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Stanotte verranno assegnati i premi Oscar (in diretta per il Red Carpet dalle 22:50 su Sky Cinema Oscar - canale 304 - dalle 23:40 su Tv8; per la cerimonia dalle 2:00 su Sky Uno e Tv8).
Da anni provo a prevedere come andrà la serata, affiancando alle mie personali sensazioni supporti statistici, matematici e storici.
Chiaramente non si tratta di una scienza esatta, ma spesso si rivela affidabile.
Proviamo quindi adesso a prevedere quali potrebbero essere i vincitori, categoria per categoria – e proviamo soprattutto a capire perché.
Iniziamo subito.
MIGLIOR FILM
Come ogni anno questa è la categoria in cui è più complicato azzardare ipotesi.
Roma ha conquistato il BAFTA (predittivo in 9 delle ultime 19 occasioni) ed il DGA (predittivo in 14 delle ultime 19 occasioni) e questo lo pone, in ogni caso, come favorito, almeno da un punto di vista statistico-matematico.
Ma le differenze con gli altri contendenti sono minime.
In effetti c’è da considerare che il Director’s Guild Award è, in senso stretto, un premio conferito alla miglior regia, e non al miglior film – l’associazione è dunque indiretta, e risulta significativa principalmente perché la tendenza fino a qualche anno fa era quella di assegnare Oscar al miglior film ed alla miglior regia in tandem, tendenza però da un paio di anni ormai abbandonata.
In più, Roma non ha trionfato nella categoria più specifica in questo senso, ovverosia il PGA (predittivo in 13 degli ultimi 19 casi, ma con un sistema di voto identico a quello degli Oscar – ve ne abbiamo parlato qui qualche tempo fa – e più specificamente riferito come al “miglior film”) e non è stato neppure nominato come “miglior cast” ai SAG Awards, condizione senza la quale, dal 2000 ad oggi, ha trionfato un solo film: The Shape of Water, lo scorso anno.
Inoltre non ha ricevuto nomination al montaggio, che è un altro forte pronosticatore.
In generale, la concomitante “sconfitta” ai Golden Globe, il fatto che sia stato distribuito su Netflix e non in sala, la lingua non-inglese, il bianco e nero, sembrano tutti fattori minori che però sommati assieme potrebbero fare la differenza in negativo.
L’altro principale candidato alla vittoria parrebbe essere Green Book, forte del successo ai PGA e della vittoria ai Golden Globe.
Non va certamente sottostimato, ma la mancanza di una nomination alla regia pare essere una montagna da scalare, dal momento che dal 2000 ad oggi solo un film (Argo) ha ottenuto la statuetta al miglior film senza neppure essere nominato alla regia; in più, neppure Green Book era nel novero dei candidati al miglior cast ai SAG, quindi si ripropone qui lo stesso problema di prima.
Come detto, questa è una categoria complicata.
Se si considerano le tre cosiddette “nomination fondamentali”, cioè quelle che storicamente si associano sempre o quasi alla vittoria del miglior film (nello specifico: Regia, Sceneggiatura, Montaggio – della regia abbiamo parlato, mentre per le altre due dal 2000 ad oggi nessun film ha vinto senza nomination alla sceneggiatura, e solo uno senza montaggio… Birdman) scopriamo che solo tre film, ossia La Favorita, Vice - L'uomo nell'ombra e BlacKkKlansman, rispondono a tutti e tre i requisiti.
Io credo che alla fine vincerà uno di questi tre film.
La Favorita e Vice hanno più nomination, quindi sembrerebbero avanti, però BlacKkKlansman è l’unico ad essere stato, in effetti, nominato anche al miglior cast ai SAG, e la campagna pubblicitaria condotta in questi mesi è stata piuttosto importante – avere un apprezzamento generalizzato, cioè non essere “esclusi” da nessun premio, è coerente con il sistema di voto degli Oscar in questa categoria, tra l’altro.
Categoria che, comunque, è praticamente impronosticabile con certezza, come si è visto, ma dovendo puntare su qualcuno... io punterei su Spike Lee.
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MIGLIOR REGIA
Qui il discorso è molto più semplice.
