close

NUOVO LIVELLO

COMPLIMENTI !

nuovo livello

Hai raggiunto il livello:

livello

#CineFacts. Curiosità, recensioni, news sul cinema e serie tv

#articoli

The Crow - Il corvo - Recensione: l'ombra sbiadita del mito

The Crow - Il corvo cerca di far rinascere e attualizzare un classico cult degli anni '90, senza però riuscire a dar vita a un film iconico e dall'indiscusso fascino come l'originale; l'opera di Rupert Sanders ci offre una visione aggiornata che si perde in una narrazione diluita e priva di carisma, lasciando un'impressione sbiadita sia ai fan storici sia ai nuovi spettatori 

The Crow - Il corvo è arrivato nelle sale con un fardello pesante sulle spalle: essere il remake di uno dei cult più amati degli anni '90. 

 

L'originale diretto da Alex Proyas e reso immortale dalla tragica interpretazione di Brandon Lee, è un film che ha lasciato un'impronta indelebile nell'immaginario collettivo, tanto per il suo stile visivo quanto per la sua iconica colonna sonora.

Questo remake, purtroppo, a mio avviso non riesce a replicare né l'intensità emotiva né l'impatto culturale dell'originale, offrendo un'esperienza cinematografica che lascia l'amaro in bocca.  

 

Il regista Rupert Sanders, che aveva già familiarizzato con il concetto di remake grazie a Ghost in the Shell, dà vita ad un'opera problematica e priva di veri e propri punti di forza che finisce per liberare Il corvo del 1994 del suo linguaggio poetico trasformandolo in una prosa piatta, ridondante e prevedibile.  

 

[Il trailer di The Crow - Il corvo]

 

 

Nonostante l'attualizzazione della storia, a grandi linee la narrazione di The Crow - Il corvo mantiene lo scheletro del film del '94. 

 

Già dall'incipit del film si notano però alcuni cambiamenti che caratterizzano la pellicola di Sanders: Eric (Bill Skarsgård) e Shelly (FKA twigs) sono due giovani innamorati che, ritrovatisi invischiati in loschi affari, finiscono entrambi per essere uccisi. 

Risvegliatosi in una sorta di purgatorio marino un uomo offre a Eric la possibilità di tornare in vita per uccidere i colpevoli del loro omicidio e riportare così in vita l'amata Shelly.

Accettando immediatamente la proposta il ragazzo torna nel regno dei vivi diventando un vero e proprio spirito di vendetta immortale, guidato e accompagnato dalla figura di un corvo. 

Oltre alla modalità con cui il protagonista riesce a tornare in vita e la presenza di un regno sospeso tra la vita e la morte, l'elemento più innovativo di The Crow - Il corvo è senza dubbio la figura del cattivo principale: Vincent Roeg (Danny Huston). 

 

Leader della banda che Eric dovrà affrontare, questo personaggio è caratterizzato da una natura chiaramente sovrannaturale.

 

 

[The Crow - Il corvo: Bill Skarsgård nei panni di Eric dopo essere tornato in vita]

 

Questi nuovi elementi introducono The Crow - Il corvo in una dimensione narrativa che espande notevolmente il concetto di sovrannaturale che già si trovava nel film precedente.

 

La maggiore enfasi sugli aspetti sovrannaturali da un lato conferisce al film di Sanders un’impronta più originale e distintiva, ma dall'altro finisce per allontanarlo dal pathos crudo e viscerale che caratterizzava l’opera originale. 

Nel film di Proyas il dolore e la vendetta di Eric erano radicati in un contesto più realistico, dove l'elemento soprannaturale serviva principalmente come mezzo per esplorare tematiche umane profonde. 

In questo remake, invece, l’evoluzione del cattivo principale e l’ampliamento dell’universo sovrannaturale, seppur affascinanti, rischiano di diluire l’intensità emotiva che aveva reso la storia di Eric Draven così toccante nella sua prima incarnazione cinematografica.  

 

Pur provando a resistere alla tentazione di confrontare questo film con l'opera precedente, The Crow - Il corvo fatica a convincere anche considerato come opera autonoma.

Nonostante nella seconda parte del film Sanders riesca a creare scene d'azione visivamente affascinanti e indubbiamente intrattenenti, queste non sono sufficienti a sostenere l'intero film: a mio parere l'opera mostra diverse criticità sul piano narrativo e stilistico che ne compromettono l'efficacia complessiva, rendendolo un progetto in ultima analisi insoddisfacente. 

