#film
Inside Out
Pete Docter, USA, 2015, 95'
Animazione, Avventura, Commedia
Amy Poehler, Bill Hader, Lewis Black
Specifiche tecniche
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TRAMA
Un viaggio nella mente della giovane Riley dopo un trasloco in tutt'altra zona del paese, con protagoniste le emozioni che vivono dentro di lei.
Un autentico trionfo di immaginazione. Intelligentemente divertente, il film di Docter è un concentrato di splendide metafore, che colpiscono più l’animo degli adulti che quello dei bambini:
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Un autentico trionfo di immaginazione. Intelligentemente divertente, il film di Docter è un concentrato di splendide metafore, che colpiscono più l’animo degli adulti che quello dei bambini:
- le voci che hai dentro la testa, che ti guidano nel quotidiano e nella vita in generale;
- Gioia, che vuole dominare e sovrastare le altre emozioni —> la felicità è una scelta quotidiana, nonostante i problemi che la vita ci può porre davanti come ostacolo;
- Tristezza, anche se fatichiamo a crederlo, ha un ruolo fondamentale —> senza tristezza non può rinascere la Gioia, così come senza buio non può esserci la luce;
- l’amico immaginario che muore con la “morte” dell’innocenza e dell’ingenuità fanciullesca—> a 12 anni sei già una ragazzina, non più una bimba sognatrice.
Stupendo. Per me, tra i primi tre film della Pixar di sempre.
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La Recensione più entusiasta
Il film è la rappresentazione dei meccanismi complessi del nostro cervello e si concentra nei primi problemi che puo' avere un'adolescente. Il film é scritto in modo molto intelligente, ci sono...
Il film è la rappresentazione dei meccanismi complessi del nostro cervello e si concentra nei primi problemi che puo' avere un'adolescente. Il film é scritto in modo molto intelligente, ci sono idee pazzesche e originali ed è una continua metafora. La Pixar sembra che sfrutti negli ultimi anni idee che la gente sottovaluta tipo questa con gli uomini nella testa quante volte l'abbiamo vista? Tante volte ma solo come pretesto comico e immagino alla Pixar abbiano fatto un discorso simile: "ah ma nessuno ha capito che può essere un'idea per rappresentare l'uomo e tutta la complessità che abbiamo in testa buttandosi pure Freud in mezzo? No? Non ci avete manco pensato? Ok lo facciamo noi". Il viaggio tra Gioia e Tristezza non inizia a caso, non sono loro che muovono il tutto e cambiano a caso Riley, è tutta una rappresentazione di quello che rappresenta Riley, i suoi complessi, il modo con cui é cresciuta e nulla è un caso: anche le scene che possono sembrare solo un pretesto comico come quella del primo incontro con Bing Bong dove fa uscire dal sacco una miriade di ricordi, quella scena ha un che di Pirandelliano, perché se ci pensate quei ricordi erano quelli che aveva Riley da piccola su di lui, Bing Bong aveva così tanta nostalgia e ha preso quei ricordi per ricordarsi di lei. O la scena del sogno che, pensateci, vedete il significato della caduta dei denti e del rimanere in mutande dei sogni e collegate con gli eventi del film. Consiglio il film con tutto il cuore e gli unici difetti solo nella scelta di alcune situazioni infantili ma era tutto legato all'età della protagonista e non ci si fa caso subito grazie alla profondità del film e alla sua intelligenza
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La Recensione più cattiva
Il film è la rappresentazione dei meccanismi complessi del nostro cervello e si concentra nei primi problemi che puo' avere un'adolescente. Il film é scritto in modo molto intelligente, ci sono...
Il film è la rappresentazione dei meccanismi complessi del nostro cervello e si concentra nei primi problemi che puo' avere un'adolescente. Il film é scritto in modo molto intelligente, ci sono idee pazzesche e originali ed è una continua metafora. La Pixar sembra che sfrutti negli ultimi anni idee che la gente sottovaluta tipo questa con gli uomini nella testa quante volte l'abbiamo vista? Tante volte ma solo come pretesto comico e immagino alla Pixar abbiano fatto un discorso simile: "ah ma nessuno ha capito che può essere un'idea per rappresentare l'uomo e tutta la complessità che abbiamo in testa buttandosi pure Freud in mezzo? No? Non ci avete manco pensato? Ok lo facciamo noi". Il viaggio tra Gioia e Tristezza non inizia a caso, non sono loro che muovono il tutto e cambiano a caso Riley, è tutta una rappresentazione di quello che rappresenta Riley, i suoi complessi, il modo con cui é cresciuta e nulla è un caso: anche le scene che possono sembrare solo un pretesto comico come quella del primo incontro con Bing Bong dove fa uscire dal sacco una miriade di ricordi, quella scena ha un che di Pirandelliano, perché se ci pensate quei ricordi erano quelli che aveva Riley da piccola su di lui, Bing Bong aveva così tanta nostalgia e ha preso quei ricordi per ricordarsi di lei. O la scena del sogno che, pensateci, vedete il significato della caduta dei denti e del rimanere in mutande dei sogni e collegate con gli eventi del film. Consiglio il film con tutto il cuore e gli unici difetti solo nella scelta di alcune situazioni infantili ma era tutto legato all'età della protagonista e non ci si fa caso subito grazie alla profondità del film e alla sua intelligenza
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Dav 9000
6 anni fa
Esistono classici e non, sicuramente più formativi, riflessivi, innovativi e coinvolgenti.
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Lt. Col. Frank Slade
6 anni fa
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James Flint
6 anni fa
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