Data inizio produzione: 26/03/2001 Data fine produzione: 01/07/2001
A Beautiful Mind Prima uscita: 13/12/2001 - premiere Beverly Hills (USA) Distribuzione italiana: 22/02/2002 Fotografia: Roger Deakins Montaggio: Daniel P. Hanley, Mike Hill Lingua: Inglese
Colore 35mm Aspect Ratio: 1.85:1
Camere: ARRIFLEX 435 ES, ARRIFLEX 535 B
Ottiche: Cooke s4, Zeiss Standard Speed Prime, Zeiss Super Speed Budget: 58.000.000 $ Box Office Mondiale: 313.542.341 $
#cinefacts
74%
#pubblico
77%
#film
A Beautiful Mind
Ron Howard, USA, 2001, 135'
Biografico, Drammatico
Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ed Harris
Specifiche tecniche
0%
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+ Da vedere
Contiene spoiler
TRAMA
Il brillante ma asociale matematico John Nash accetta un lavoro segreto di crittografia per il governo e la sua vita prende una piega inaspettata e spaventosa.
Essere un buon regista può voler dire molte cose, ad esempio saper fare il proprio lavoro tecnicamente ma anche voler contribuire alla ricchezza artistica del cinema.
Ron Howard rientra nella...
Essere un buon regista può voler dire molte cose, ad esempio saper fare il proprio lavoro tecnicamente ma anche voler contribuire alla ricchezza artistica del cinema.
Ron Howard rientra nella prima categoria e assolutamente non nella seconda.
Come produttore ha sempre avuto occhi e orecchie rivolte alle volontà del pubblico e il non aver mai fatto flop lo rende un perfetto mestierante anche in questo ambito.
Con A Beautiful Mind ci ha visto lungo (in maniera chilometrica) forse per la prima vera volta, non cavalcando la moda ma bensì innescandola, con l'aiuto del periodo d'oro di Russell Crowe: basti pensare al successo che hanno avuto i biopic nel ventennio successivo! Un vero genere passe-partout per gli oscar, che oggi ha quasi un compito di impegno sociale e che in generale guadagna punti se la vita del protagonista è stata ricca di problematiche umane e toccanti.
Le cose che vuole dire questo film non sono molte e non sono particolarmente interessanti, ma vengono rese commoventi e intriganti in maniera limpida, precisa, pulita. Praticamente asettica, sterilizzata. Vuota.
non mi è difficile capire il tuo punto di vista, sono d'accordo praticamente su tutto. Il film è così azzeccato e ben fatto che per forza di cose lascia il segno. Forse aggiungere che la pellicola è asettica-sterilizzata-vuota è un po' troppo, ma ho votato la tua recensione per le ottime osservazioni.
Uno dei migliori biopic mai fatti. La storia è straordinario, affascinante e commuovente. Ron Howard fa il suo bel lavoro dietro la macchina da presa. Una nota di merito alla grande performance di...
Uno dei migliori biopic mai fatti. La storia è straordinario, affascinante e commuovente. Ron Howard fa il suo bel lavoro dietro la macchina da presa. Una nota di merito alla grande performance di Russel Crowe, a mio pare la migliore della sua carriera.
Essere un buon regista può voler dire molte cose, ad esempio saper fare il proprio lavoro tecnicamente ma anche voler contribuire alla ricchezza artistica del cinema.
Ron Howard rientra nella...
Essere un buon regista può voler dire molte cose, ad esempio saper fare il proprio lavoro tecnicamente ma anche voler contribuire alla ricchezza artistica del cinema.
Ron Howard rientra nella prima categoria e assolutamente non nella seconda.
Come produttore ha sempre avuto occhi e orecchie rivolte alle volontà del pubblico e il non aver mai fatto flop lo rende un perfetto mestierante anche in questo ambito.
Con A Beautiful Mind ci ha visto lungo (in maniera chilometrica) forse per la prima vera volta, non cavalcando la moda ma bensì innescandola, con l'aiuto del periodo d'oro di Russell Crowe: basti pensare al successo che hanno avuto i biopic nel ventennio successivo! Un vero genere passe-partout per gli oscar, che oggi ha quasi un compito di impegno sociale e che in generale guadagna punti se la vita del protagonista è stata ricca di problematiche umane e toccanti.
