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William Friedkin si è spento nella sua casa di Bel Air, a Los Angeles, in seguito a un infarto.
Lo stato di salute del regista statunitense, scomparso all'età di 87 anni, era già stato compromesso da una polmonite.
Nato a Chicago nel 1935 da una famiglia ebrea di origine ucraina, William Friedkin iniziò la sua carriera grazie a un'emittente televisiva che gli affidò la regia di programmi e documentari; negli anni '60 Friedkin approdò infine al Cinema con Good Times, lungometraggio d'esordio incentrato sulle vicissitudini artistiche dei cantanti Sonny Bono e Cher nelle parti di loro stessi.
[Il trailer de Il braccio violento della legge]
William Friedkin arrivò all'apice della sua carriera nella prima metà del decennio successivo: al 1971 e al 1973 risalgono rispettivamente Il braccio violento della legge e L'esorcista, quest'ultimo riconosciuto all'unanimità come uno dei migliori horror di ogni tempo; Friedkin ottenne la candidatura agli Oscar come Migliore Regista per entrambe le pellicole, vincendo la statuetta per il poliziesco con protagonista Gene Hackman.
Nel prosieguo della sua carriera William Friedkin non tornò ai livelli toccati con i suoi due film più noti, continuando tuttavia le sue incursioni nei generi del poliziesco e del thriller, come nel caso di Cruising, film con Al Pacino nelle vesti di un poliziotto a caccia di un serial killer negli ambienti omosessuali newyorkesi, o Vivere e morire a Los Angeles, con protagonisti William Petersen e Willem Dafoe.
Insieme a Peter Bogdanovich, Francis Ford Coppola e altri rinomati registi dell'epoca, Friedkin è stato un alfiere della New Hollywood, corrente cinematografica che contribuì all'evoluzione del Cinema statunitense attraverso la rottura degli schemi imposti dalla tradizione hollywoodiana, grazie a una maggiore libertà creativa dei cineasti.
[Il trailer de L'esorcista]
Moltissimi artisti hanno reso omaggio sui social network a William Friedkin: da Eli Roth, che lo ha definito "leggenda", a Stephen King, passando per Lesli Linka Glatter, presidente della Directors Guild of America fino a Guillermo del Toro e Kiefer Sutherland.
Proprio Sutherland ha lavorato con Friedkin per The Caine Mutiny Court-Martial, ultima fatica del regista che sarà presentata fuori concorso alla prossima Mostra del Cinema di Venezia.
Gli appassionati cinefili salutano quello che è stato, senza dubbi, un gigante della Settima Arte.
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