#film
Sei donne per l'assassino
Mario Bava, ITA, FRA, GER, 1964, 88'
Giallo, Thriller
Eva Bartok, Cameron Mitchell
Specifiche tecniche
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TRAMA
Un assassino col volto coperto da un cappuccio bianco compie una serie di omicidi contro le modelle di un atelier.
Film del maestro del cinema horror Mario bava, che nonostante dei budget scarsissimi tirava fuori dei film incredibili come questo. Sei donne per l'assassino è diventato fonte di ispirazione per...
Film del maestro del cinema horror Mario bava, che nonostante dei budget scarsissimi tirava fuori dei film incredibili come questo. Sei donne per l'assassino è diventato fonte di ispirazione per molti registi ed ha inventato molte cose che adesso vediamo in diversi film di genere horror o giallo, il film ha una messa in scena stupenda da far vedere alle scuole di cinema, la trama è molto intrigante, presenti molte scene sadiche. Consiglio a tutti gli amanti del cinema di guardare le opere di questo incredibile regista, un italiano che ha praticamente inventato un genere, un maestro che manca tantissimo oggi in Italia, che soffre l'assenza di un autore di cinema di genere!
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La Recensione più entusiasta
Mario Bava nel 1964,a mio parere,gira uno dei film più belli ed influenti della sua carriera. Con questa opera il maestro detterà le leggi del giallo all'italiana e non solo, darà spunti di stile...
Mario Bava nel 1964,a mio parere,gira uno dei film più belli ed influenti della sua carriera. Con questa opera il maestro detterà le leggi del giallo all'italiana e non solo, darà spunti di stile a registi fino ai giorni nostri rappresentando un tassello fondamentale per il cinema di genere italiano ma anche mondiale.
Guardando questa opera del maestro Bava ai giorni nostri, credo si faccia quasi fatica a credere che sia stata girata nel 1964,la fotografia maniacale e perfetta fatta di colori accesi che vanno dal rosso,al blu,al viola può fare invidia a qualsiasi film troviamo oggi stesso in sala; ed ancora vediamo i registi più disparati ispirarsi a questo stile, da Dario Argento a Nicolas Winding Refn,da Martin Scorsese a Quentin Tarantino,solo per citarne alcuni. Come ho già detto,oltre all' estetica che caratterizza questo film, anche le scelte di scrittura verranno riprese ed inglobate come base del genere giallo e successivamente anche dello slasher (registi del calibro di Craven o Carpenter affermano loro stessi di essersi ispirati a Bava).
Con una regia da manuale e con trovate geniali mista anche ad una colonna sonora sempre incalzante Mario Bava,oltre che a tenerci costantemente in tensione, vuole farci ragionare sul rapporto tra materiale ed umano (gli oggetti per lo spettatore infatti avranno un ruolo essenziale per gli avvenimenti del film ed anche nel riconoscere l'assassino). Anche i manichini non sono messi lì a caso ma sono quasi un riflesso dei personaggi e vogliono farci vedere quanto l'uomo sia capace di abbassarsi al livello di un qualcosa di "non umano" pur di ottenere ciò che vuole.
Un film che tutti dovrebbero vedere 😉
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La Recensione più cattiva
Bava ci presenta una sceneggiatura che può oggi apparire ''classica'' del genere, ma condisce il tutto con un uso quasi daltonico dei colori della scenografia(a tratti mi ricorda Refn), che...
Bava ci presenta una sceneggiatura che può oggi apparire ''classica'' del genere, ma condisce il tutto con un uso quasi daltonico dei colori della scenografia(a tratti mi ricorda Refn), che contribuisce al climax delle scene- la mia preferita è senza dubbio quella dell'omicidio della seconda modella nell' inquietante boutique dell'antiquario. La fotografia magistrale, quasi pop, e la colonna sonora iperbolica "alla Hitchcock" incorniciano infine l'opera nel migliore dei modi, rendendola sicuramente fonte d'ispirazione per i registi posteriori a Bava(uno su tutti Argento).
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Contiene spoiler