anche al Night King.
Si scopre però che il Night King è ignifugo.
Anche Corinna lo scopre in quel momento ed esprime il suo disappunto con la sua solita espressione: F4.
Il Re della Notte si burla di lei con un sorrisino beffardo che neanche The Rock quando faceva il wrestler e lei ancora in modalità F4 lascia che Drogon venga assalito da decine di non-morti, tanto da far sì che a fatica riesca a librarsi in volo, facendola cadere come una bambina alla prima monta del pony di famiglia.
Il Potere della Pasqua funziona anche con i morti che si trovano al Cripta Party, scatenando il delirio.
Era in effetti geniale nascondersi in mezzo ai morti quando stai combattendo contro uno in grado di resuscitarli.
Ho già parlato di Gattuso, vero?
La scena più bella della puntata però vede Arya ancora protagonista: trovatasi a fuggire tra le mura e nelle stanze, capita in un luogo dove vagano i non-morti alla ricerca di qualcosa da fare.
La nostra giovane eroina mette in campo tutte le sue abilità ninja stealth per nascondersi e svicolare prima a uno e poi all'altro, in un momento di tensione massima dove ti aspetti che dietro le sue spalle spunti sempre il non-morto decisivo.
Non succede, perché è lei che spunta davanti a loro nel più totale silenzio, e riesce a cavarsela.
Peccato che la sfiga la perseguiti, perché evitati quei 7 o 8 non-morti gliene capitano una trentina e incontra di nuovo il Mastino e Beric - la coppia di cui si era burlata una puntata fa - quindi lotta e scappa assieme a loro.
Beric, dopo essere morto innumerevoli volte, decide che alla fine una in più non avrebbe fatto la differenza.
Indovina Chi? abbassa quindi la terza tesserina.
Melisandre fa capire ad Arya un sacco di cose, le parla di morti con gli occhi verdi, marroni e azzurri e la incita come prima di una finale dei mondiali, al grido di
"Cosa diciamo al Dio della Morte?"
"Non oggi!"
Se si riuscisse a vedere qualcosa vedremmo al Cripta Party dei coraggiosissimi Sansa e Tyrion giocare a nascondino dietro una statua, lasciando che tutti gli altri partecipanti vengano assaliti dai non-più-morti: le loro espressioni da "sì lo so mi sento una merda ma che ce dobbiamo fa'" sono eloquenti.
Ma ci stavamo dimenticando di Corinna, caduta dal suo drago che - giustamente - ha visto bene di scappare da una situazione pericolosa e che evidentemente non è in grado di decidere da solo quando incendiare qualcosa.
Dal nulla e con un perfetto senso di deus ex machina arriva Jorah che la salva, ma muore.
All'Indovina Chi? andiamo a meno quattro.
Lei lo piange in un mix di affetto e ipocrisia, e anche noi piangiamo la scomparsa di un personaggio che rappresenta il non plus ultra della FriendZone: quella sua caparbia speranza che lei gli concedesse qualcosa di più di un sorriso ci mancherà.
E lei manco mentre muore glielo molla un bacio.
Niente proprio, friendzonato fino alla morte.
Letteralmente.
Intanto Jon, volendo raggiungere Bran, si trova anche lui a giocare a nascondino tra le mura con il drago a metano che non gli lascia scampo.
Come se tutte le situazioni che ormai volgono verso il peggio non fossero già abbastanza, ecco che finalmente vediamo il Re della Notte che arriva da Bran.
Che giustamente sceglie quel momento per smettere di essere corvo e tornare in sé.
Cos'era andato a fare, quindi?
Non si sa.
Ma ammetto che se avessi la possibilità di trasformarmi in molteplici corvi probabilmente anch'io ogni tanto lo farei così, a sfregio, giusto per non fare quello con la coperta sulle gambe seduto su una sedia che sta lì a guardare nel vuoto.
Ogni tanto prendi e te ne vai a fare un giro, così a caso.
C'è il delirio della battaglia? Sei l'unico che potrebbe forse magari chissà prevedere qualcosa?
Cazzotene, vai a fare un giro da corvo.
Siamo dunque alla resa dei conti finale.
La Lunga Notte è quasi al termine: Night King contro Bran.
