Un pugno allo stomaco dover assistere ad una rappresentazione così cruda, così neorealista dei bassifondi metropolitani, membra esistenti e palpitanti della società, società che ha apparentemente...
Un pugno allo stomaco dover assistere ad una rappresentazione così cruda, così neorealista dei bassifondi metropolitani, membra esistenti e palpitanti della società, società che ha apparentemente abbandonato al loro habitat masse di persone insoddisfatte ed arrese, involontariamente incapaci di smuoversi dal loro status quo e di capire il senso e le sfaccettature della realtà che le circonda.
Uno scenario sporco, nauseante che gli americani non erano abituati a vedere sul grande schermo, una versione inedita di New York e dell'America, abituata da sempre a vivere di facciata.
TAXI DRIVER è stendardo di una vera e propria rivoluzione artistica indotta dalle rivoluzioni sessantottine americane che si riflettono anche nella New Hollywood.
Martin Scorsese ci rinchiude in un purgatorio senza via di fuga, da soffrire passivamente, inquadrato in maniera decadentista e malinconica, accostato ad atmosfere noir il cui fascino notturno e misterioso diventa un po' perverso, attirato da una quotidianità che deve fare i conti con la parte più strana e solitaria del mondo contemporaneo.
Un pugno allo stomaco dover assistere ad una rappresentazione così cruda, così neorealista dei bassifondi metropolitani, membra esistenti e palpitanti della società, società che ha apparentemente...
Un pugno allo stomaco dover assistere ad una rappresentazione così cruda, così neorealista dei bassifondi metropolitani, membra esistenti e palpitanti della società, società che ha apparentemente abbandonato al loro habitat masse di persone insoddisfatte ed arrese, involontariamente incapaci di smuoversi dal loro status quo e di capire il senso e le sfaccettature della realtà che le circonda.
Uno scenario sporco, nauseante che gli americani non erano abituati a vedere sul grande schermo, una versione inedita di New York e dell'America, abituata da sempre a vivere di facciata.
TAXI DRIVER è stendardo di una vera e propria rivoluzione artistica indotta dalle rivoluzioni sessantottine americane che si riflettono anche nella New Hollywood.
Martin Scorsese ci rinchiude in un purgatorio senza via di fuga, da soffrire passivamente, inquadrato in maniera decadentista e malinconica, accostato ad atmosfere noir il cui fascino notturno e misterioso diventa un po' perverso, attirato da una quotidianità che deve fare i conti con la parte più strana e solitaria del mondo contemporaneo.
Il capolavoro di Martin Scorsese. Il personaggio Travis bickle entrato ormai di diritto nella storia del cinema forte di un Interpretazione straordinaria di Robert de Niro e da scene mozzafiato,...
Il capolavoro di Martin Scorsese. Il personaggio Travis bickle entrato ormai di diritto nella storia del cinema forte di un Interpretazione straordinaria di Robert de Niro e da scene mozzafiato, scene cult come quella dello specchio. Taxi driver racconta la vita di un reduce del vietnam che soffre di insonnia, e per questo inizia a lavorare come taxista. I suoi problemi si fanno notare quando inizia a frequentare una donna non riuscendo a fare a meno delle sue abitudini. Travis è anche un sociopatico arrabbiato e depresso, influenzato dalla terribile esperienza della guerra. Infatti cercherà di uccidere il senatore palantine non riuscendoci. In seguito cercherà un riscatto personale, e di gratificarsi con se stesso aiutando un prostituta minorenne interpretata da una incredibile Jodie foster che durante le riprese aveva 12 anni. la scena del massacro finale è ancora oggi una della scene più violente e più belle della storia del cinema.
Non dimenticare di barrare la casella "Contiene spoiler" quando spoileri aspetti importanti della trama!
Anche se per i film capolavoro come questo è impensabile che ci sia qualcuno che non la conosca 😊 ma non si sa mai
Un pugno allo stomaco dover assistere ad una rappresentazione così cruda, così neorealista dei bassifondi metropolitani, membra esistenti e palpitanti della società, società che ha apparentemente...
Un pugno allo stomaco dover assistere ad una rappresentazione così cruda, così neorealista dei bassifondi metropolitani, membra esistenti e palpitanti della società, società che ha apparentemente abbandonato al loro habitat masse di persone insoddisfatte ed arrese, involontariamente incapaci di smuoversi dal loro status quo e di capire il senso e le sfaccettature della realtà che le circonda.
Uno scenario sporco, nauseante che gli americani non erano abituati a vedere sul grande schermo, una versione inedita di New York e dell'America, abituata da sempre a vivere di facciata.
TAXI DRIVER è stendardo di una vera e propria rivoluzione artistica indotta dalle rivoluzioni sessantottine americane che si riflettono anche nella New Hollywood.
Martin Scorsese ci rinchiude in un purgatorio senza via di fuga, da soffrire passivamente, inquadrato in maniera decadentista e malinconica, accostato ad atmosfere noir il cui fascino notturno e misterioso diventa un po' perverso, attirato da una quotidianità che deve fare i conti con la parte più strana e solitaria del mondo contemporaneo.
Il capolavoro di Martin Scorsese. Il personaggio Travis bickle entrato ormai di diritto nella storia del cinema forte di un Interpretazione straordinaria di Robert de Niro e da scene mozzafiato,...
Il capolavoro di Martin Scorsese. Il personaggio Travis bickle entrato ormai di diritto nella storia del cinema forte di un Interpretazione straordinaria di Robert de Niro e da scene mozzafiato, scene cult come quella dello specchio. Taxi driver racconta la vita di un reduce del vietnam che soffre di insonnia, e per questo inizia a lavorare come taxista. I suoi problemi si fanno notare quando inizia a frequentare una donna non riuscendo a fare a meno delle sue abitudini. Travis è anche un sociopatico arrabbiato e depresso, influenzato dalla terribile esperienza della guerra. Infatti cercherà di uccidere il senatore palantine non riuscendoci. In seguito cercherà un riscatto personale, e di gratificarsi con se stesso aiutando un prostituta minorenne interpretata da una incredibile Jodie foster che durante le riprese aveva 12 anni. la scena del massacro finale è ancora oggi una della scene più violente e più belle della storia del cinema.
Non dimenticare di barrare la casella "Contiene spoiler" quando spoileri aspetti importanti della trama!
Anche se per i film capolavoro come questo è impensabile che ci sia qualcuno che non la conosca 😊 ma non si sa mai
Contiene spoiler