Il corvo del 1994 è stato molto più di un semplice film: è diventato il manifesto di un’epoca; il suo protagonista è divenuto un'icona per chiunque abbia vissuto gli anni '90, un simbolo di ribellione, dolore e redenzione. 

 

The Crow - Il corvo, purtroppo, non riesce a catturare la stessa intensità, privo di quel carisma oscuro che ha reso l’originale un’opera immortale.

 

 

[Eric ricoperto di sangue in un'intensa scena di The Crow - Il corvo]

 

 

Il protagonista Bill Skarsgård, pur offrendo una buona performance, non riesce a raggiungere l’intensità e la profondità dell'interpretazione di Brandon Lee. 

 

Questo è dovuto anche al fatto che Il corvo era radicato in un preciso contesto culturale, riflettendo le ansie, le speranze e le paure di una generazione segnata da cambiamenti sociali e artistici. 

The Crow - Il corvo sembra invece privo di quel contesto, risultando un prodotto che non riesce a trovare una propria identità e di conseguenza a stabilire un dialogo con il pubblico odierno.  

 

Uno degli aspetti centrali del film del 1994 era la tragica storia d’amore tra Eric e Shelly, intensa e passionale, la cui fine brutale era il motore della narrazione: il dolore e il desiderio di vendetta di Eric erano palpabili e il pubblico, nonostante il poco tempo trascorso insieme sullo schermo, poteva percepire la profondità del suo legame con Shelly. 

Nel remake invece la storia d’amore viene esplorata in maniera decisamente più estesa: le scene in cui Eric e Shelly si incontrano e si innamorano sono inutilmente prolisse e ridondanti, diluendo l’intensità della loro relazione e appesantendo il ritmo dell'intero film. 

L'amore tra i due protagonisti, invece di emergere con forza e chiarezza, appare forzato e poco convincente. 

 

Nonostante gli sforzi dei due attori, manca quella chimica esplosiva che avrebbe dovuto rendere il loro legame unico e in grado di giustificare il viaggio di vendetta di Eric.  

 

 

[Eric (Bill Skarsgård) e Shelly (FKA Twigs) in The Crow - Il corvo]

 

 

Un altro elemento indimenticabile e iconico de Il corvo era la sua colonna sonora, un mix perfetto di brani che catturavano l’essenza del film e dell’epoca. 

 

Artisti come The Cure, Nine Inch Nails e Stone Temple Pilots contribuirono a creare una vera e propria parte integrante della narrazione, capace di amplificare le emozioni delle scene e di rimanere impressa nella memoria del pubblico.  

In The Crow - Il corvo la selezione musicale appare invece piuttosto come una playlist disomogenea: nonostante la presenza di brani di artisti contemporanei di spicco, manca quella sinergia tra musica e immagini che rese il film caratteristico anche dal punto di vista sonoro. 

Le canzoni infatti spesso sembrano non dialogare con le scene in cui sono inserite, perdendo così l'opportunità di arricchire l’esperienza emotiva del pubblico.  

 

In definitiva credo che The Crow - Il corvo non sia in grado di volare con la stessa grazia oscura del suo predecessore, privo di quell’anima che ha reso l’originale un classico immortale. 

 

Per chi ha amato Il corvo del 1994 questa nuova versione potrebbe quindi risultare deludente; per chi non lo conosce sarà invece un film che semplicemente non lascia il segno.

 

Become a Patron!

 

CineFacts non ha editori, nessuno ci dice cosa dobbiamo scrivere né come dobbiamo scrivere: siamo indipendenti e vogliamo continuare ad esserlo, ma per farlo abbiamo bisogno anche di te! 

Se ti piace quello che facciamo e il nostro modo di affrontare il Cinema, sostienici entrando tra Gli Amici di CineFacts.it: aiuterai il sito, i social e il podcast a crescere e a offrirti sempre più qualità!

Chi lo ha scritto

TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE

Articoli

Articoli

Articoli

Lascia un commento



close

LIVELLO

NOME LIVELLO

livello
  • Ecco cosa puoi fare:
  • levelCommentare gli articoli
  • levelScegliere un'immagine per il tuo profilo
  • levelMettere "like" alle recensioni