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Sono tanti gli attori che dal mondo di Disney Channel non sono riusciti a "emanciparsi" e non si scrollano di dosso un po' di pregiudizi: Zac Efron è riuscito a mostrare il proprio talento?
La carriera di Zac Efron inizia quasi vent'annni fa quando diventa famoso nel 2006 grazie a High School Musical.
Il film di Disney Channel ebbe due sequel, il terzo uscì anche al cinema per la gioia degli adolescenti dell'epoca.
I film di High School Musical sono pieni di quelli che si potrebbero definire cliché e quindi anche il protagonista Troy Bolton non sembra immune da stereotipi.
Zac Efron, infatti, interpreta il belloccio popolare del liceo, non è un quarterback solo perché nell'East High School si gioca a basket, e quindi è un playmaker.
Ha tutto sotto controllo finché non succede quello che fa uscire dallo stereotipico ragazzo da sogno il suo stesso personaggio: gli studenti della East High vogliono rompere lo "status quo".
Troy Bolton decide che oltre a giocare a basket è in grado anche di cantare, quindi se il ragazzo più popolare della scuola vuole cambiare, perché non farlo tutti?
Nel suo piccolo High School Musical parlava agli adolescenti che magari non riuscivano a scrollarsi di dosso un ruolo che gli altri avevano messo addosso loro.
L'alternativo, il figo, il secchione.
In fondo, si inizia da qualcosa ma non è detto che si prosegua in quella direzione tutta la vita.
Ecco che High School Musical non è solo l'inizio della carriera di Zac Efron, ma può probabilmente ricostruirne in un certo senso tutto il percorso professionale e personale.
Così come il suo Troy Bolton, infatti, il ragazzino che sembrava destinato a cantare alle ragazzine perché bello, è andato oltre.
Il primo passo per andare oltre i campetti da basket è stato probabilmente il fatto che nel primo High School Musical Zac Efron non cantasse con la sua vera voce, ma che questa venisse mixata con quella di Andrew Seeley, attore e cantante canadese.
La cosa fece molto discutere all'epoca e non è da escludere che sia stata una spinta importante per il giovane, all'epoca appena diciannovenne, che fin dall'infanzia è sempre stato molto competitivo: le lezioni di canto e la recitazione furono un consiglio del padre che vedeva in lui un carattere molto espansivo, tanto da essere soprannominato "pagliaccio della classe", come ha spiegato alla rivista It's true.
"Devo ammettere che ero una specie di clown in classe!
Se andavo d'accordo con un insegnante, non smettevo mai di raccontare barzellette o di far ridere la gente".
Zac Efron
L'attore non si perde d'animo e diventa un vero performer completo.
All'inizio della sua carriera ha continuato a mantenere un forte legame con il mondo del musical e riceve un passaggio del testimone importante quando affianca John Travolta nel film Hairspray - Grasso è bello, tratto dall'omonimo musical.
Questa volta, come nei sequel di High School Musical, è lui a cantare e migliora anche nel ballo e nella recitazione.
I suoi personaggi finora sono sempre simili: un ragazzo bello, apparentemente superficiale, ma che a un tratto ha una sorta di epifania e capisce chi è e chi vuole essere.
In piccolo, e sempre per un pubblico di adolescenti, riesce comunque a rappresentare un cambiamento importante nel quotidiano di qualcuno che è dato per già definito, preciso e conosciuto.
Se rimaniamo nell'ambito del musical, tuttavia, Zac Efron non sbaglia nemmeno quando deve affiancare un uomo che forse più di tutti infrange lo status quo: Hugh Jackman, attore capace di essere Wolverine ma anche di esibirsi a Broadway e dedicarsi al musical.
La versatilità di entrambi si vede quindi in The Greatest Showman, dove sicuramente Zac Efron attrae il pubblico giovane che si ricorda di lui per High School Musical, ma è anche scappato via dal prototipo degli occhi da angioletto per incarnare un giovane ribelle.
Si cimenterà dopo due anni, nel 2019, anche nei panni del serial killer Ted Bundy nell'omonimo film, forse il colpo di grazia a chi vedeva Zac Efron solo come un perfetto poster per le camerette delle ragazzine.
Al fianco di Lily Collins e John Malkovich l'interpretazione dell'attore è minimalista, nel senso positivo della parola.
Nel dettaglio c'è l'inquietudine di una vicenda che oltretutto è una storia vera.
Quel che non si vede in questo film, e nemmeno nel musical del 2017 come in Ho cercato il tuo nome del 2012, basato sul romanzo di Nicholas Parks, è comunque un aspetto che va al di là del semplice contrapporre bellezza a performance complete di canto, ballo e recitazione: il talento comico di Zac Efron.
Lo si vede in High School Muiscal in piccole gag ovviamente semplicissime, ma soprattutto nella commedia 17 Again, dove lo affianca Matthew Perry, il Chandler di Friends.
La commedia è semplicissima e ha una trama già vista: un uomo colmo di rimpianti ritorna ad avere 17 anni e si rende conto di quanto la sua vita sia stata in realtà bellissima, se solo fosse stato in grado di ricordarsi le piccole cose che apprezzava.
[Zac Efron in 17 Again]
Purtroppo è uno dei pochi esempi che Zac Efron conserva nella sua filmografia di "commedia brillante", se così possiamo definirla. In quanto film come Cattivi vicini (2014) non hanno certamente colpito per originalità.
Eppure nella comicità Zac Efron è molto naturale, eclettico ed espressivo.
Lo status quo non lo ha sconfitto: negli ultimi tempi non si fa che parlare sostanzialmente del suo aspetto fisico, in quanto soprattutto il viso ha effettivamente subito dei cambiamenti.
Si è discusso più di questo che dei suoi progetti, che non hanno colpito particolarmente.
Forse il ritorno alla commedia di valore, dove il professionismo dell'attore darà i suoi frutti, può arrivare proprio ora: è stato annunciato che sarà protagonista di Ricky Stanicky.
Il film, per la regia di Peter Farrelly, arriverà in streaming su Prime Video.
Il regista Premio Oscar per Green Book ha diretto commedie come Scemo & più scemo, Amore a prima svista e Tutti pazzi per Mary, e ha già scelto Zac Efron come protagonista in passato, quando nel 2022 ha recita accanto a Russell Crowe in Una birra al fronte.
Non è tutto: a dicembre vedremo il nostro attore in The Iron Claw, un biopic sulla vita della famiglia di wrestlers Von Erich.
Sembra che Zac Efron potrà presto dimostrare ancora una volta di non essere solamente un bel faccino.
[articolo a cura di Silvia Argento]
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