Alfonso Cuaròn ha trionfato ai DGA, ai Globe, ai BAFTA, e non c’è motivo per cui non debba confermarsi anche agli Oscar.
I concorrenti più temibili sono Lanthimos, per La Favorita, e Spike Lee, per BlacKkKlansman, ma rimangono piuttosto distanti, sullo sfondo.
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MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Può un’attrice vincere in questa categoria, nonostante rappresenti l’unica nomination in assoluto del proprio film?
La risposta è "sì, è già successo": nel 2015 a Julianne Moore, per Still Alice.
Anche in quel caso, tra l’altro, si trattava di un’attrice rinomata e ben conosciuta, che però non aveva ancora ottenuto la statuetta fino a quel momento.
E chi allora meglio di Glenn Close, record-woman assoluta in questo senso?
Tra l’altro ha vinto ai SAG e ai Globe, perdendo solo ai BAFTA contro Olivia Colman.
Ma Olivia Colman è britannica, i BAFTA sono britannici e Glenn Close non è britannica… e non lo sono neppure gli Oscar.
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MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
Questa è veramente molto difficile.
Rami Malek è favorito, perché ha vinto ai SAG, perché ha vinto ai BAFTA, perché a differenza di Christian Bale non ha ancora vinto un Oscar, perché il suo personaggio è amatissimo.
Ma ci sono da considerare diversi fattori.
Il primo è che a Hollywood piacciono le trasformazioni fisiche, e ancor di più piacciono le interpretazioni di personaggi realmente esistiti: chiaramente in questa categoria rientrano entrambe le interpretazioni, ma l’impressione è che, nel senso tecnico del termine, abbia colpito più la strabiliante immedesimazione di Bale, mentre Malek benefici, più che altro, della trainante spinta propulsiva del personaggio che interpreta.
Poi c’è da dire che quest’anno i SAG sono stati quantomeno curiosi: raramente era accaduto che ci fosse una tale discrepanza tra i titoli favoriti agli Oscar e le nomination “degli attori”, con candidature a titoli come Crazy Rich Asians (che invece non ne ha ottenuta neppure una dall’Academy) o facendo vincere Emily Blunt (anche qui, neppure candidata dall’Academy).
Si tratta, comunque, di uno dei più forti pronosticatori nella stagione degli Oscar e non va sottovalutato, ma che ci siano delle discrepanze tra le due “giurie” quest’anno è apparso evidente.
Allora io credo possa succedere anche in questa categoria, tanto più che Dick Cheney è un personaggio che negli USA è particolarmente conosciuto, e dunque il lavoro di Bale dovrebbe essere molto più considerato lì che, ad esempio, nei BAFTA.
I SAG solitamente predicono 3/4 vittorie finali, sulle loro 5 nomination principali totali, ma nella storia si sono verificati anche casi in cui le cose sono andate meglio (5 su 5) o peggio (2 su 5).
Questo potrebbe essere un anno in cui vanno “peggio”, insomma, alla fine credo che Christian Bale possa spuntarla.
Ma è obiettivamente un azzardo, perché Malek, a rigor di logica e matematicamente, rimane favorito.
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MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Questa è una categoria piuttosto semplice, invece.
Mahershala Ali ha vinto praticamente ovunque, e molto probabilmente si ripeterà anche agli Oscar.
L’avversario più temibile è Richard E. Grant, per Copia Originale, ma appare veramente distante.
Ali si appresta dunque a vincere la sua seconda statuetta in tre anni.
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MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Anche qui il discorso è complesso.
Come si diceva prima Emily Blunt ha vinto ai SAG, ma non è nominata agli Oscar.
Di contro, Regina King, vincitrice del Golden Globe in questa categoria, non è stata neppure nominata ai SAG, il che non è di grande auspicio (dal 2000 ad oggi, date queste premesse, hanno vinto la statuetta solo due attrici).
Ai BAFTA ha vinto Rachel Weisz, e chi scrive trova questo successo abbastanza giusto, ma onestamente non credo che possa ripetersi agli Oscar.
In generale, la doppia nomination per le star de La Favorita dovrebbero tendere a levarsi voti a vicenda: tra le due, Emma Stone sembra comunque un po’ più avanti, soprattutto in ragione di un’esposizione mediatica maggiore e del fatto che abbia simulato un accento non proprio.
