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Netflix ha svelato il trailer di Yara, film ispirato al famigerato caso di cronaca nera avvenuto a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, ormai dieci anni fa.
L'opera ricostruirà la vicenda dell'omicidio della giovane Yara Gambirasio e le successive indagini che portarono all'arresto di Massimo Giuseppe Bossetti, attualmente in carcere dopo la condanna all'ergastolo emanata nel 2018.
[Il trailer di Yara]
Il film, annunciato come un thriller che cercherà di raccontare la storia trattata con imparzialità e delicatezza, può vantare la regia di Marco Tullio Giordana.
L'autore milanese ha già firmato opere notevoli su alcune delle pagine più buie della storia italiana: suoi sono ad esempio I cento passi (2000), sull'assassinio nel 1978 del giornalista Peppino Impastato da parte della mafia, e Romanzo di una strage (2012), basato sull'attentato avvenuto a Milano in Piazza Fontana nel 1969.
Protagonisti di Yara sono Isabella Ragonese (recentemente vista in Lei mi parla ancora) e Alessio Boni (La meglio gioventù): i due interpreteranno rispettivamente la magistrata Letizia Ruggeri e un colonnello di polizia che concentreranno ogni loro sforzo sulla risoluzione del caso, partendo soltanto da alcune tracce di DNA difficilmente identificabile.
Ruggeri, pur di arrivare alla risoluzione del caso, si scontrerà col suo stesso mondo lavorativo e si confronterà con le paure che derivano dall'essere genitori.
[Marco Tullio Giordana, regista di Yara]
La sceneggiatura del film è stata scritta da Graziano Diana su soggetto di Pietro Valsecchi, che figura anche come produttore con la sua Taodue insieme a RTI (quest'ultima ha già collaborato con Netflix per la realizzazione de Il Divin Codino).
Taodue da anni anni coltivava l'idea di trasporre sul grande schermo il drammatico caso della giovane Gambirasio.
Tale proposito diventerà realtà: Yara infatti verrà distribuito in sala dal 18 al 20 ottobre per poi sbarcare su Netflix a partire dal 5 novembre.
Come si porrà il pubblico di fronte a un film che racconta una vicenda così dolorosa e ancora vivida nella mente degli italiani?
Non abbiamo mai "giocato" con notizie di cronaca nera o di gossip per acchiappare click.