Un capolavoro, un manifesto che si rivela profondamente moderno e progressista, uno dei film più antifascisti e femministi che abbia mai visto. 'Una giornata particolare', in ogni inquadratura, in...
Un capolavoro, un manifesto che si rivela profondamente moderno e progressista, uno dei film più antifascisti e femministi che abbia mai visto. 'Una giornata particolare', in ogni inquadratura, in ciascun personaggio incredibilmente vero, attraverso battute e dialoghi che giocano tra l'amara ironia e il dramma viscerale, riesce nell'impresa di frantumare con una delicatezza meravigliosa qualsiasi stereotipo, ogni forma di ideologia e presunto valore sociale dell'epoca fascista, ponendoli sotto una luce ridicola. Uno straordinario Mastroianni nel personaggio affascinante e singolare, 'particolare' per l'appunto, di Gabriele sconvolge in una sola giornata la vita di Antonietta, un'indimenticabile Sophia Loren, casalinga messa a custodia del focolare domestico, icona perfetta della moglie e della madre fascista, grazie ad una parabola ascendente di giochini, scherzi e 'spirito di patate' che culmina nella scoperta funesta che quell'uomo così 'gentile' sia un 'sovversivo' e 'depravato'. Il sentimento che ha sconvolto Antonietta, però, riesce a distruggere il muro ideologico che aveva rinchiuso fino ad allora la mente della donna, le dona una nuova consapevolezza di sè e può sentirsi finalmente libera tra le braccia di Gabriele, pur essendo egli omosessuale, ma di fatto la convinzione che un omosessuale possa fare l'amore solo con un altro uomo è soltanto l'ennesimo gretto clichè. Quella giornata particolare, però, giunge al termine, i mariti virili rincasano con la prole, Antonietta ritorna a fare la custode del focolare e Gabriele viene scortato fuori dalla sua abitazione dalle guardie, l'epilogo è triste e senza speranza alcuna per i protagonisti, ma lo spettatore può essere rincuorato, poichè per fortuna quell'epoca così 'nera' si è conclusa e per questo dobbiamo ringraziare tutti gli uomini, veri uomini, come Gabriele, che ci hanno aperto gli occhi. Oggi più che mai pellicole come queste dovrebbero essere proiettate nelle scuole e nelle piazze, poichè in grado di smuovere ancora una volta gli animi, formare nuovi individui in una società che sia sempre più di diritto.
PS: Nei titoli di coda compare anche il nome di ALESSANDRA MUSSOLINI, che interpreta una figlia di Antonietta, la cosa mi ha lasciato di stucco, ma si sposa perfettamente con l'intento irriverente di Scola verso l'ideologia del ventennio( la Mussolini nella realtà è nipote della Loren, sorella maggiore della madre.).
Contiene spoiler