#FromJapanwithLove
2002, MTV Italia, martedì: Anime Night.
Per chi come me è cresciuto a pane e cartoni animati giapponesi su Italia 1 (e prima ancora RTV o Rete37) l’evento su MTV è stato molto importante.
Tutti i martedì, dalle 21:00 alle 22:30, tre nuovi anime non censurati (avete letto bene) e tutti in prima visione in territorio italiano.
Per me, che ai tempi ero già annoiato dalle continue repliche di altri canali nazionali, dal persistente eccesso di censure e da scelte di programmazione terrificanti, dove non veniva rispettato nemmeno l’ordine cronologico del cartone, il martedì diventò il mio giorno preferito e l’unico nel quale fosse obbligatorio restare a casa o avere accesso a una televisione.
Perdonatemi, mi sono lasciato trascinare.
Benvenuti nella nuova rubrica dedicata all’animazione giapponese, principalmente anime a puntate (per i film ci pensiamo poi).
Lo scopo è informare, consigliare e cercare di incuriosire chi magari ci ha sempre pensato ma non ha mai saputo da dove iniziare.
L’idea è questa:
Farvi appassionare al genere se non lo siete e sperare che qualcosa ve la guardiate.
Se siete già appassionati dell’argomento, sperare che alcuni dei cartoni consigliati siano nuove gradite scoperte (e che ve le guardiate).
Se come me, avete già visto gli anime di cui parliamo, possiamo riunirci in gioia e condividere pensieri e opinioni (no spoiler).
Sia chiaro, questa non sarà una classifica, non mi permetto di dare un voto più o meno alto ad un certo anime rispetto che ad un altro.
Quello che farò sarà selezionare una serie di anime che secondo me è essenziale aver visto o guardare subito se avete deciso di interessarvi al genere.
Inoltre, questo sarà l’unico articolo con un’introduzione così lunga, ma ci tenevo a spiegare un paio di cose prima di parlare soltanto di anime.
Dove ero rimasto?
Ah già: MTV Night.
Dunque. Quando MTV non era ancora un agglomerato di reality show, la programmazione del canale comprendeva intense ore di musica e classifiche top 10/100/1000, vari programmi comici tra cui Jackass (wow) e, dal 1999 ma stabilmente dai primi anni 2000, una serata dedicata all’animazione giapponese.
Anime Night.
Tra le prime scelte del canale per attirare spettatori venne selezionato quello che, per l’appunto, è l’anime di cui parleremo oggi e il primo del nostro listone.
Ladies and gentlemen:
Motherf***ing Cowboy Bebop.
Considerato, già poco dopo la sua uscita nel 1998, come una delle migliori e più innovative produzioni di stampo giapponese, questo anime è diventato nel tempo una delle pietre miliari del genere, tra i più citati dai tanti addetti ai lavori.
In un universo di cartoni che ruotano attorno a un insieme di fattori fortemente legati alla cultura giapponese, il registra e creatore della serie, Shin'ichirō Watanabe (che forse conoscete per uno dei suoi corti cinematografici realizzati in occasione della presentazione di Blade Runner 2049), prende spunto da noir, sci-fi, spaghetti western e thriller di stampo occidentale.
La serie, ambientata nel futuro, racconta la storia di un gruppo di cacciatori di taglie, tra cui Spike, Jet, Faye Valentine ed Ed che viaggiano a bordo della nave spaziale Bebop.
L'intero sistema solare è ora colonizzato dall’umanità.
I viaggi tra un pianeta e l’altro sono resi possibili attraverso l’utilizzo di un gate interspaziale, che non aumenta la velocità della nave, bensì ne riduce lo spazio intorno permettendo di accorciare le distanze.
La storia è formata da singoli episodi quasi del tutto sconnessi tra loro (quasi), singole avventure, di quella che è la vita dei cacciatori di taglie spaziali.
Raro, per un anime, quasi non avere un filo conduttore principale (quasi).
Ancora più rara poi è la molteplice varietà di emozioni, ambientazioni e temi trattati in ogni singolo episodio.
Di fatto, dietro tutte le avventure dell’equipaggio della Bebop, i punti principali sono le memorie e le emozioni, il loro passato, il loro futuro e ciò che sta nel mezzo, una scarica di adrenalina giornaliera in cerca del prossimo bersaglio.
L’animazione è spettacolare, la cura dei dettagli incredibile.
A partire dai colori, passando per la composizione del frame, fino alla diversità dei veicoli e dei vari pianeti, ogni episodio è una meraviglia visiva, raggiungendo un livello raramente eguagliato da altri anime.
Scordatevi la Terra, che cinquant’anni prima della storia è stata quasi totalmente distrutta da una pioggia di asteroidi e meteoriti, scordatevi il sci-fi pieno di tecnologia con robottoni e migliaia di grattacieli decine di volte più alti dei nostri.
Immaginatevi Marte, in mezzo al deserto fuori dalla città, in un saloon stile western a bere un bicchiere di whiskey, dove i problemi si risolvono a colpi di revolver.
Immaginatevi un’enorme stazione spaziale orbitante in uno dei più grandi casinò spaziali del sistema.
Immaginatevi un sindacato del crimine con combattimenti di spade e stand-off alla messicana.
Immaginatevi 2001: Odissea nello Spazio, Blade Runner, Alien, Rolling Stones, The Queen, Isaac Asimov, Monkey Punch, Jean-Luc Godard, religione, filosofia, jazz, country e blues.
Chi più ne ha, più ne metta.
Siamo nel futuro, ma quel tono retrò è ben presente.
E nonostante sia un futuro fantastico e lontanissimo nel quale l'umanità girovaga da un angolo all'altro dello spazio, il cartone fa di tutto per metterti a tuo agio, per farti sentire che anche tu, a bordo del Bebop, ci potresti stare tranquillamente.
E lo fa anche grazie a una colonna sonora curatissima: ben 9 cd, di cui almeno 5 con una durata superiore ai 40 minuti ciascuno.
Ci sarebbe da dire tanto altro, ma rischierei di dare troppe informazioni.
Se ancora non lo avete visto, spero vivamente che lo inizierete al più presto.
Se lo avete già visto, spero che vi venga voglia di riguardarvelo.
Per quanto mi riguarda, so già che stasera mi tocca mettere da parte tutto e ricominciare.
"See you Space Cowboy..."
PS: oggi, su MTV, il martedì alle 21 puoi guardare il meraviglioso programma Ex on the beach: la rivincita degli Ex 6.