Le cose che vuole dire questo film non sono molte e non sono particolarmente interessanti, ma vengono rese commoventi e intriganti in maniera limpida, precisa, pulita. Praticamente asettica, sterilizzata. Vuota.
non mi è difficile capire il tuo punto di vista, sono d'accordo praticamente su tutto. Il film è così azzeccato e ben fatto che per forza di cose lascia il segno. Forse aggiungere che la pellicola è asettica-sterilizzata-vuota è un po' troppo, ma ho votato la tua recensione per le ottime osservazioni.
Sui termini "asettica" e "sterilizzata" potrei anche ritrattare, perché la pellicola non lo è a livello emotivo e di "spettacolo drammatico". Ma che sia vuota ne sono assolutamente convinto.
Certo, non è un film esasperato come Cinderella Man, ma è stato progettato alla stessa maniera: a tavolino con la stessa freddezza con cui si progetterebbe un pezzo meccanico con il solo unico scopo di essere un successo di critica e pubblico. L'assenza di altri scopi lo rende vuoto, almeno per i miei gusti.
Di conseguenza lo trovo anche asettico e sterilizzato, non sotto l'aspetto del successo in sala ovviamente.
Essere un buon regista può voler dire molte cose, ad esempio saper fare il proprio lavoro tecnicamente ma anche voler contribuire alla ricchezza artistica del cinema.
Ron Howard rientra nella...
Essere un buon regista può voler dire molte cose, ad esempio saper fare il proprio lavoro tecnicamente ma anche voler contribuire alla ricchezza artistica del cinema.
Ron Howard rientra nella prima categoria e assolutamente non nella seconda.
Come produttore ha sempre avuto occhi e orecchie rivolte alle volontà del pubblico e il non aver mai fatto flop lo rende un perfetto mestierante anche in questo ambito.
Con A Beautiful Mind ci ha visto lungo (in maniera chilometrica) forse per la prima vera volta, non cavalcando la moda ma bensì innescandola, con l'aiuto del periodo d'oro di Russell Crowe: basti pensare al successo che hanno avuto i biopic nel ventennio successivo! Un vero genere passe-partout per gli oscar, che oggi ha quasi un compito di impegno sociale e che in generale guadagna punti se la vita del protagonista è stata ricca di problematiche umane e toccanti.
Le cose che vuole dire questo film non sono molte e non sono particolarmente interessanti, ma vengono rese commoventi e intriganti in maniera limpida, precisa, pulita. Praticamente asettica, sterilizzata. Vuota.
non mi è difficile capire il tuo punto di vista, sono d'accordo praticamente su tutto. Il film è così azzeccato e ben fatto che per forza di cose lascia il segno. Forse aggiungere che la pellicola è asettica-sterilizzata-vuota è un po' troppo, ma ho votato la tua recensione per le ottime osservazioni.
Sui termini "asettica" e "sterilizzata" potrei anche ritrattare, perché la pellicola non lo è a livello emotivo e di "spettacolo drammatico". Ma che sia vuota ne sono assolutamente convinto.
Certo, non è un film esasperato come Cinderella Man, ma è stato progettato alla stessa maniera: a tavolino con la stessa freddezza con cui si progetterebbe un pezzo meccanico con il solo unico scopo di essere un successo di critica e pubblico. L'assenza di altri scopi lo rende vuoto, almeno per i miei gusti.
Di conseguenza lo trovo anche asettico e sterilizzato, non sotto l'aspetto del successo in sala ovviamente.
Uno dei migliori biopic mai fatti. La storia è straordinario, affascinante e commuovente. Ron Howard fa il suo bel lavoro dietro la macchina da presa. Una nota di merito alla grande performance di...
Uno dei migliori biopic mai fatti. La storia è straordinario, affascinante e commuovente. Ron Howard fa il suo bel lavoro dietro la macchina da presa. Una nota di merito alla grande performance di Russel Crowe, a mio pare la migliore della sua carriera.
Lenù
4 anni fa
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