Ah no, prima c'è il tempo di ringraziare Theon per essere stato un brav'uomo e fondamentalmente perdonarlo, e vederlo mentre con le lacrime agli occhi si suicida correndo dritto per dritto contro il Re della Notte, che ha tutto il tempo di togliersi lo sporco sotto le unghie per poi ammazzarlo in un attimo.
Brav'uomo, Theon.
Morto un po' da pirla, ma brav'uomo.
Meno 5 sull'Indovina Chi?
Il Night King si avvicina a Bran, sempre di più.
La tensione è ormai insopportabile, i nervi sono tesi, le aspettative sono al massimo, la curiosità è feroce, l'attesa è insostenibile, l'apprensione è lancinante, l'angoscia è straziante, i sinonimi sono eccessivi.
Quand'ecco che dal nulla spunta Arya dietro le spalle del Re, urlando e aggredendolo.
Lui se ne accorge all'ultimo momento e la afferra per il collo, lei mette in pratica una tecnica infallibile che consiste nel far cadere da una mano l'arma per prenderla con l'altra mano e ZAC!
Lo infilza con la daga che le aveva dato Bran.
Il Re della Notte ci rimane malissimo, e si disintegra.
Si disintegrano anche tutti quelli che erano con lui.
E si disintegrano anche quelli da Jorah e Corinna.
Anche quelli dentro le mura, anche quelli al Cripta Party, anche il drago a metano.
Si dissolvono tutti, roba che Infinity War a confronto era una passeggiata.
Tutti i non-morti muoiono.
Concetto complicato da spiegare, ma non è che posso star qui a sovvertire le regole della fiction.
Melisandre decide di tener fede a quanto aveva detto poco prima e si lascia morire prima dell'alba, passeggiando all'aperto e togliendosi il gingillo che aveva al collo prima di invecchiare di colpo e spirare.
Probabilmente non aveva altre spinte nel continuare a vivere, però poteva pure aspettare la festa che sicuramente faranno dopo aver capito di aver vinto, no?
Cosa fai, esci con gli amici e fai bordello ma torni a casa prima dell'aperitivo?
In ogni caso, meno sei sull'Indovina Chi?
E niente, la minaccia di 8 stagioni iniziata nella prima puntata della prima stagione, il famoso Winter is Coming che era finalmente come, il pericolo maggiore in grado di distruggere la Barriera, l'esercito di non-morti che non sente la fame, non sente la fatica, non sente il sonno e non si cura del fuoco, finisce così.
Adesso abbiamo davanti 4 ore di Game of Thrones in cui probabilmente vedremo la conta dei vivi e dei morti, sapremo a che punto è arrivata Cersei con l'uncinetto mentre su Winterfell imperversava la mega battaglia, vedremo chi vorrà salire sul Trono e i litigi che la cosa farà scaturire.
I 55 giorni di riprese per "la battaglia più lunga della storia del cinema e della tv che Il Signore degli Anelli ciao proprio" finiscono qui.
Il Ghiaccio e il Fuoco terminano in un'oretta.
Di tutta questa spettacolare puntata, secondo me fotografata maluccio e montata peggio, possiamo però dire di aver imparato una cosa fondamentale: Spettro è in Game of Thrones l'equivalente di Mauro Repetto negli 883.
Anzi no, almeno Mauro Repetto a qualcosa serve: a farsi citare come esempio di inutilità.
Spettro non ha nemmeno quella fortuna.
O forse sì, se solo fossi riuscito a vedere qualcosa.
Bollettino:
Morti famose: 3
Morti un po' meno famose: 3
Morti assolutamente non famose: 340000
Strategia di guerra: 0
Sceneggiatori brillanti: non pervenuti.
E se volete ascoltare l'unico podcast in Italia dedicato alla serie, qui trovate la puntata 3 di Game of Talks!
7 commenti
Sasuke
5 anni fa
Rispondi
Segnala
Dario M. Bonamici
5 anni fa
Rispondi
Segnala
Cornelius
5 anni fa
Rispondi
Segnala
Cornelius
5 anni fa
Rispondi
Segnala
Cornelius
5 anni fa
Rispondi
Segnala
fabbrii
5 anni fa
Rispondi
Segnala
luca.gove
5 anni fa
Rispondi
Segnala