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Il rapporto tra Sony e i supereroi si era finora limitato al personaggio di Spider-Man.
I tre film di Sam Raimi tra il 2002 e il 2007, i due Amazing Spider-Man nel 2012 e nel 2014 e Homecoming co-prodotto con Marvel e Disney.
Una volta "prestati" i diritti del'Uomo Ragno a casa Marvel, Sony ha deciso di produrre il film su Venom, uno dei villain più famosi dell'universo ragnesco, con protagonista Tom Hardy, uno degli attori più in vista e più eclettici del momento.
parlane bene, dai
Venom è un film che è stato praticamente demolito dalle prime recensioni della stampa e personalmente credo che... abbiano ragione a metà.
Il film soffre di una diffusa confusione in merito alla messa in scena e alla sceneggiatura, con scene d'azione pasticciate - non si può sbagliare a girare un inseguimento sulle strade di San Francisco, dai - e snodi risolti in maniera sbrigativa.
ho fame
Non aiuta il fatto che pare non avere un'identità precisa, saltellando tra la commedia per teenager con battutine disseminate qua e là e l'azione per adulti con scene forti e d'effetto.
Sembra più che altro che i 10 anni di "Marvel Movies" passati non abbiano insegnato molto, con il risultato di avere un film che pare essere prodotto almeno una decina di anni fa, CGI compresa.
noi siamo bellissimi
Ma c'è Tom Hardy.
C'è Venom.
Nonostante tutto il film si fa guardare, intrattiene e diverte, l'attore protagonista interpreta bene un ruolo complicato appunto da una sceneggiatura che non lo agevola per niente, passando in rassegna in due ore più o meno tutte le emozioni che un uomo prova in un'esistenza intera.
È sicuro di sé e poi viene licenziato, è innamorato e poi viene lasciato, è disperato e poi si sorprende e poi si convince e poi si spaventa, poi si inorgoglisce e poi è incredulo e poi è persuaso...
Sembra di assistere a una lezione di recitazione condensata in un film.
Interessante, ma forse un po' esagerato.
non ne stai parlando bene
Hardy incarna il bello e dannato posseduto da un simbionte alieno che ne governa le azioni e parla nella sua testa, rendendo i suoi arti delle armi devastanti, trasformandolo da reporter d'assalto in feroce assassino, guidando la moto al posto suo, rinforzandolo ma allo stesso tempo consumandolo.
E per l'attore credo sia stata una prova divertente che dimostra una volta di più la sua poliedricità.
Il problema è che tolto Tom Hardy, il film crolla.
ehi
Venom è reso in maniera bislacca, gli effetti visivi non sono quelli a cui la computer graphic ci ha ormai abituati ed è fin troppo "liquido" per sembrare massiccio e minaccioso.
EHI
La storia a mio avviso non racconta molto più di quanto mostri.
La critica alla scienza che se ne sbatte dell'etica è labile e l'antagonista del film non è altro che il solito megalomane miliardario che passa sopra qualunque cosa per le sue mire di conquista del mondo.
Anche se in questo caso più che al mondo punta allo spazio, ma quello è.
ho ancora fame
Da spettatore mi sono dunque sentito sballottato da una parte all'altra e ho fatto fatica sia ad empatizzare con il protagonista, che lo script fa di tutto per tenere distante, sia ad appassionarmi al plot in sé che risulta prevedibile fin dall'inizio, compresa la storyline della fidanzata-che-ti-molla-e-poi-alla-fine-ci-ripensa.
Ma, ripeto, il film riesce comunque a divertire grazie a Tom Hardy.
E probabilmente diverte perché a un certo punto si capisce che il tutto è talmente sconclusionato e fracassone che non c'è alcun motivo di pretendere dell'altro.
Non siamo in zona demenziale dichiarato stile Thor: Ragnarok, non siamo nemmeno in zona cinecomic con dignità come Captain America: Winter Soldier e neanche in zona santo cielo ridammi i soldi del biglietto come Suicide Squad.
se la pubblichi così ti stacco la testa a morsi, nano
Siamo infatti in un insieme di tutto ciò, che cambia ogni cinque minuti.
Un po' come cambia la forma di Venom stesso, ma non penso che questo fosse nelle intenzioni degli sceneggiatori.
O del regista che, tolto il protagonista, dirige gli altri attori come fossero tutti identici, senza personalità né sfumature.
