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È arrivato nelle sale italiane da poche ore e ha già diviso il pubblico in due: stiamo parlando di Eternals, il nuovo film Marvel diretto da Chloé Zhao.
La regista Premio Oscar per Nomadland ha così debuttato nell’universo Marvel, portando con sé la propria sensibilità per le storie intime e personali.
In effetti qualcosa si avverte nell'aria, già prima di entrare nel cinema e varcare la soglia della sala.
Alla prima c'è il pienone, i posti sono andati esauriti online giorni prima e la curiosità appare sui volti dei fan, in attesa dell'ultimo lavoro della Casa delle Idee.
[La regista Premio Oscar Chloé Zhao]
Eternals, tratto dall’omonimo fumetto ideato da Jack Kirby, è il film della Fase 4 che tesse, per buona parte della sua durata, la narrazione degli eventi post-Avengers: Endgame.
Black Widow e Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli sono state, infatti, due ampie digressioni pensate e sviluppate con obiettivi completamente differenti.
La prima ha approfondito il personaggio di Vedova Nera, permettendoci di aggiungere gli ultimi tasselli al mosaico concluso con Avengers: Endgame; la seconda, invece, ha introdotto nel MCU un nuovo personaggio: Shang-Chi.
Eternals è ambientato dopo il definitivo blip di Iron Man, come possiamo notare già dal trailer:
“Cinque anni fa Thanos cancellò metà della popolazione dell’universo, ma la gente di questo pianeta ha riportato tutti indietro con uno schiocco delle dita”.
Queste le parole di Ajak, guida spirituale degli Eterni interpretata da Salma Hayek (Frida), rivolte a Ikaris (Richard Madden), dotato di forza sovrumana.
[Ajak e Ikaris in una scena di Eternals]
Il compito dell’inedito gruppo di supereroi, inviato sulla Terra dal Celestiale Arishem 7000 anni fa, sarà quello di proteggere gli umani dai Devianti, creature antiche quanto loro.
Ma il discorso non è così semplice, perché nel film la linea fra bene e male è talmente sottile da dipendere dai punti di vista.
In effetti si tratta di uno dei grandi punti di forza del film diretto da Chloé Zhao: lo spettatore, e non solo, decide da che parte schierarsi esclusivamente in virtù del proprio libero arbitrio.
Libero arbitrio che torna come tema ricorrente durante le due ore abbondanti del film e che risulta perno fondamentale nella caratterizzazione di due dei dieci Eterni: Phastos (Brian Tyree Henry) e Sersi (Gemma Chan).
Il primo ha il potere dell’invenzione e ha aiutato l’umanità a progredire; la seconda è in grado di manipolare la materia e risulta essere l'Eterna più in affinità con le persone.
Sono, di fatto, i due personaggi che più hanno a cuore gli umani e il loro destino.
Pur di lasciarli liberi farebbero di tutto.
[Gli Eterni di Chloé Zhao]
Arriviamo così all'altro grande punto di forza del film: la riuscita caratterizzazione dei personaggi.
Gli Eterni sono dieci ed è impossibile non provare empatia nei confronti di almeno uno di loro.
Ai già citati Ajak, Ikaris (legato al mito di Icaro, se ve lo steste chiedendo), Phastos e Sersi si aggiungono Sprite (Lia Mchugh), capace di creare illusioni visive, Makkari (Lauren Ridloff), donna più veloce dell'universo e Druig (Barry Keoghan), l'Eterno che può usare la propria energia cosmica per controllare la mente degli umani.
Chiudono il team Thena interpretata da Angelina Jolie e Gilgamesh (Ma Dong-Seok), entrambi guerrieri che stringeranno un particolare rapporto di amicizia lungo i secoli, e infine Kingo (Kumail Nanjiani), l'Eterno capace di creare dei proiettili di energia cosmica con le mani.
Quest'ultimo è l'eroe che più si presta alla linea comica del film: a questo scopo viene affiancato dal comedy relief Harish Patel, cameraman profondo e ironico quando serve.
[Sprite in azione a Babilonia, 575 a.C.]
Forse sarò di parte, ma quanto sono i belli i riferimenti storici nei film?
Eternals ne è pieno, soprattutto nel primo atto.
Inizialmente si avverte una certa influenza kubrickiana, poi Chloé Zhao spiega le ali mostrandoci Babilonia, l'Impero Gupta e Tenochtitlán: luoghi e momenti storici sicuramente non scelti a caso, ma in linea con la profondità del film: colonialismo, sfruttamento, indifferenza e odio nei confronti dell'altro, visto come alienus e non come frater.
I repentini cambi di scena in questa fase donano velocità al ritmo del film, fino al momento centrale e cruciale che non spoilererò.
La scelta delle musiche si rivela vincente, vista la loro aderenza alle scene: dal tragico al comico, passando per mille altre sfumature di emozioni.
Per tutti questi motivi Eternals è, a modesto avviso di chi scrive, uno dei film più maturi di tutto l'universo Marvel.
Eternals
Orfani di Tony Stark e Steve Rogers, padrini di una Fase ormai conclusa, i fan del MCU pare abbiano trovato così una nuova guida.
Non ho scritto delle scene post-credit, perché finiremmo nello spoiler: per chi le ha viste, cosa ne pensate?
Siete in hype?
Per chi, invece, non ha ancora visto Eternals: cosa state aspettando? Eternals Eternals
[Recensione a cura di Salvatore Toscano]
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