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Povere creature! è psicologia ¦ Ricostruire i pezzi

Forte al momento di un Leone d'oro e di due Golden Globe Povere creature! vale ogni elogio speso: una storia di formazione sui generis che mostra il ricucimento di una persona nelle sue ombre pulsionali e principi di razionalità; anatomie e anamnesi nel nuovo film di Yorgos Lanthimos  

Vittoria è incinta e si toglie la vita gettandosi da un ponte: da questo assunto l’intero film Povere creature! si muove alla ricerca del perché di questo gesto.

 

Chi fosse e come sia giunta a credere di non avere altra alternativa e chi o cosa l’aveva intrappolata in questa convinzione. 

 

"Il solo problema filosofico veramente serio è quello del suicidio", ci ricorda il filosofo Albert Camus

Non saranno altri a compiere questa indagine, non detective o persone vicine alla donna, sarà bensì lei stessa in carne e ossa. 

 

Soltanto in quanto carne e ossa. 

 

[Il trailer di Povere creature!]

 

 

Il suo corpo verrà infatti ripescato dalle acque del Tamigi da un chirurgo che - moderno Dottor Frankestein - vede in Vittoria l’occasione per sperimentare una semi-fantascientifica combinazione di identità; sostituirà il cervello della donna con quello del feto ancora in vita: nasce così Bella Baxter. 

 

Vittoria ha perduto ciò che animava la sua personalità e con esso la possibilità di ricordare le condizioni del proprio suicidio. Non tutto di lei è perduto.

 

Sopravvive il suo corpo adulto e con esso tutti i traumi e ciò che fu somatizzato, tracce da interpretare di una vita precedente. 

 

 

[Un selfie dietro le quinte di Povere creature! con Emma Stone nei panni di Bella-Vittoria, Willem Dafoe in quelli dello scienziato Godwin Baxter e Mark Ruffalo in quelli del meschino Duncan Wedderburn: tutti splendidamente in parte] 

 

Bella è dunque un neonato in un corpo di adulto.  

 

Attraversando differenti capitoli di Povere creature! si approprierà dell’uso delle sue facoltà motorie e del linguaggio, scorprirà il suo corpo sessualmente maturo e i piaceri della vita, verrà confusa e offesa dal contrasto fra i levigati e menzogneri costumi della società borghese e la dura distinzione con le altre classi. 

 

Questa esplicita parabola coming of age che assume il film fra atmosfere divertitamente grottesche e affascinanti esperimenti tecnici nelle ottiche utilizzate dal regista e dal suo direttore della fotografia non esauriscono i temi di Povere creature!

Inconsciamente Bella percepisce nel suo corpo i segni della precedente vita di Vittoria e i tratti che connotavano il suo temperamento: l’intenso e finanche violento bisogno di libera sperimentazione e scoperta del mondo e la prorompente sessualità come chiave per garantirsi uno spazio di affermazione del proprio desiderio dal quale trarre conclusioni su di sé e sugli umani in genere. 

 

"Bella ha scoperto il modo di essere felice quando vuole lei" dirà una volta scoperta la masturbazione. 

Entrambe erano componenti caratteristiche della vita di Vittoria incise nel suo corpo e ora espresse pulsionalmente.  

 

Questi tratti guidano la vita di Bella nei suoi aspetti più istintivi e irriflessi, intrecciandosi con una razionalità scientifica appresa mediante l’educazione del suo dio-padre, lo scienziato che l’ha strappata dalle acque del Tamigi. 

 

 

[Le ambientazioni retro-futuristiche e gli scenari dai colori surreali di Povere creature! restituiscono pienamente l'atmosfera espressionista delle emozioni provate da Bella] 

 

 

Povere creature! è un percorso psicoanalitico che Bella compie per risalire alle origini dei messaggi pulsionali che la animano, a una vita non vissuta e irrimediabilmente dimenticata ma sempre con lei, in poche parole l’ascolto del suo inconscio. 

 

La dicotomia compresa e riunita fra gli istinti irriflessi che la animano e le valutazioni razionalmente ponderate che trae dalla loro analisi e messa in relazione potrà allora generare Bella Baxter, la prima donna medico d’inghilterra

 

Povere creature! si chiude mostrandoci una persona nella sua completezza: pronta ad amare chi sa di volere amare e con delle ragioni per farlo e al contempo cosciente di sé, dei propri principi di funzionamento e del posto che vuole occupare nel mondo. 

 

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