Serie molto interessante, imprescindibile da una Adams malinconica e tormentata, accompagnata da personaggi tutti ben caratterizzati psicologicamente e mai banali, forse ad eccezione di Chris Messina...
Serie molto interessante, imprescindibile da una Adams malinconica e tormentata, accompagnata da personaggi tutti ben caratterizzati psicologicamente e mai banali, forse ad eccezione di Chris Messina che interpreta il classico detective americano solitario calato in un contesto a lui estraneo e quasi ostile. La sceneggiatura non sbava quasi mai e rimane solida nonostante i lunghi tempi apparentemente morti, l'analisi psicologica dei protagonisti è il vero punto forte , in particolare quella della giornalista Camille, coadiuvata da flashback ben montati e mai fastidiosi, come capita invece sovente in questi casi. L'inquietudine non abbandona quasi mai lo spettatore, figure come quelle di Adora e Amma potrebbero essere benissimo adattate ad un film horror, tanto sono ermetiche e disturbanti. Il finale, in particolar modo gli ultimi minuti, punta molto sulla sorpresa di un plot twist raggelante ma che purtroppo perde un po' in realismo.
Serie molto interessante, imprescindibile da una Adams malinconica e tormentata, accompagnata da personaggi tutti ben caratterizzati psicologicamente e mai banali, forse ad eccezione di Chris Messina...
Serie molto interessante, imprescindibile da una Adams malinconica e tormentata, accompagnata da personaggi tutti ben caratterizzati psicologicamente e mai banali, forse ad eccezione di Chris Messina che interpreta il classico detective americano solitario calato in un contesto a lui estraneo e quasi ostile. La sceneggiatura non sbava quasi mai e rimane solida nonostante i lunghi tempi apparentemente morti, l'analisi psicologica dei protagonisti è il vero punto forte , in particolare quella della giornalista Camille, coadiuvata da flashback ben montati e mai fastidiosi, come capita invece sovente in questi casi. L'inquietudine non abbandona quasi mai lo spettatore, figure come quelle di Adora e Amma potrebbero essere benissimo adattate ad un film horror, tanto sono ermetiche e disturbanti. Il finale, in particolar modo gli ultimi minuti, punta molto sulla sorpresa di un plot twist raggelante ma che purtroppo perde un po' in realismo.
Serie molto interessante, imprescindibile da una Adams malinconica e tormentata, accompagnata da personaggi tutti ben caratterizzati psicologicamente e mai banali, forse ad eccezione di Chris Messina...
Serie molto interessante, imprescindibile da una Adams malinconica e tormentata, accompagnata da personaggi tutti ben caratterizzati psicologicamente e mai banali, forse ad eccezione di Chris Messina che interpreta il classico detective americano solitario calato in un contesto a lui estraneo e quasi ostile. La sceneggiatura non sbava quasi mai e rimane solida nonostante i lunghi tempi apparentemente morti, l'analisi psicologica dei protagonisti è il vero punto forte , in particolare quella della giornalista Camille, coadiuvata da flashback ben montati e mai fastidiosi, come capita invece sovente in questi casi. L'inquietudine non abbandona quasi mai lo spettatore, figure come quelle di Adora e Amma potrebbero essere benissimo adattate ad un film horror, tanto sono ermetiche e disturbanti. Il finale, in particolar modo gli ultimi minuti, punta molto sulla sorpresa di un plot twist raggelante ma che purtroppo perde un po' in realismo.
Serie molto interessante, imprescindibile da una Adams malinconica e tormentata, accompagnata da personaggi tutti ben caratterizzati psicologicamente e mai banali, forse ad eccezione di Chris Messina...
Serie molto interessante, imprescindibile da una Adams malinconica e tormentata, accompagnata da personaggi tutti ben caratterizzati psicologicamente e mai banali, forse ad eccezione di Chris Messina che interpreta il classico detective americano solitario calato in un contesto a lui estraneo e quasi ostile. La sceneggiatura non sbava quasi mai e rimane solida nonostante i lunghi tempi apparentemente morti, l'analisi psicologica dei protagonisti è il vero punto forte , in particolare quella della giornalista Camille, coadiuvata da flashback ben montati e mai fastidiosi, come capita invece sovente in questi casi. L'inquietudine non abbandona quasi mai lo spettatore, figure come quelle di Adora e Amma potrebbero essere benissimo adattate ad un film horror, tanto sono ermetiche e disturbanti. Il finale, in particolar modo gli ultimi minuti, punta molto sulla sorpresa di un plot twist raggelante ma che purtroppo perde un po' in realismo.
Contiene spoiler