REDAZIONE
🎓 Sono Claudia, l'avvocato dei creativi. Li aiuto a lavorare liberamente sentendosi protetti dalla legge
Te lo dico subito, così mi tolgo il pensiero: la legge non è mai stata la mia passione. Amo il cinema, la musica, la fotografia, l’arte e le persone che lavorano in questi mondi. Tipi strani all’apparenza, a cui piace vivere intensamente e che riescono a vedere cose che la maggior parte delle persone non vedono o fingono di non vedere, perché hanno paura di dare sfogo alla propria emotività e creatività.
In fondo se non ci sentiamo creativi e nemmeno tanto originali, non è solo colpa nostra. Sin da piccoli ci hanno insegnato a essere standardizzati per non farci sentire soli, inquadrati in una “normalità” e convinti che è proprio così che dovremmo essere. Tutto il contrario dell’essere creativo, come piace a me.
Lo so a che cosa stai pensando: ha studiato una materia che non le è mai piaciuta, qualcosa che non c’entra per nulla con la sregolatezza e l’originalità tipiche di un estro artistico, che controsenso! Ho indovinato, vero? È una giusta considerazione però ricordati che gli opposti si attraggono e che anche i creativi hanno bisogno di essere regolati e protetti. La legge, se applicata e interpretata correttamente, è uno strumento necessario per regolare i rapporti umani. È per questo che ne abbiamo bisogno.
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