Clint Eastwood, per la sua visione del mondo e il suo orientamento politico, rappresenta sicuramente una voce fuori dal coro dell'élite artistica di Hollywood, ma film come GRAN TORINO che si...

Clint Eastwood, per la sua visione del mondo e il suo orientamento politico, rappresenta sicuramente una voce fuori dal coro dell'élite artistica di Hollywood, ma film come GRAN TORINO che si espongono ad una prospettiva scorretta sono utili e necessari sempre e comunque. 
Gli ex-veterani sono effettivamente una classe sociale emarginata e la sofferenza per la differenza generazionale a cavallo tra i cambiamenti del mondo contemporaneo è qualcosa di reale.
L'avversità verso i mutamenti sociali si ridimensiona sotto la conciliazione tra le varie differenze culturali e di età, dimostrando la grande sensibilità di una pellicola in cui il regista interpreta il suo classico eroe fuori dalle regole e fuori dalla società che si impone in un contesto dominato dall'assenza di ordine e rispetto per il prossimo (quindi anch'esso fuori dalle regole e dalla società). Non è il far west ma un ghetto periferico.
Clint Eastwood dirige con malinconia e grigiore qualcosa di quasi unico nel panorama hollywoodiano, un vero film d'autore di riferimento.

Clint Eastwood, per la sua visione del mondo e il suo orientamento politico, rappresenta sicuramente una voce fuori dal coro dell'élite artistica di Hollywood, ma film come GRAN TORINO che si...

Clint Eastwood, per la sua visione del mondo e il suo orientamento politico, rappresenta sicuramente una voce fuori dal coro dell'élite artistica di Hollywood, ma film come GRAN TORINO che si espongono ad una prospettiva scorretta sono utili e necessari sempre e comunque. 
Gli ex-veterani sono effettivamente una classe sociale emarginata e la sofferenza per la differenza generazionale a cavallo tra i cambiamenti del mondo contemporaneo è qualcosa di reale.
L'avversità verso i mutamenti sociali si ridimensiona sotto la conciliazione tra le varie differenze culturali e di età, dimostrando la grande sensibilità di una pellicola in cui il regista interpreta il suo classico eroe fuori dalle regole e fuori dalla società che si impone in un contesto dominato dall'assenza di ordine e rispetto per il prossimo (quindi anch'esso fuori dalle regole e dalla società). Non è il far west ma un ghetto periferico.
Clint Eastwood dirige con malinconia e grigiore qualcosa di quasi unico nel panorama hollywoodiano, un vero film d'autore di riferimento.