REDAZIONE
"Stanotte ho fatto dei sogni.
Ne ho fatti due e in tutti e due c'era mio padre, che strano. Ho vent'anni di più di quanti ne aveva lui quando è morto quindi in un certo senso è lui il più giovane.
Comunque sia il primo non me lo ricordo tanto bene, ma lo incontravo da qualche parte in città, mi regalava dei soldi. E io li perdevo.
Il secondo era come se fossimo tornati tutti e due indietro nel tempo: io ero a cavallo e attraversavo le montagne di notte. Attraversavo un passo in mezzo alle montagne.
Faceva freddo e a terra c'era la neve, lui mi superava col suo cavallo e andava avanti, continuava a cavalcare senza dire una parola. Lui era avvolto in una coperta e teneva la testa bassa.
Mi ha sorpassato e io mi sono accorto che in mano teneva una fiaccola, ricavata da un corno come usava ai vecchi tempi. E il corno alla luce della fiamma che c'era dentro era del colore della luna.
E nel sogno sapevo che stava andando avanti, per accendere un fuoco da qualche parte in mezzo a tutto quel buio e a quel freddo.
E che quando ci sarei arrivato l'avrei trovato lì.
Poi mi sono svegliato"