Sin dalla prima scena, in cui la camera gira sul proprio asse facendoci letteralmente guardare intorno, "It Follows" dichiara allo spettatore che dovrà fare molta attenzione a tutto ciò che verrà...
Sin dalla prima scena, in cui la camera gira sul proprio asse facendoci letteralmente guardare intorno, "It Follows" dichiara allo spettatore che dovrà fare molta attenzione a tutto ciò che verrà inquadrato perché il pericolo si cela in piena vista, incombe con pazienza sulle proprie vittime, sfiancandole sia fisicamente che psicologicamente.
La panoramica a 360° sarà lo stilema caratteristico di tutto il film, facendoci guardare attorno, trasmettendo la costante sensazione di essere osservati e seguiti da qualcuno o qualcosa, come succede appunto alla protagonista Jay, vittima di una maledizione che viene trasmessa attraverso rapporti sessuali e che la fa venire perseguitata da un'entità misteriosa e maligna.
Lo spettatore è quindi portato dentro la paranoia di Jay finendo anch'esso per ricercare e scrutare ogni anfratto del fotogramma, cercando in ogni istante quel qualcosa che potrebbe indicare una presenza anomala e pericolosa.
"It Follows" utilizza il genere horror per mettere in scena un film sul passaggio all'età adulta, su quel momento in cui si riconosce che non è più possibile vivere perennemente "galleggiando" nelle proprie genuine fantasie di libertà. Ecco quindi che la protagonista la vediamo all'inizio rilassarsi placidamente nella propria piscina in giardino, sognante.
Più tardi nel film la stessa piscina la ritroviamo rotta. Da cosa? Non ci è dato saperlo, perché questa rottura è più che altro simbolica dello spezzarsi degli ingenui sogni di libertà adolescenziali di Jay.
Questo passaggio di età è rappresentato nel film ponendo in primo piano il tema della sessualità. È a questo punto facile associare la maledizione soprannaturale che colpisce la protagonista con le malattie sessualmente trasmissibili, tematica di forte attualità qui trattata in maniera brillante e coinvolgente senza mai essere dichiarata esplicitamente. E proprio in questo non dichiarare esplicitamente il tema effettivo del film che "It Follows" mostra la propria originalità perché l'entità, l'"it" può essere interpretato in più modi, non solo come una malattia, ma anche come la morte stessa, concetto contro cui spesso ci si imbatte proprio durante l'adolescenza.
Il film omaggia poi Carpenter, ma anche The Ring, e in generale sfrutta e reinterpreta in maniera molto originale le classiche situazioni da horror/slasher, senza mai scadere in scontati jumpscare dovuti ad aumenti improvvisi di volume, puntando più sulla costruzione di un'atmosfera tesa e paranoica.
Ci sono ovviamente dei "ma": tutta la sequenza nella piscina che va contro le regole di base poste fin dal principio dal film, non spiegando perché l'entità decida proprio in quel momento di lanciare oggetti piuttosto che semplicemente seguire in acqua la sua preda come ha sempre fatto fino ad allora.
Inciampare sul climax della storia è rischioso, ma "It Follows" si riprende subito con un finale sospeso, con Jay e Paul (suo amico) che camminano e la camera che li segue e precede, tenendo quindi viva la paranoia dell'essere seguiti sia attraverso il mezzo filmico (la camera che, appunto, segue) e sia attraverso la presenza proprio al centro del fotogramma di una figura indefinita che sembra seguire i due ragazzi.
Contiene spoiler