#LineeD'Azione
Halloween 'è la notte del terror' e una delle feste più iconiche che ci siano!
Di conseguenza, ci sono davvero tantissime opere che abbracciano con spirito (battutona) le sue influenze, creando un’atmosfera unica: tetra, oscura, raccapricciante ma allo stesso tempo anche vivace e scherzosa. Per celebrarla, dunque, ho scelto cortometraggi e puntate televisive di alcuni show animati (a tema e non) che, secondo me, sono adatti al mood di questa giornata.
Comincio subito col parlare di un grande classico Disney: Topolino e i fantasmi (in lingua Haunted House o Phantom House), cortometraggio animato del 1929.
La trama è molto semplice: Topolino (Mickey Mouse), ritrovandosi nel bel mezzo di una “notte buia e tempestosa”, decide di rifugiarsi nella casa più vicina scoprendo, subito dopo, che è infestata.
La musica e le immagini sono pressoché grottesche, tipico delle Silly Symphonies e dello stile di Carl Stalling (compositore) e Ub Iwerks (disegnatore), che “riciclerà” alcune scene della prima famosissima sinfonia, The Skeleton Dance, per completare le danze degli scheletri.
Meravigliosa è la scena dedicata all’incontro con Il Tristo Mietitore che invita Topolino a suonare per dare il via alla festa. Già in precedenza Walt Disney aveva abbracciato toni macabri ma è la prima volta in cui sceglie come soggetto Topolino e lo rifarà anni dopo con The Gorilla Mystery e The Mad Doctor.
C’è da specificare che, nonostante tutto, viene sempre mantenuto quel tono che distingue i cortometraggi classici quindi sì, sicuramente più spaventoso, ma pur sempre legato ad una certa ironia!
Anni dopo i lavori con Disney e la chiusura del proprio studio di animazione, Ub Iwerks divenne direttore della sezione di animazione della Columbia Pictures dove ideò, nel 1937, un cortometraggio intitolato Skeleton Frolic.
Questo corto può essere considerato un "sequel spirituale" di quella che fu la già citata prima silly symphony The Skeleton Dance, poiché ne riprende quasi perfettamente gli schemi.
Esattamente come la sua fonte di ispirazione, Skeleton Frolic riesce a mantenere un’allegria unica, nonostante pipistrelli "spaventosi", gatti terrorizzati e scheletri che organizzano un’orchestra e danzano.
Perfettamente in tema Halloweenesco, La Notte di Halloween (Trick or Treat) è uno dei miei preferiti in assoluto da quando ero bambina.
Viene introdotta in scena Strega Nocciola (Witch Hazel), che osserva Qui, Quo e Qua (Huey, Duey e Louie) bussare alla porta di Paperino (Donald Duck) per il "dolcetto o scherzetto". Di tutta risposta, Paperino, invece di dare loro dolciumi, getta nelle sacche dei petardi.
Così i tre paperi si allontanano tristi e Strega Nocciola decide di aiutarli nel fronteggiare lo zio perché "Oh, joy, thou dost believe in witches!".
Diretto da Jack Hannah, con la fantastica introduzione musicale di Paul J. Smith (Trick or Treat for Halloween) che va a sostituire il classico tema di Paperino, riesce a ricordare che anche a Halloween dobbiamo essere tutti più buoni e che i fantasmi, le zucche e le streghe non sono poi così spaventosi!
Anche la Warner Bros. si è occupata di fare tantissimi speciali dedicati a Halloween. Tra questi il più famoso è sicuramente Bugs Bunny e la festa di Halloween (Bugs Bunny’s Howl-ween Special), una raccolta di storie horror ispirate ai grandi classici della letteratura con protagonisti i Looney Tunes.
In particolare, vorrei soffermarmi su Transylvania 6-5000, diretto da Chuck Jones, famosissimo per le sue Merrie Melodies.
Protagonista è Bugs Bunny, che crede di essere finito in Pennsylvania e chiede indicazioni per "Pittsboig" a un avvoltoio a due teste.
