Dancer in the dark Prima uscita: 17/05/2000 - Festival del Cinema di Cannes (FRA) Distribuzione italiana: 18/10/2000 Sceneggiatura: Lars von Trier Fotografia: Robby Müller Montaggio: François Gédigier, Molly Marlene Stensgaard Lingua: inglese Colore Digitale Aspect Ratio: 2.35:1 Camere: Sony DSR-PD100, Sony DSR-PD150 Ottiche: n.d. Budget: 12.800.000 $ ca Box Office Mondiale: 40.031.879 $
#cinefacts
88%
#pubblico
86%
#film
Dancer in the dark
Lars von Trier, DNK, FIN, FRA, GER, ISL, ITA, NLD, NOR, ESP, SWE, USA, UK, 2000, 140'
Drammatico, Musical
Björk, Catherine Deneuve, David Morse
Specifiche tecniche
0%
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Contiene spoiler
TRAMA
Selma è un'operaia cecoslovacca emigrata negli Stati Uniti con la passione per i musical Hollywoodiani e affetta, con suo figlio, da una grave malattia la sta rendendo cieca.
Paradossale come Von Trier riesca ad esprimere quanto di più buono si possa immaginare di un essere umano, vedi la figura di Selma, e allo stesso tempo violentare brutalmente quella bontà in...
Paradossale come Von Trier riesca ad esprimere quanto di più buono si possa immaginare di un essere umano, vedi la figura di Selma, e allo stesso tempo violentare brutalmente quella bontà in maniera così efferata fino all'ultimo drammatico istante . Si può quasi credere che LVT riversi sui propri personaggi un male di vivere personale sfaccettato all'inverosimile, che ingloba ogni tipologia di sentimento e sensazione,dalla bellezza alla crudeltà, dalla gioia alla depressione, ma che si finalizza sempre in un nichilismo ed in un pessimismo quasi sadici. Non conoscevo Bjork e mi sono stupito quando ho appreso che questa fosse la sua prima interpretazione in assoluto: semplicemente sublime; è imperdonabile il fatto che von Trier l'abbia spremuta emotivamente a tal punto da portarla ad abbandonare per sempre il cinema, privando noi tutti di un talento così sontuoso, tuttavia è pur vero che è grazie a lui che abbiamo potuto tutti beneficiarne una prima e ultima volta.
Paradossale come Von Trier riesca ad esprimere quanto di più buono si possa immaginare di un essere umano, vedi la figura di Selma, e allo stesso tempo violentare brutalmente quella bontà in...
Paradossale come Von Trier riesca ad esprimere quanto di più buono si possa immaginare di un essere umano, vedi la figura di Selma, e allo stesso tempo violentare brutalmente quella bontà in maniera così efferata fino all'ultimo drammatico istante . Si può quasi credere che LVT riversi sui propri personaggi un male di vivere personale sfaccettato all'inverosimile, che ingloba ogni tipologia di sentimento e sensazione,dalla bellezza alla crudeltà, dalla gioia alla depressione, ma che si finalizza sempre in un nichilismo ed in un pessimismo quasi sadici. Non conoscevo Bjork e mi sono stupito quando ho appreso che questa fosse la sua prima interpretazione in assoluto: semplicemente sublime; è imperdonabile il fatto che von Trier l'abbia spremuta emotivamente a tal punto da portarla ad abbandonare per sempre il cinema, privando noi tutti di un talento così sontuoso, tuttavia è pur vero che è grazie a lui che abbiamo potuto tutti beneficiarne una prima e ultima volta.
Paradossale come Von Trier riesca ad esprimere quanto di più buono si possa immaginare di un essere umano, vedi la figura di Selma, e allo stesso tempo violentare brutalmente quella bontà in...
Paradossale come Von Trier riesca ad esprimere quanto di più buono si possa immaginare di un essere umano, vedi la figura di Selma, e allo stesso tempo violentare brutalmente quella bontà in maniera così efferata fino all'ultimo drammatico istante . Si può quasi credere che LVT riversi sui propri personaggi un male di vivere personale sfaccettato all'inverosimile, che ingloba ogni tipologia di sentimento e sensazione,dalla bellezza alla crudeltà, dalla gioia alla depressione, ma che si finalizza sempre in un nichilismo ed in un pessimismo quasi sadici. Non conoscevo Bjork e mi sono stupito quando ho appreso che questa fosse la sua prima interpretazione in assoluto: semplicemente sublime; è imperdonabile il fatto che von Trier l'abbia spremuta emotivamente a tal punto da portarla ad abbandonare per sempre il cinema, privando noi tutti di un talento così sontuoso, tuttavia è pur vero che è grazie a lui che abbiamo potuto tutti beneficiarne una prima e ultima volta.
Paradossale come Von Trier riesca ad esprimere quanto di più buono si possa immaginare di un essere umano, vedi la figura di Selma, e allo stesso tempo violentare brutalmente quella bontà in...
Paradossale come Von Trier riesca ad esprimere quanto di più buono si possa immaginare di un essere umano, vedi la figura di Selma, e allo stesso tempo violentare brutalmente quella bontà in maniera così efferata fino all'ultimo drammatico istante . Si può quasi credere che LVT riversi sui propri personaggi un male di vivere personale sfaccettato all'inverosimile, che ingloba ogni tipologia di sentimento e sensazione,dalla bellezza alla crudeltà, dalla gioia alla depressione, ma che si finalizza sempre in un nichilismo ed in un pessimismo quasi sadici. Non conoscevo Bjork e mi sono stupito quando ho appreso che questa fosse la sua prima interpretazione in assoluto: semplicemente sublime; è imperdonabile il fatto che von Trier l'abbia spremuta emotivamente a tal punto da portarla ad abbandonare per sempre il cinema, privando noi tutti di un talento così sontuoso, tuttavia è pur vero che è grazie a lui che abbiamo potuto tutti beneficiarne una prima e ultima volta.
Lenù
4 anni fa
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