Ma, un po’ come per la controparte “protagonista”, io credo che alla fine premieranno Amy Adams, e lo faranno sia come “premio alla carriera”, sia perché, di nuovo, negli USA i personaggi trattati in Vice - L'uomo nell'ombra sono molto più conosciuti che in qualsiasi altra parte del mondo.
Rimane una sfida parecchio complicata da predire, in realtà (anche perché il tempo su schermo delle due co-protagoniste de La Favorita è significativo, e questa cosa tende a far pendere la bilancia dalla loro parte) ma credo che sia finalmente giunto l’anno di Amy.
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MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Quanto può essere utile scommettere “contro” i WGA in due categorie su due?
Ma stavolta pare si debba proprio fare così: era già successo nel 2002.
I WGA hanno infatti eletto vincitore Copia Originale - che però qui manca di una nomination al miglior film, condizione senza la quale solo 4 opere, nella storia, hanno vinto in questa categoria – peraltro, tutti e quattro in un’epoca in cui venivano candidati solo 5 film al premio più ambito…
Potrebbe allora essere utile fidarsi dei BAFTA e virare su BlacKkKlansman, che rispetto ai suoi rivali pare essere in buon vantaggio, forte di un apprezzamento generalizzato maggiore.
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MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
È probabile che in questa categoria ci sia spazio per una vittoria di La Favorita, già vincitrice ai BAFTA.
Solitamente qui ad esserci di aiuto sono i WGA, ma quest’anno sono successe due cose curiose.
In prima analisi, La Favorita non era eleggibile per questioni burocratiche; ma nonostante questa mancanza il premio non è tuttavia andato a nessuno dei suoi effettivi avversari agli Oscar, bensì a Eight Grade, che però non è stato nominato dall’Academy.
Questo solitamente è un segnale di ottimo auspicio per un film, e quindi io credo che il film di Lanthimos (ma non scritto da lui, stavolta) possa vincere.
Green Book, che ha invece trionfato ai Globe, non va assolutamente escluso, ma rimane leggermente dietro.
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MIGLIOR FILM STRANIERO
Naturalmente Roma.
C’è poco da aggiungere: Cold War ha i suoi sostenitori, ma da quanto emerso dalle nomination paiono essere molti di meno rispetto al film messicano, che non avrà problemi a trionfare in questa categoria.
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MIGLIOR FILM DI ANIMAZIONE
Anche qui i giochi sembrano essere fatti, Spider-Man: Un Nuovo Universo ha vinto PGA, BAFTA e Golden Globe, e molto probabilmente vincerà anche qui.
Rimane un filo di competizione perché L’isola dei Cani, di Wes Anderson, ha raccolto critiche positive un po’ ovunque, ed ha avuto successo in premi minori.
Comunque, al netto di ogni legittimo dubbio, la strada pare tracciata.
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MIGLIOR DOCUMENTARIO
Possibilmente questa è la categoria più incerta dell’intera edizione, perché ci sono pochissimi dati su cui lavorare.
Free Solo ha vinto il BAFTA, ma RBG pare essere il favorito, se non altro per il riconoscimento della National Board Review, e perché affronta tematiche che potrebbero essere di maggiore impatto sui membri dell’Academy.
Comunque è una partita apertissima.
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MIGLIOR FOTOGRAFIA
Qui la sfida è aperta tra Roma e La Favorita; per quanto il secondo non si possa del tutto escludere, a essere favorito pare il film di Cuaròn, premiato anche ai BAFTA.
In ogni caso, questa rimane una partita aperta perché è da Schindler's List che un film in bianco e nero non ha successo in questa categoria, e La Favorita pone un’alternativa concreta, con una buona dose di originalità.
Staremo a vedere, ma complessivamente è Roma il vero “favorito”, ed è anche il film che credo alla fine vincerà in questa categoria.
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MIGLIOR MONTAGGIO
La scelta più naturale dovrebbe essere Vice - L'uomo nell'ombra, che fa del montaggio la propria arma di forza: in più, Vice ha anche vinto ai BAFTA.
Però il premio di settore della ACE è andato a Bohemian Rhapsody, con un ottimo score di 11 previsioni nelle ultime 15 edizioni.
