close

NUOVO LIVELLO

COMPLIMENTI !

nuovo livello

Hai raggiunto il livello:

livello

#CineFacts. Curiosità, recensioni, news sul cinema e serie tv

#articoli

U.S. Palmese - Recensione: il gol del Sud - Roma 2024

U.S. Palmese dei Manetti Bros è stato presentato in anteprima alla XIX edizione della Festa del Cinema di Roma

U.S. Palmese dei Manetti Bros è stato presentato nella sezione Grand Public alla Festa del Cinema di Roma 2024

 

Dopo la trilogia di Diabolik Marco e Antonio Manetti tornano sul grande schermo con una favola calcistica dal sapore artigianale. 

Il film uscirà nelle sale il 20 marzo 2025 ed è ambientato a Palmi, una piccola cittadina in provincia di Reggio Calabria, posto caro ai fratelli registi perché ha dato i natali alla madre ed è stato meta delle loro vacanze familiari per anni.

 

Don Vincenzo (Rocco Papaleo - che pure ha abitato a Palmi per un periodo della sua vita), agricoltore ormai in pensione, propone ai suoi concittadini di organizzare una folle raccolta fondi per ingaggiare nella squadra di calcio locale, la U.S. Palmese, il fortissimo Etienne Morville (Blaise Afonso), giocatore parigino che milita nel Milan. 

 

 

[Rocco Papaleo in U.S. Palmese]

 

 

Da parte di don Vincenzo comincia così una pittoresca ricerca dei soldi necessari casa per casa, attraverso cui compone il ritratto di una varietà umana a metà tra il teatro e il fumetto: dal boss malavitoso temuto da tutti che si rivela docilissimo all'idea di poter risollevare le sorti della squadra di paese con una sua donazione, alle mogli pronte a investire i risparmi dei mariti per partecipare a questo sogno/allucinazione collettiva. 

 

Fino ad arrivare alla stravagante poetessa Adele Ferraro (Claudia Gerini), uno dei personaggi più riusciti di U.S. Palmese per la sua ironia. 

Donna di cultura, altolocata, attraversata da un amore viscerale e quasi erotico per la poesia, inizialmente si rifiuta di prendere parte alla raccolta fondi, considerando il calcio come "l'oppio dei popoli"; don Vincenzo però sa come adularla e riesce a convincerla, tanto che non solo mette a disposizione il suo denaro, ma diventa la prima fan delle doti, calcistiche e non, di Etienne Morville.

 

Nel frattempo a Milano il calciatore è alle prese con il suo carattere irascibile, inebriato dal successo, dalla bella vita e dalla sensazione di potere che la ricchezza suscita su di lui, memore di quando in Francia faticava a vivere dignitosamente: giocare a pallone è diventata l'ultima delle sue preoccupazioni, troppo distratto a godersi le conseguenze della fama. 

 

In U.S Palmese i Manetti raccontano la figura del calciatore contemporaneo, sfrontato negli eccessi e nel lusso e che, oltre a curare l'allenamento fisico, deve essere attento all'immagine che di sé trasferisce al pubblico, soprattutto sui social network.

Una scena in particolare restituisce bene il peso che le piattaforme digitali hanno sulla costruzione o distruzione della reputazione di una persona, quando, per esempio, una risposta sproporzionata a una provocazione, se filmata, potrebbe trasformarsi nella morte della propria carriera; Morville infatti viene accusato di "body shaming" dagli utenti social dopo un video e a causa di ciò viene messo fuori rosa.

 

In pieno declino personale e professionale, il calciatore vive un periodo di profondo disagio.

Sollecitato dal suo procuratore, pur controvoglia, si decide ad accettare l'offerta di una piccola squadra di calcio amatoriale del profondo sud d'Italia, l'U.S. Palmese appunto, per provare a risanare la sua immagine.

 

Morville lascia quindi Milano per trasferirsi a Palmi, andando incontro a una realtà molto più autentica e ruvida.

 

 

[Blaise Alfonso in una scena di U.S. Palmese]

 

 

A livello concettuale U.S. Palmese gioca con il doppio, quello tra il Nord e il Sud, tra un luogo in cui la mondanità può provocare disorientamento e un posto dove invece la semplicità spinge a ritrovare se stessi. 

 

Al rovescio però la polarità riguarda anche un aspetto più socio-culturale: i cittadini di Palmi si sono uniti nell'impresa di raccogliere i fondi per acquistare un calciatore di Serie A, a fronte però di un paese in cui manca persino l'ospedale.

Sembra che il calcio, nel suo significato più nobile di spirito collettivo, resti l'unica passione capace di fare da collante, quando il senso del bene comune si perde nella disaffezione alla cosa pubblica.

 

U.S. Palmese è a mio avviso un film divertente e divertito anche dal punto di vista della regia, negli stacchi con scene ipotetiche sul filo del pensiero dei personaggi, nella trasformazione in una sorta di cartone animato soprattutto nel racconto del calcio giocato, con effetti sonori e azioni pirotecniche che ricordano quelle mirabolanti dell'anime su Holly e Benji.

 

A Palmi Morville deve ricentrarsi dunque su un ritmo completamente nuovo, fatto di giornate lente e tutte uguali, e deve settare il suo atteggiamento, ancora arrogante, con quello dei compagni di squadra, sgangherati e con poco talento, ma con un viscerale amore per il pallone. 

Ogni personaggio in U.S. Palmese contribuisce all'affresco corale del racconto, da Rocco Papaleo, perfettamente a suo agio nel ruolo, a Gianfelice Imparato nei panni del professor Macrì, da Massimiliano Bruno che interpreta il macellaio Rocco Zampogna, a Max Mazzotta con la sua performance esilarante del mister della squadra, fino a Massimo De Lorenzo con il suo avvocato Tripodi.

 

Menzione speciale alla giovane Giulia Maenza nel ruolo di Concetta, la figlia di don Vincenzo, che offre una recitazione fresca e spontanea. 

 

 

[Un frame di U.S. Palmese]

 

U.S. Palmese è prodotto da Mompracem con Rai Cinema, con il sostegno di Calabria Film Commission e il patrocinio della Lega Nazionale Dilettanti.

 

La colonna sonora di Pivio & Aldo De Scalzi contribuisce all'ironia di fondo del film, grazie alle atmosfere western che incorniciano le scene di tensione, intermezzate da inserti rap che invece arricchiscono il flusso della narrazione quando si fa più intima. 

In U.S Palmese i Manetti Bros mescolano il romanzo di formazione con il feel good movie, la commedia italiana vintage con il lungometraggio a carattere sportivo, ottenendo il massimo potenziale espressivo dalle caratterizzazioni che non risultano mai macchiettistiche, ma anzi rappresentative di un modo di vivere verace.

 

Sondando le proprie radici familiari, i fratelli registi hanno saputo aprire il cuore al pubblico.

 

Become a Patron!

La Pie Voleuse

CineFacts segue tantissimi festival, dal più piccolo al più grande, dal più istituzionale al più strano, per parlarvi sempre di nuovi film da scoprire, perché amiamo il Cinema in ogni sua forma: non potevamo dunque mancare l'appuntamento con la Festa del Cinema di Roma! 

Se vuoi sostenere la redazione e fare in modo che CineFacts migliori ogni giorno, prova a dare un'occhiata al nostro Patreon!

Chi lo ha scritto

TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE

Articoli

Articoli

Articoli

Lascia un commento



close

LIVELLO

NOME LIVELLO

livello
  • Ecco cosa puoi fare:
  • levelCommentare gli articoli
  • levelScegliere un'immagine per il tuo profilo
  • levelMettere "like" alle recensioni