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Sudan, Remember Us - Recensione: un Paese dimenticato

Premiato durante la scorsa edizione delle Giornate degli Autori alla Mostra del Cinema di Venezia, il toccante documentario di Hind Meddeb è stato presentato allo Sguardi Altrove Women's International Film Festival 2025

Sudan, Remember Us è un film diretto da Hind Meddeb, giornalista e regista da sempre interessata a raccontare le storie dei più deboli.

 

Tra i suoi lavori più recenti troviamo Paris Stalingrad (2019), che si occupava della situazione dei migranti nella capitale francese e Tunisia Clash (2015), una riflessione sulla libertà di espressione in Tunisia attraverso gli occhi disillusi dei più giovani. 

La presenza di Hind Meddeb nel territorio sudanese è stata fondamentale per poter raccontare non solo il massacro di Khartoum avvenuto il 3 giugno 2019, ma anche tutto ciò che ne è seguito: in quella giornata, infatti, le forze armate spararono sulla folla e utilizzarono gas lacrimogeni per disperdere i civili che manifestavano nella capitale, uccidendo centinaia di persone.

 

Le violenze non sono ancora finite, ma nessuno ne parla.

 

 

[Il trailer di Sudan, Remember Us]

 

 

La regista segue le vite di alcuni rivoluzionari e grazie ai loro racconti possiamo ripercorrere la storia del Sudan degli ultimi anni, più precisamente dal 2019 al 2023. 

 

Le pochissime immagini che in Sudan, Remember Us ci vengono mostrate di quel famigerato 3 giugno 2019 sono quasi surreali: i soldati riprendono la devastazione e le fiamme da loro appiccate come fossero motivo di vanto, con i loro telefoni riprendono i corpi delle persone che picchiano fino alla morte per poi inquadrarsi il volto. 

La violenza è all’ordine del giorno, è così normale da poter essere postata su Facebook per ricevere cuoricini.

 

Anime svuotate al servizio del governo.

 

 

[Un frame da Sudan, Remember Us] 

 

La scelta coraggiosa di Hind Meddeb è quella di restituirci, in tutta risposta, le immagini di un popolo intento a riscoprire le proprie radici, la propria cultura e i proprio colori per usarli contro l’autorità.

 

Un film pieno di canti che inneggiano alla pace e al potere al popolo, murales con le figure più importanti della cultura sudanese, attività collettive per tenere occupati i bambini e salvarli dalla strada.  

Le città sono devastate, ma la speranza resiste. 

 

In quanto donna e giornalista Hind Meddeb dedica in Sudan, Remember Us particolare attenzione anche alla rappresentazione della figura femminile nella lotta all'oppressione: le ragazze riprese dalla telecamera sono tutte donne forti, pronte a morire per salvare i più piccoli e per liberare il loro paese, donne che protestano insieme per poter essere libere. 

Sono una la forza dell'altra e non perdono occasione per sottolineare quanto siano state fortunate ad incontrarsi, ma devono essere discrete, il rischio di essere pedinate e arrestate è dietro l’angolo.

Molte di loro, infatti, saranno costrette a scappare dal Sudan per sfuggire al carcere.

Andarsene però può anche essere una nuova occasione per raccontare la propria storia, per far sentire la propria voce affinché nessuno si dimentichi del Sudan e dei suoi morti, ma soprattutto dei vivi che continuano a lottare.

 

Chi se ne va combatte per chi è rimasto, ma da un’altra frontiera.    

 

 

[Un'immagine tratta da Sudan, Remember Us]

 

Il finale di Sudan, Remember Us rimane aperto, così come la storia di questo conflitto e del Paese che lo ospita.

 

Cosa ne sarà del Sudan? Ad oggi, una risposta certa non c'è. 

 

"In Francia non si parla molto della guerra in Sudan" ci dice una voce telefonica all'inizio del film - voce che scopriremo più avanti essere quella della stessa regista - ma questo non significa che questa guerra non esista.

La speranza è che, proprio grazie a progetti coraggiosi come questi, il mondo possa conoscere più realtà di quante vengano mostreate alla televisione o sul nostro smartphone.

Non ci sono guerre più importanti di altre, non ci sono morti di serie A e di serie B.

 

"Sorry for the delay, we are uprooting a regime" [scusate per il ritardo, stiamo sradicando un regime]

___ 
Sudan, Remember Us

CineFacts segue tutti i festival, dal più piccolo al più grande, dal più istituzionale al più strano, per parlarvi sempre di nuovi film da scoprire, perché amiamo il Cinema in ogni sua forma ed è grande l'orgoglio per essere anche quest'anno Media Partner di Sguardi Altrove Women’s International Film Festival!  

Vieni a curiosare su Gli Amici di CineFacts.it e sostieni il progetto!

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