Queste sono sempre categorie complesse da predire, ma dovendomi sbilanciare credo che il maggior apprezzamento generale per Vice possa condurlo alla vittoria anche qui, soprattutto in ragione del fatto che il montaggio ha un ruolo particolarmente “evidente” nel film di McKay, il che, nella giuria eterogenea dell'Academy, non composta da soli “esperti del settore”, come può essere invece il premio ACE, secondo me avrà una sua valenza non indifferente.
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MIGLIOR COLONNA SONORA
Altra categoria complicata.
Ai BAFTA ha trionfato A Star is Born, ma non è stato preso in considerazione dall’Academy, così come First Man, vincitore ai Globe ma snobbato dagli Oscar.
Solitamente questa sezione predilige film con alle spalle una nomination al “miglior film”, il che sembrerebbe un punto a favore di Black Panther: tra l’altro il suo compositore ha già vinto un Grammy per questo lavoro.
Nonostante vi sia un ampio consenso per Se la strada potesse parlare, che è probabilmente il favorito, considerando vari altri piccoli indicatori provenienti dai circoli di critici sparsi negli USA, io credo che alla fine qui la spunterà Black Panther, anche perché si collocherebbe strategicamente in una categoria né troppo mediatica né troppo snobbata.
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MIGLIOR SCENOGRAFIA
Film ambientati nel passato solitamente tendono a fare molto bene qui, e La Favorita si presenta certamente in pole position forte anche del premio di settore dell’Art Directors Guild nella categoria “Period”.
In ogni caso, però, non va escluso Black Panther, anch’esso ritenuto vincitore della stessa giuria, sebbene nella categoria “Fantasy”.
Il BAFTA, e un generale apprezzamento maggiore per il film di Lanthimos, comunque, fanno pendere sicuramente la bilancia dalla parte di La Favorita.
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MIGLIORI COSTUMI
Anche qui La Favorita parte con tutti i… favori del pronostico, sia perché chiaramente i costumi giocano un ruolo significativo nel film, sia perché è proprio il genere di costumi che l’Academy sembra preferire.
Inoltre ha anche vinto ai BAFTA.
Anche qui, comunque, si rinnova il duello con Black Panther: non sarebbe sorprendente se in una delle due categorie riuscisse a spuntarla, ma non sapendo se e dove accadrà, io rimarrei fedele a La Favorita in entrambe.
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MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Probabilmente la categoria più sicura di quest’annata: Shallow, di A Star is Born, è praticamente certa della vittoria.
Il che peraltro consegna al suo film, che ha ottenuto diverse nomination ma che concretamente ha poche possibilità di vincere altri premi, una statuetta.
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MIGLIOR TRUCCO E PARRUCCO
Esempi recenti di vincitori in questa categoria includono L’ora più Buia, per la rappresentazione di Winston Churchill, e The Iron Lady, per la rappresentazione di Margaret Thatcher.
Quest’anno toccherà a un altro lavoro fatto per mettere su schermo una personalità politica: vincerà, senza troppi problemi, Vice - L'uomo nell'ombra.
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MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Avengers: Infinity War è stato il primo film Marvel a essere riuscito a vincere il premio di settore di categoria, che ha predetto 6 degli ultimi 10 vincitori.
Detto ciò, è comunque però possibile che alla fine possa spuntarla First Man, che è un film che probabilmente ha riscosso un successo maggiore tra i membri dell’Academy e che potrebbe così riuscire comunque a portare a casa una statuetta. Ma dovendo sbilanciarsi propendo per una più probabile vittoria di Avengers.
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MIGLIOR SONORO
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Della differenza tra queste due categorie abbiamo parlato qui e per la verità, proprio in ragione delle loro diversità, non vanno sempre allo stesso vincitore.
Quest’anno però dovrebbero convergere verso quel Bohemian Rhapsody che di questi aspetti si avvale in maniera forte e preponderante.
Tra l’altro il film ha anche vinto la corrispondente categoria ai BAFTA, ed è stato premiato, soprattutto, con i premi di settore nei rispettivi ambiti.
2 commenti
Gloria Peluzzi
5 anni fa
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Valerio Dp
5 anni fa
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