Pretenzioso, forzato, diseducativo con una fotografia orribile e diretto in modo bizzarro. Snyder mi è simpatico per carità, adoro il suo modo di girare male, però questo film è insopportabile....

Pretenzioso, forzato, diseducativo con una fotografia orribile e diretto in modo bizzarro. Snyder mi è simpatico per carità, adoro il suo modo di girare male, però questo film è insopportabile. Probabilmente ha fatto successo perché è violento, ci sono i nudi, ha questo mondo bizzarro ma sinceramente mi leva tutta l'epica tutto questo green screen finto dove stanno nel deserto e non si alza un briciolo di sabbia, un po' di polvere, pure se corrono e fare un film epico senza epicità è sbagliatissimo

La sovrapposizione del cinema con il fumetto attraverso l'esplorazione esasperata del digitale (Sin City) aveva aperto una serie di porte. Lo storico moderno sdoganato da Ridley Scott (Il Gladiatore...

La sovrapposizione del cinema con il fumetto attraverso l'esplorazione esasperata del digitale (Sin City) aveva aperto una serie di porte. Lo storico moderno sdoganato da Ridley Scott (Il Gladiatore e Le Crociate, ma anche King Arthur di Fuqua) ne aveva aperte altre.
Ma nessuno avrebbe mai immaginato che Snyder avrebbe sfondato l'intero muro con un carro armato distruggendo ogni regola cinematografica e sventolando (senza alcuna riflessione in merito e per puro divertissement) il concetto di videogame.
L'estetica psicolabile di Snyder può regalare qualche frame spettacolare, evocativo o addirittura interessante, ma la narrazione pomposa ricerca un senso di epicità che non esiste, e la tamarraggine non è evidentemente il metodo migliore per incastonare ciò che non è realistico, bensì semplicemente appariscente, nel mondo storico.
Il senso di grandezza finto ma realistico del peplum classico devia verso il senso grandezza esageratamente finto ed eufemisticamente esposto del neo-peplum. Così, 300 ha ucciso un genere cinematografico.