#articoli
Sembra che siano stati in pochi a scommettere su Kraven - Il cacciatore, l'ultimo film della saga targata Marvel - Sony dedicata ai cattivi dello Spider-Man Universe.
Il film uscirà in circa 3000 sale in Nord America: una riduzione alquanto significativa rispetto agli standard di un cinecomic, che mette in evidenza la sfiducia degli esercenti nei confronti della pellicola incentrata su uno degli antagonisti più iconici dell'Uomo Ragno.
[Il trailer di Kraven - Il cacciatore]
Stando a quanto rivelato da The Wrap, Kraven - Il cacciatore segnerebbe anche la fine del franchise iniziato nel 2018 con il primo film di Venom che comprende, oltre alla trilogia del simbionte alieno, anche Morbius e Madame Web, passati agli onori della cronaca per essere stati dei clamorosi flop.
Se in termini di incassi il primo capitolo di Venom aveva ottenuto un discreto successo, guadagnando al botteghino 856 milioni di dollari, il secondo e il terzo film hanno subito un drastico calo, con un incasso di 506 milioni per Venom - La furia di Carnage e di poco più di 400 milioni per Venom - The Last Dance.
Nulla in confronto alla pellicola sul vampiro Morbius con Jared Leto, che ha guadagnato 167 milioni in tutto il mondo; Madame Web ha invece appena superato i 100 milioni, classificandosi come peggior film del franchise.
L'uscita di Kraven - Il cacciatore, inizialmente prevista per il 6 ottobre del 2023 era già stata spostata al 30 agosto 2024 dalla casa di produzione a causa dello sciopero degli attori che aveva bloccato Hollywood per circa quattro mesi. Dalla data estiva però, il cinecomic è stato rimandato ancora all'11 dicembre (negli Stati Uniti il 13), un periodo molto concitato per la programmazione cinematografica.
Il motivo di questo debutto natalizio lo chiarisce lo stesso produttore Matt Tolmach, che ha dichiarato: "Kraven è stato spostato a Natale perché ne siamo entusiasti e Natale è il periodo d'uscita migliore che ci sia".
Un entusiasmo condiviso dal regista J.C. Chandor che ha chiesto al pubblico di dare una possibilità a Kraven - Il cacciatore, rivolgendosi ai fan in questo modo: "La gente deve venire a sostenere questo film cercando di dimenticare le altre cose che sono successe".
[Aaron Taylor-Johnson in una scena di Kraven - Il cacciatore]
Chandor ha persino lasciato intendere che ci sia la possibilità di rivedere Kraven sul grande schermo per un capitolo successivo, Kraven's Last Hunt, dichiarando: "Se questa cosa funzionerà e sarà un successo, è dove faremo finire questa storia".
Quella che sulla carta doveva essere una grande occasione però, potrebbe rivelarsi un enorme passo falso, visto che Kraven - Il cacciatore arriva nelle sale dopo ben due anni e mezzo dalla fine delle riprese e si ritrova in corsa al box office con successi natalizi già annunciati come Mufasa: Il Re Leone e il film di animazione Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim, che negli Stati Uniti debutta proprio il 13 dicembre.
Forse è per questo che la casa di produzione ha giocato il tutto per tutto a pochi giorni dall'uscita del film, pubblicando una valanga di nuove foto e poster e rendendo disponibili su YouTube i primi 8 minuti del film.
Kraven - Il cacciatore potrebbe davvero segnare la fine di quella che era stata presentata come la grande cosmogonia cinematografica dei villain dello Spider-Verse.
[Kraven - Il cacciatore: i primi 8 minuti]
Dopo questa doverosa premessa veniamo al film, purtroppo.
Kraven - Il cacciatore non è nient'altro che la lunga storia delle origini di Kraven, personaggio dei fumetti creato da Stan Lee e Steve Ditko e apparso per la prima volta sulle pagine di The Amazing Spider-Man nel 1964.