O dei montatori, che in una scena di dialogo al ristorante tra Michelle Williams e Tom Hardy staccano da un piano all'altro senza minimamente pensare alla continuità, con il risultato di avere un Hardy che sorride sul campo e un Hardy serio con lo sguardo basso in controcampo, una Williams con la testa appoggiata alla mano sul campo e una Williams spostata dall'altro lato con le mani sotto il tavolo nel controcampo.
Una cosa veramente fastidiosa che non si può non notare e che fa uscire dalla finzione.
O ancora del direttore della fotografia che, con mia grande sorpresa, ho scoperto nei titoli di coda essere quel manico di Matthew Libatique che da anni è collaboratore fisso di Darren Aronofsky, che dona al film una patina oscura e darkettona, ma che si dimentica di saper comporre delle inquadrature come si deve, che qui sono praticamente assenti.
non hai ancora detto nulla su quanto siamo bellissimi e letali
Il mio parere dunque è che il film non raggiunga la sufficienza.
La sfiora, ma non la raggiunge.
E se ci fosse stato un altro protagonista al posto di Tom Hardy sicuramente il mio parere sarebbe stato ancora più negativo...
Ah, postilla sul doppiaggio: chiedo per cortesia ai direttori di doppiaggio italiani di trovare una voce "ufficiale" per quest'uomo, perché non mi sembra normale che abbia avuto finora 18 voci diverse in 27 film.
E magari non fatelo doppiare ad Adriano Giannini come in questo caso, oppure stategli dietro mentre lo fa, dato che non si capisce perché abbia deciso di doppiarlo perennemente sopra le righe, con una vocetta da ragazzino imbecille e facendogli concludere praticamente ogni frase con un lieve punto di domanda finale, come se non sapesse mai cosa sta dicendo.
Dopo averlo visto al cinema doppiato ho rivisto Venom in lingua originale su Netflix e, senza stupirmi più di tanto, Tom Hardy non ha minimamente caratterizzato il personaggio di Eddie Brock in quel modo.
la testa a morsi, nano, stai rischiando
In conclusione, non ascoltate le recensioni che lo bollano come film tremendo, ma non ascoltate nemmeno quelle che lo elevano a capolavoro.
Non ascoltate nemmeno questa mia recensione: se vi interessa il film andatelo a vedere e fatevi una vostra idea.
Secondo me è un film poco riuscito e traspare il cambio di registro che è stato deciso in corsa, quando da "vietato ai minori di 17 anni" hanno voluto edulcorarlo passando a un "vietato ai minori di 13 non accompagnati": non è ovviamente il film che cambia la vita, ma non è nemmeno uno di quelli che ti penti di aver visto.
Rimane il rammarico per il personaggio di Venom in sé, che anche per chi non ha idea di chi sia il personaggio dei fumetti appare evidente essere un cattivone con un enorme potenziale sia da sceneggiatura che da resa visiva, ma che qui, come lui stesso dice nel film, è stato trattato come un qualunque mostro sfigat
gnam
9 commenti
Sam_swarley
6 anni fa
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Miro Meli
6 anni fa
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Va beh, ma a parte che si sapeva già che Venom non poteva morire, visto che avevano già dato notizia di un futuro sequel. Io mi riferivo proprio al significato di quella frase, che manifestava il totale attaccamento di eddie a venom. Poi ovvio che può non piacere, come hai detto tu è una scena messa per "imbrogliare" lo spettatore. A me il film è piaciuto (anche se non mi ha entusiasmato) perchè sa intrattenere, non mi ha annoiato, come capita a volte. Poi non è assolutamente privo di tutti i difetti che ha descritto Teo.
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Teo Youssoufian
6 anni fa
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Cornelius
6 anni fa
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Sara_QNW
6 anni fa
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Manuel Bestetti
6 anni fa
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Ecco, quella scena per me è proprio sbagliata. Venom dice "Addio Eddie", e poi... E poi nulla, perché Venom è ancora vivo e vegeto nel corpo di Eddie. E' solo una scusa per far credere allo spettatore che il simbionte sia morto... E lo capisco, il cinema vive di queste cose, ma mi è sembrata frettolosa e inserita poco intelligentemente all'interno del film. Penso che questa e il "cambio di idea" di Venom siano stati i punti che meno mi hanno convinto del rapporto tra i due protagonisti.
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Manuel Bestetti
6 anni fa
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Teo Youssoufian
6 anni fa
beh figa è talmente evidente che in effetti mi stupirei del contrario!
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Riccardo Cappelletti
6 anni fa
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