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The White Lotus - Recensione: denaro, destino e ansiolitici

Si è conclusa la terza stagione di The White Lotus con un finale che ha lasciato il pubblico a bocca aperta

La terza stagione di The White Lotus si apre secondo tradizione: siamo ancora in uno dei fantastici resort della catena White Lotus e le prime immagini sullo schermo saranno chiare allo spettatore solo alla fine, ma questa volta ci troviamo in Thailandia e con degli ospiti tutti nuovi… o quasi. 

 

Dalle stagioni precedenti ritroviamo Greg (Jon Gries, unico presente in tutte e tre) e Belinda (Natasha Rothwell), rispettivamente l’ex marito e la massaggiatrice della defunta Tanya (Jennifer Coolidge). 

 

Diamo però un’occhiata al cast d’eccezione che li accompagna in questa nuova, folle avventura di The White Lotus. 

 

[Il trailer della terza stagione di The White Lotus]

 

 

La famiglia Ratliff è in Thailandia per aiutare Piper (Sarah Catherine Hook), la figlia minore, a scrivere la sua tesi sul buddhismo.

 

Il padre (Jason Isaacs) è un imprenditore miliardario sposato con Victoria (Parker Posey), una donna del Sud degli Stati Uniti dipendente dagli ansiolitici, in particolare dal Lorazepam, farmaco spesso citato nella serie e diventato popolare nelle scorse settimane alla pari del Vicodin del Dr. House. 

 

Gli altri due figli della coppia sono Saxon (Patrick Schwarzenegger) e Lochlan (Sam Nivola): il primo lavora con il padre e si distingue per essere il classico ragazzo modello, il secondo invece non ha ancora deciso cosa fare della propria vita e vede Saxon come un punto di riferimento da seguire. 

 

Quella che sembra davvero avere i piedi per terra ed essere pronta a lasciare il nido è Piper, ma si scoprirà essere molto più simile ai suoi genitori di quanto credesse.

 

 

[La famiglia Ratliff in una scena di The White Lotus]

 

 

Al resort arriva anche un trio apparentemente indistruttibile, composto dall’attrice Jaclyn Lemon (Michelle Monaghan) e dalle sue due migliori amiche Kate (Leslie Bibb) e Laurie (Carrie Coon).

 

Ultima, ma non per importanza, la coppia formata da Rick (Walton Goggins) e Chelsea (Aimee Lou Wood): tra i due c’è una chimica esplosiva che riesce a colmare l’importante differenza d’età, ma questa non basta a risolvere i dubbi di Chelsea, perdutamente innamorata di un uomo che sembra essere misterioso, tormentato dal suo passato e arrivato in Thailandia con un obiettivo ben preciso. 

 

Le storie di The White Lotus si intrecciano in un turbinio di problemi familiari mai risolti, amicizie a dir poco instabili, vendette servite a freddo, omicidi irrisolti, sesso (e sessualità), religione e denaro.

 

 

[The White Lotus: il trio composto da Jaclyn, Kate e Laurie]

 

La puntata che ha dato una svolta alla serie è stata senza dubbio la quinta, quella che vede comparire per la prima volta sullo schermo Sam Rockwell nei panni di Frank, amico di lunga data di Rick.

 

Il suo monologo è circolato sul web senza sosta per settimane, lasciando sbalordito il pubblico più scettico: durante il loro primo incontro dopo diverso tempo, infatti, Frank confessa a Rick di aver finalmente trovato se stesso e di come e quanto abbia desiderato “essere una ragazza asiatica”.

 

Un monologo apparentemente assurdo che nasconde un desiderio di libertà sessuale e ribellione verso i vincoli imposti dalla società.  

 

 

[Sam Rockwell in The White Lotus]

 

A dettare scalpore è stato anche il rapporto oltre il limite dell’incesto tra i fratelli Ratliff, avvenuto quando erano entrambi sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e in grado di mettere in discussione tutte le certezze che i due sembravano avere fino a quel momento. 

 

Le scene in questione sono probabilmente state inserite per essere metaforiche e provocatorie: quanto si è disposti a fare per compiacere il prossimo? 

In queste famiglie schifosamente ricche chi altro potrebbe essere alla loro altezza? 

 

Essere “figli di” comporta il dover prendere una decisione importante: essere la fotocopia del proprio genitore o crearsi un’identità indipendente e ad incarnare questo dramma è soprattutto il personaggio di Saxon, non a caso interpretato da qualcuno con un cognome fastidiosamente ingombrante come Schwarzenegger.

 

 

[Belinda in una scena della terza stagione di The White Lotus]

 

La realtà seriale creata da Mike White nasce per mettere in luce le fragilità di quella classe sociale che non si è mai dovuta preoccupare del proprio conto in banca, ma che ha fatto di quest’ultimo la sua intera personalità. 

 

In The White Lotus l'emblema di questa tendenza è la famiglia Ratliff e in particolare Victoria, che sarebbe pronta a uccidersi se da un momento all’altro si ritrovasse senza le sue ricchezze. 

 

Nemmeno il terzetto al femminile viene risparmiato.

Tutte e tre le amiche rappresentano realtà diverse dello stesso mondo: Jaclyn è al vertice del triangolo, una star abituata a prendersi quello che vuole senza preoccuparsi troppo di lasciare qualcosa agli altri; subito dopo c’è Katie, pronta a schierarsi dalla parte dei vincenti per brillare di luce riflessa e a farne le spese, di solito, sono quelle come Laurie. 

 

C'è poi Greg, che usa il proprio denaro per sfuggire alla legge e comprare il silenzio di Belinda, l’unica che fin dalla seconda stagione si era dimostrata incorruttibile.

 

Proprio lei però, subirà un drastico cambiamento, dimostrando quanto in fretta si possa dimenticare chi si è, in favore di chi si vorrebbe davvero essere. 

 

 

[Rick e Chelsea in una scena di The White Lotus]

 

Particolare attenzione meritano Rick e Chelsea e quello che l’uno rappresenta per l’altra. 

 

Rick voleva vendicare ciò che credeva di aver perso, ma l’unico risultato possibile è quello di mettere a rischio la vita della sola persona che gli abbia mai dimostrato amore. 

 

Una questione di principio che si trasformerà in una tragedia, come vuole la tradizione di The White Lotus.

___ 

 

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