Dello storico rivale di Peter Parker però, divenuto col passare del tempo un amatissimo antieroe, il film non riprende quasi nulla riducendo lo spessore dell'antagonista a un'arcaica versione di John Wick costantemente a torso nudo.
La sceneggiatura scritta da Richard Wenck, Art Marcum e Matt Holloway scava nel passato del giovane Sergei Kravinoff (Aaron Taylor-Johnson), figlio adolescente del potente criminale Nicolai (interpretato da Russell Crowe): dopo la morte di loro madre, il padre di Sergei e del fratello Dimitri li costringe a partecipare a una brutale battuta di caccia con lo scopo di braccare un raro esemplare di leone.
L'esperienza, che nelle intenzioni di Nicolai avrebbe dovuto temprare il carattere dei due ragazzi, finisce in tragedia quando il leone in questione attacca Sergei, riducendolo in fin di vita. Grazie all'intervento di quella che si rivelerà essere una preziosa alleata, in un caotico rituale in cui il sangue del leone si mescola a quello del ragazzo insieme a una mistica pozione taumaturgica, Sergei torna in vita con i poteri sovrannaturali di un animale.
Acquisita una nuova consapevolezza, decide di rinnegare suo padre e di trasferirsi nella natura selvaggia per dare la caccia ai più spietati criminali del mondo, iniziando a mietere vittime con il nome di Kraven - Il cacciatore.
[Aaron Taylor-Johnson e Russell Crowe in una scena di Kraven - Il cacciatore]
Le scene d'azione sono a mio avviso ben riuscite, grazie anche alla grande fisicità del protagonista Aaron Taylor-Johnson (Animali Notturni, Bullet Train, The Fall Guy) che torna a indossare il mantello di un supereroe (in questo caso la pelliccia) dopo aver già prestato il volto a Quicksilver in Avengers: Age of Ultron.
Kraven - Il cacciatore si rivela tuttavia un film con una sceneggiatura debole, dialoghi piatti e sviluppi prevedibili.
Peccato perché le buone premesse c'erano e il personaggio anche: seppur lontano dalla sua controparte fumettistica, il protagonista riesce a calarsi in maniera superlativa nella parte, arrivando a trasmettere tutta la ferocia del predatore. Questo fin quando non viene costretto a posare seminudo con gli addominali in tiro, neanche fosse in uno spot di intimo per uomo.
Le dinamiche dell'intreccio si rivelano confuse e spesso senza senso, come la fobia degli aracnidi di Kraven, suggerita in una disorganica scena onirica e volta ad anticipare la sua probabile futura avversione per un ragno in particolare: più che una sottile citazione sembrerebbe un elemento sfuggito al controllo della trama.
Anche il personaggio di Calypso, interpretata dall'attrice Premio Oscar Ariana DeBose (West Side Story), dà l'impressione di muoversi su un piano d'azione estraneo alla vicenda e l'ho trovata inutile e ornamentale.
Alcune scene più concitate appaiono, in mia opinione, come delle rielaborazioni poco originali dei film delle prime fasi dell'MCU: i salti nel vuoto dalle finestre dei grattacieli, gli inseguimenti urbani; addirittura la sequenza dell'eroe protagonista che trattiene con la sua forza sovrumana un elicottero in volo.
Un'immagine quest'ultima che non può non richiamare alla mente del pubblico Captain America: Civil War dei fratelli Russo.
Nel finale di Kraven - Il cacciatore il personaggio indossa il suo iconico costume e si guarda tronfio allo specchio, compiacendosi dell'eredità paterna che fino a quel momento aveva disprezzato. È forse pronto a diventare il villain che gli amanti dei fumetti conoscono?
Probabilmente non lo sapremo mai, visto che l'assenza di scene post-credit lascia presagire che la storia di Kraven sia uno stand alone stantio in cui nessuno ha davvero creduto.
___
CineFacts non ha editori, nessuno ci dice cosa dobbiamo scrivere né come dobbiamo scrivere: siamo indipendenti e vogliamo continuare ad esserlo, ma per farlo abbiamo bisogno anche di te!