Quest’ultimo comincia a fare considerazioni su quanto possa essere delizioso da mangiare ma il coniglio vede un castello nel quale decide di soggiornare, incontrando il conte Dracula (Count Bloody Count) che lo ospita volentieri per la notte.
Divertente, con un umorismo che non passa mai di moda, non poteva assolutamente mancare. Non voglio soffermarmi troppo sulle scene perché le battute di Bugs e la disputa tra lui e il conte perderebbero tutta la magia (altra battutona, oggi sono carichissima).
Nel 1982 la Walt Disney Production, innamorata della particolarità e della bravura del regista Tim Burton, decise che avrebbe permesso la realizzazione di Vincent, girato completamente in stop-motion.
Vincent Malloy è un bambino ossessionato da Edgar Allan Poe e convinto di essere come l’attore Vincent Price, che narra il film. E vi basta sapere questo poiché seguiranno immagini in linea con le suggestive narrazioni di Poe attraverso una serie di citazioni audiovisive, in primis Il Corvo (The Raven).
Inoltre credo sia perfetto l’uso della tecnica a passo uno in questo caso, forse perché riesce a dare ancora di più quel senso di angoscia, chiusura, terrore.
Fa bene ricordare anche storie che ormai son sepolte sotto la sabbia del tempo (battutonanumerosmettila).
È per questo che ho inserito The Sandman, cortometraggio del 1992 diretto Paul Berry e nominato alla 65ª edizione degli Oscar. Realizzato in stop-motion, vi è come protagonista un bambino che ha paura del buio e che incontrerà, appunto, il Sandman.
Le sue atmosfere cupe ricordano i grandi horror classici, quali Il Gabinetto del Dottor Caligari (Das Cabinet des Dr. Caligari) e Nosferatu. Sfondi minimali, colori soprattutto cupi e scenari spenti cullano lo spettatore in questa tragica fiaba dell’orrore.
Chi, come me, guardava tanta tv negli anni 2000, si ricorderà sicuramente della puntata di Leone Il cane fifone (Cowardly The Courage Dog) intitolata La Maledizione di Ramsete (King Ramses’ Curse).
Due criminali vengono inseguiti per aver rubato una stele, così decidono di nasconderla e tornare a prenderla dopo.
Fanno in tempo a nasconderla ma compare un’ombra misteriosa che dice loro di riportare al suo posto la stele, altrimenti verranno maledetti. Ovviamente la stele viene nascosta esattamente accanto a casa di Leone, che la trova e la porta dai suoi padroni.
Sicuramente ci sono tantissimi episodi da poter citare della serie ma ho scelto questo non solo perché è uno dei pochi in cui viene utilizzata anche la CGI, ma perché è conosciuto per aver spaventato molti bambini. Personalmente, per le situazioni che si vengono a creare, ho percepito una certa ansia. E poi, come dimenticarsi del fastidioso motivetto che accompagna tutto l’episodio?
Per ultimo vorrei citare un’altra serie televisiva animata che adoro: Lo straordinario mondo di Gumball (The Amazing World of Gumball), più specificamente l’episodio L’uomo nero (The Mirror) del 2014.
Appena dopo i titoli, troviamo Gumball che racconta di Penny a Darwin, annoiato a morte. Improvvisamente arriva una e-mail terrificante che dice che se verrà ignorata porterà diverse sciagure. Gumball non ci crede e cestina, ma Darwin è preoccupato per quello che potrà succedere.
Sempre mantenendo il tono scherzoso, si introduce anche un’atmosfera creepy facendo diverse citazioni a film horror (uno su tutti: The Ring). In particolare c’è una scena, negli ultimi minuti, da brividi ed evitando spoiler dico che sia incredibile come una cosa del genere venga gestita in modo quasi giocoso.
Mi dispiace non aver inserito molti altri cortometraggi che apprezzo ma, in futuro, riprenderò con piacere questo tema.
Per adesso… "That’s all folks!"
E godetevi queste piccole perle da brividi.
2 commenti
BubbleGyal
5 anni fa
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Benito Sgarlato
6 anni fa
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